Il 14 giugno il telescopio spaziale Hubble ha ricominciato le sue attività scientifiche di osservazione del cosmo, dopo essere rimasto offline per qualche settimana. Questo a causa di un problema con uno dei suoi giroscopi, i dispositivi che aiutano a controllare e orientare il telescopio.
All’inizio di giugno la NASA ha preso la decisione di modificare la modalità operativa di Hubble dall’utilizzo di tutti e tre i giroscopi allora attivi (di cui uno difettoso, che da mesi restituiva letture errate) all’utilizzo di un giroscopio soltanto. Questa scelta rallenterà un po’ il telescopio nel puntamento degli oggetti, ma di fatto gli consente di continuare a fare scienza.
In questa nuova modalità, Hubble ha ricominciato a osservare il cielo e ha iniziato a scattare nuove immagini. Oggi la NASA ha pubblicato una di esse, che immortala NGC 1546, una galassia vicina nella costellazione del Dorado. L’orientamento della galassia ci offre una vista dall’alto della polvere che la circonda, retroilluminata dal nucleo centrale, che brilla di una luce giallastra e indica una popolazione antica di stelle. La polvere assorbe la luce dal nucleo, arrossandolo e facendo apparire la polvere marrone-ruggine.
Hubble is back on the job with a new pointing mode!
This will allow Hubble to continue making groundbreaking observations for many more years.
Here’s one of the first images taken since entering “one-gyro mode” last week, showing the galaxy NGC 1546: https://t.co/NZK2ZwkJHN pic.twitter.com/KBStJyzoWP
— Hubble (@NASAHubble) June 18, 2024
La nuova modalità operativa sembra funzionare
L’immagine di NGC 1546, scattata dalla Wide Field Camera 3 di Hubble, fa parte di un programma di osservazione congiunto tra Hubble e il telescopio spaziale James Webb. Questo programma utilizza anche i dati dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, consentendo agli scienziati di ottenere una visione altamente dettagliata e multilunghezza d’onda di come le stelle si formano ed evolvono.
Questa nuova immagine dimostra il pieno successo della nuova (e più stabile) modalità di puntamento, che sta finalmente consentendo operazioni scientifiche coerenti. E che (almeno nel breve/medio termine) dovrebbe consentire ad Hubble di operare in tranquillità, senza più entrare in safe mode a singhiozzo come accaduto gli scorsi mesi.
“Siamo pronti ora per molti anni di scoperte future” ha affermato la dott.ssa Jennifer Wiseman, scienziata senior del progetto Hubble. “Osserveremo tutto, dal nostro Sistema Solare, agli esopianeti, alle galassie distanti. Hubble svolge un ruolo importante nel kit di strumenti astronomici della NASA”.