Alle 7:11 del 15 gennaio 2025, dal complesso di lancio 39A del Kennedy Space Center sono partiti due lander, di due aziende diverse, entrambi diretti verso la Luna. Il lancio è avvenuto con un Falcon 9 di SpaceX.
Il primo lander rilasciato dal secondo stadio del Falcon 9 è stato Blue Ghost, realizzato dall’azienda americana Firefly, separatosi dopo un’ora e 5 minuti dalla partenza. Poco meno di trenta minuti dopo, dallo stadio del Falcon 9 si è separato anche Resilience, lander dell’azienda giapponese ispace, al suo secondo tentativo di allunare con successo. Ad aprile 2023, infatti, ispace aveva già provato a raggiungere la superficie della Luna, fallendo a causa di un malfunzionamento software.
Con il rilascio dei due lander lunari, SpaceX ha completato la sua settima missione del 2025, mantenendo una media di un lancio ogni circa 2 giorni e 10 ore. Anche per questa missione, ha affidato il trasporto nello spazio del carico a un primo stadio riutilizzato, il booster con numero di serie B1085, che ha volato per la quinta volta.
Dopo circa 8 minuti e 20 secondi dalla partenza, il B1085 è atterrato sulla chiatta Just Read The Instructions.
Ghost Riders in the Sky
Sebbene i due lander siano partiti insieme, raggiungeranno il suolo lunare in tempi molto differenti. Le due aziende, infatti, hanno adottato approcci diversi, accomunati dall’obiettivo di risparmiare carburante.
L’allunaggio di Blue Ghost è previsto per il 2 marzo, dopo un viaggio di circa 45 giorni. Di questi, 25 saranno trascorsi in orbita attorno alla Terra, aumentando gradualmente l’apogeo dell’orbita. Questa strategia permette a Firefly di ridurre la potenza necessaria per raggiungere la velocità di fuga dall’orbita terrestre, risparmiando carburante. Blue Ghost impiegherà poi 5 giorni per arrivare in orbita lunare, dove rimarrà per altri 16 giorni prima di procedere con l’allunaggio. La missione di Firefly dovrebbe concludersi dopo un giorno lunare, ovvero 14 giorni terrestri.

Durante tutte le fasi del viaggio, Blue Ghost effettuerà diversi esperimenti e misurazioni, raccogliendo dati utili per le future missioni di Firefly. La missione, denominata Ghost Riders in the Sky, si concluderà dopo circa 60 giorni dalla partenza.
A bordo si trovano 10 strumenti scientifici, di cui 9 americani, finanziati dal programma CLPS della NASA. Il decimo strumento, invece, è LuGRE (Lunar GNSS Receiver Experiment) dell’Agenzia Spaziale Italiana, costruito dall’azienda veneta Qascom. L’obiettivo di LuGRE è tracciare i segnali provenienti dalle costellazioni GPS e Galileo sia durante il viaggio verso la Luna sia dopo l’allunaggio.
“Inizia un viaggio davvero sfidante per Lugre e per l’Italia, a conferma del ruolo sempre più preponderante del nostro Paese per agevolare – sottolinea il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente – la presenza umana nella nuova esplorazione lunare. Una nuova missione che va a rafforzare i rapporti strategici con gli Stati Uniti e con la NASA. Lugre è chiamato a testare strumentazione e capacità di navigazione sfidanti con l’obiettivo di provare a infrangere il Guinness world record, attualmente in vigore, posto a metà strada tra Terra e Luna: nessuno fino a oggi ha mai osato queste distanze.
Il lungo viaggio di ispace
Resilience è il secondo lander realizzato dall’azienda giapponese ispace, parte del programma Hakuto-R. La prima missione, Hakuto-R M1, lanciata l’11 dicembre 2022, nonostante il fallimento ha consentito all’azienda di raggiungere importanti obiettivi.
Il lander di questa seconda missione, denominata Hakuto-R M2, include numerose migliorie, soprattutto lato software. Il viaggio di Resilience durerà molto più a lungo rispetto a quello di Blue Ghost, poiché ispace ha scelto la collaudata ballistic lunar transfer orbit.
Questa traiettoria sfrutta l’attrazione gravitazionale della Terra, del Sole e della Luna per ridurre il consumo di propellente. Tuttavia, tale scelta comporta un viaggio di circa quattro mesi e mezzo, con l’allunaggio previsto tra maggio e giugno.
Per permettere questa diversa traiettoria, il Falcon 9 ha eseguito una terza accensione del motore Merlin del secondo stadio, una cosa non usuale. L’accensione è durata solo un secondo, ma ha permesso al lander Resilience di immettersi nella sua particolare e diversa orbita.

Anche Resilience trasporta diversi esperimenti. Inoltre, a bordo si trova un piccolo rover chiamato Tenacious. Questo rover, che misura 26 × 31,5 × 54 cm e pesa circa 5 kg, è stato realizzato nella sede europea di ispace.
Dopo essere stato rilasciato dal lander, Tenacious avrà il compito di ispezionare e fotografare Resilience, con particolare attenzione alle quattro gambe di atterraggio. È dotato anche di una “paletta” per raccogliere e fotografare la regolite lunare.
Per conoscere tutte le caratteristiche tecniche e scientifiche di queste missioni –> Blue Ghost e Resilience. La guida completa ai due lander diretti insieme verso la Luna