A oltre 20 anni dal suo arrivo su Marte, l’orbiter Mars Express dell’ESA si prepara ad affrontare un nuovo decennio di operazioni. L’ESA ha infatti annunciato il 16 maggio che la missione, lanciata nel 2003, ha ricevuto un importante aggiornamento software, pensato per mantenere attiva e sicura la sonda fino almeno al 2034.
L’intervento ha riguardato in particolare il sottosistema di orientamento e navigazione, un componente fondamentale per il corretto funzionamento della sonda in orbita. L’aggiornamento è stato eseguito con successo nel mese di aprile. Si tratta del più critico mai effettuato su Mars Express durante la sua permanenza in orbita.
Un nuovo aggiornamento per Mars Express
Il nuovo software consente a Mars Express di affrontare una difficoltà crescente: la saturazione del sensore stellare. Si tratta dello strumento che permette alla sonda di orientarsi riconoscendo le stelle nel cielo. Con il passare del tempo, il sensore ha cominciato a scambiare i raggi cosmici e i pixel danneggiati per stelle, rischiando di compromettere il controllo dell’assetto.

L’aggiornamento implementa un sistema più flessibile e intelligente per distinguere i veri oggetti celesti dagli artefatti, e migliora la gestione delle interruzioni di servizio. In questo modo, Mars Express potrà continuare a puntare correttamente le proprie antenne e strumenti scientifici verso Marte, il Sole o la Terra.
Il software è stato sviluppato dal team di controllo missione dell’European Space Operations Centre (ESOC) di Darmstadt, in Germania, con un lavoro di oltre tre anni tra sviluppo, test e validazione. L’intervento ha richiesto anche la stesura di nuove procedure operative, data l’impossibilità di interrompere completamente la missione durante l’aggiornamento.
Una missione longeva, ancora scientificamente attiva
Mars Express continua a fornire dati fondamentali su Marte, grazie alla suite di strumenti scientifici ancora funzionanti a bordo, tra cui il radar MARSIS, capace di esplorare il sottosuolo marziano fino a diversi chilometri di profondità. Negli ultimi anni ha contribuito a ricerche sul ghiaccio polare, sulla composizione atmosferica e sulla geologia del pianeta.
In precedenza, la missione era stata estesa prima fino al 2022. E dopo l’aggiornamento del software del radar MARSIS del 2022, l’ESA l’aveva estesa ulteriormente almeno fino al 2026.
Con l’intenzione ora che prosegua le sue ricerche fino al 2034, la missione potrà accompagnare i prossimi lander e orbiter internazionali, offrendo supporto scientifico e comunicazioni. Per esempio, riuscirà a sostenere la missione Martian Moon Exploration (MMX) guidata da JAXA, il cui lancio era originariamente previsto nel 2024 ed è stato poi rinviato al 2026, con arrivo su Marte nel 2027.
L’ESA continuerà a utilizzare Mars Express anche come piattaforma di test per nuove tecnologie software e aggiornamenti remoti, consolidando la propria esperienza nella manutenzione di lungo termine delle sonde spaziali.