• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Login
  • Registrati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Abbiamo appena scoperto il buco nero più vicino a noi

Un gruppo di ricerca dell'ESO (European Southern Observatory) ha appena trovato il buco nero più vicino a noi mai osservato.

Stefano Piccin di Stefano Piccin
Maggio 6, 2020
in Agenzie Spaziali, Astronomia e astrofisica, ESA, News, Scienza
HR 6819

Render del sistema HR 6819. Credit: ESO/L. Calçada

Condividi su FacebookTweet

Un gruppo di ricercatori dell’ESO (European Southern Observatory) ha appena trovato il buco nero più vicino a noi. Si trova ad una distanza di circa 1000 anni luce e fa parte di un sistema triplo che è possibile vedere anche ad occhio nudo. Le prove dell’osservazione di questo buco nero sono state rilevate grazie all’osservazione e allo studio delle altre due stelle che formano il sistema.

Le osservazioni sono state eseguite con il telescopio da 2.2 metri MPG /ESO situato all’osservatorio di La Silla in Cile. “Siamo rimasti totalmente sorpresi quando ci siamo resi conto che questo è il primo sistema stellare con un buco nero che può essere visto ad occhio nudo”. Queste le parole di Petr Hadrava, scienziato emerito dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca e coautore della ricerca.

Il buco nero è stato trovato quasi per caso mentre gli scienziati autori della ricerca stavano studiando il sistema binario di stelle. Questo si chiamava HR 6819, e studiando una delle due stelle in particolare, gli scienziati si sono accorti che essa ruotava intorno ad un altro oggetto ogni 40 giorni. La difficoltà nell’osservare e scoprire questo buco nero risiede principalmente nella sua poca massa. Per questo motivo non interagisce in maniera troppo distruttiva con l’ambiente circostante come fanno tanti altri buchi neri conosciuti. “Un oggetto invisibile con una massa almeno 4 volte quella del Sole non può che essere un buco nero”. Queste le parole di Thomas Rivinius, autore dello studio pubblicato oggi.

Location of the HR 6819 in the constellation of Telescopium
La posizione in cui il sistema triplo HR 6819 è situato. Credit:
ESO, IAU and Sky & Telescope

Grazie a questa ricerca si è capito come un piccolo buco nero interagisce con altre stelle. In questo modo si è trovato un precedente per studiare altri sistemi, già candidati ad ospitare possibilmente un buco nero. Attualmente siamo infatti a conoscenza di circa un centinaio di grandi buchi neri nella nostra galassia ma si stima che possano essercene milioni, molti anche di dimensioni ridotte come questo.

Questo particolare sistema potrà inoltre fornici indizi preziosi su come interagiscono altri sistemi tripli di questo tipo. La terza stella è infatti molto più lontana dal buco nero. Questo tipo di configurazione potrebbe essere originata da eventi catastrofici in grado di rilasciare onde gravitazionali da noi rilevabili. In più il suo studio potrebbe essere utile a comprendere meglio sistemi formati da due buchi neri, o da due stelle di neutroni.

La ricerca: A naked-eye triple system with a nonaccreting black hole in the inner binary è stata pubblicata oggi in Astronomy & Astrophysics. 

Fonte: ESO. 

Tags: Astrofisicabuco neroESOSistema triplo

Potrebbe interessarti anche questo:

Il buco nero con getto al centro di M87

La prima immagine diretta di un buco nero che espelle un getto relativistico

Aprile 26, 2023
Buco nero

Come abbiamo scoperto un enorme buco nero da 33 miliardi di Soli

Aprile 4, 2023
Buco nero in fuga

Quel buco nero supermassiccio in fuga nello spazio, con una coda di stelle

Febbraio 26, 2023
Radiointerferometro ALMA

Una nuova tecnica sfrutta i dati di ALMA per pesare e datare gli esopianeti

Gennaio 10, 2023
Immagine della nebulosa Sh2-54 scattata in luce infrarossa utilizzando il telescopio VISTA dell'ESO all'Osservatorio del Paranal in Cile.Le nuvole di polvere e gas che sono normalmente evidenti in luce visibile appaiono quasi trasparenti. In questa banda di luce possiamo vedere le stelle attraverso la polvere e il gas delle nebulose. Credits: ESO/VVVX

Il serpente celeste catturato da un telescopio dell’ESO

Gennaio 4, 2023
Buco nero che inghiotte una stella

Individuato il buco nero più distante che sta inghiottendo una stella

Novembre 30, 2022

I più letti

  • Einstein Telescope

    L’Italia è pronta a ospitare l’Einstein Telescope

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • I misteri dei neutrini raccontati da Lucia Votano

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Ecco il primo test riuscito di trasmissione di potenza elettrica nello spazio

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • La continua espansione di Starlink: aggiornamenti e novità della megacostellazione di SpaceX

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Gli ultimi approfondimenti

L'interno della camera di MAPLE durante l'esperimento. Credits: Caltech.

Ecco il primo test riuscito di trasmissione di potenza elettrica nello spazio

Giugno 4, 2023
Artemis e la Luna: il contributo italiano. Intervista a Thales Alenia Space

Artemis e la Luna: il contributo italiano. Intervista a Thales Alenia Space

Maggio 18, 2023
Terzan 5

Più l’Universo invecchia, meno sarà ospitale per la vita

Aprile 27, 2023


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Orbit
Shop
  • Login
  • Registrati
  • Carrello

© 2022 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162

Bentornato!

o

Accedi al tuo account qui sotto:

Password dimenticata? Registrati

Crea un Nuovo Account

o

Compila il modulo per registrarti

Acconsento ai termini di trattamento della Privacy.
Tutti i campi sono obbligatori. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
Space Newsletter

Ogni settimana, alle 11:00 di sabato, le principali notizie ed eventi di space economy, tecnologie spaziali ed esplorazione umana dello spazio.

loader

Sei sicuro di voler sbloccare questo post?
Sblocca a sinistra : 0
Sei sicuro di voler annullare l'abbonamento?