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La missione NEOWISE sta per terminare, dopo 10 anni a caccia di asteroidi

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Dicembre 17, 2023
in Agenzie Spaziali, Astronomia e astrofisica, Esplorazione spaziale, NASA, News, Scienza, Sistema solare
Neowise

Rappresentazione artistica del telescopio spaziale a infrarossi NEOWISE della NASA davanti a un’immagine del cielo catturata dalla missione. La serie di punti rossi è Holda, il primo asteroide rilevato dal telescopio poco dopo essere stato riattivato nel 2013. Credits: NASA/JPL-Caltech

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Nel settembre 2009 è stato lanciato in orbita eliosincrona il satellite WISE (Wide-field Infrared Survey Explorer) della NASA, con un telescopio a infrarossi progettato per produrre immagini a infrarossi del 99% del cielo.

Dopo aver esaurito il refrigerante, è stato messo in modalità ibernazione nel febbraio 2011. Il 13 dicembre 2013, la NASA ha riattivato WISE per cercare oggetti vicini alla Terra (Near Earth Object), come comete e asteroidi, rinominando la missione NEOWISE (Near Earth Object Wide-field Infrared Survey Explorer).

Tra gli altri risultati portati a termine in questi dieci anni dall’inizio della riattivazione, NEOWISE ha scoperto una cometa unica, ha osservato più di 3000 oggetti vicini alla Terra, ha sostenuto le strategie internazionali di difesa planetaria.

Ora, a dieci anni dall’inizio della missione di riattivazione, il telescopio spaziale a infrarossi è ormai giunto al termine della sua seconda vita operativa. La crescente attività solare, che si avvicina al picco massimo, sta facendo uscire NEOWISE dall’orbita. All’inizio del 2025, si prevede che il satellite scenderà abbastanza in basso nell’atmosfera terrestre da diventare inutilizzabile. Alla fine rientrerà nella nostra atmosfera, bruciando completamente.

L’iniziale missione WISE

La missione WISE ha raggiunto nel 2010 l’obiettivo scientifico di condurre un’indagine all-sky nell’infrarosso, con una sensibilità di gran lunga superiore rispetto alle indagini precedenti. Nel corso di 10 mesi ha scattato 1.5 milioni di immagini, una ogni 11 secondi. Ognuna di queste immagini copre un campo visivo di 47 minuti d’arco.

Ogni zona del cielo è stata scansionata almeno 10 volte all’equatore, mentre i poli sono stati scansionati a ogni rivoluzione, a causa della sovrapposizione delle immagini. Tra gli oggetti studiati da WISE ci sono asteroidi, stelle fredde come le nane brune, e le galassie più luminose nell’infrarosso.

Vista a tutto cielo con lunghezze d'onda infrarosse (rese a colori in luce visibile) ottenuta dal telescopio WISE. Credits: NASA/JPL-Caltech/UCLA
Vista a tutto cielo con lunghezze d’onda infrarosse (rese a colori in luce visibile) ottenuta dal telescopio WISE. Credits: NASA/JPL-Caltech/UCLA

La missione ha anche individuato decine di milioni di buchi neri supermassicci attivi in tutto il cielo. Attraverso il progetto Disk Detective, i citizen scientists hanno utilizzato i dati di WISE per trovare i dischi circumstellari, che dischi rotanti di gas, polvere e detriti intorno alle stelle.

Invisibili a occhio nudo, le lunghezze d’onda dell’infrarosso sono emesse da oggetti caldi. Per evitare che il calore generato da WISE interferisse con le sue osservazioni delle lunghezze d’onda infrarosse, il satellite si affidava a un refrigerante criogenico. Dopo l’esaurimento del refrigerante e una doppia mappatura del cielo, la NASA ha messo la sonda in ibernazione nel febbraio 2011.

La successiva NEOWISE, e la caccia agli asteroidi

Senza refrigerante, il telescopio spaziale non poteva più osservare gli oggetti più freddi dell’Universo, ma poteva ancora vedere gli asteroidi e le comete vicine alla Terra, che sono riscaldati dal Sole. La NASA ha quindi riattivato il satellite nel 2013 con un ruolo più specializzato: aiutare gli sforzi di difesa planetaria rilevando e studiando questi oggetti, che possono entrare nelle vicinanze orbitali del nostro pianeta e determinare potenziali rischi di impatto.

Da quel momento, diventata NEOWISE, la missione ha scansionato l’intero cielo più di 20 volte e ha effettuato 1.45 milioni di misurazioni a infrarossi di oltre 44mila oggetti del Sistema Solare. Tra questi, più di 3000 oggetti vicini alla Terra, di cui 215 scoperti proprio da questo telescopio. I dati della missione hanno contribuito a perfezionare le orbite di questi oggetti, e a misurarne le dimensioni.

Nel 2021, NEOWISE è diventato componente chiave di un’esercitazione internazionale di difesa planetaria incentrata sul pericoloso asteroide Apophis.

La missione ha anche scoperto 25 comete, tra cui la cometa a lungo periodo C/2020 F3 (NEOWISE). La cometa è diventata visibile nell’emisfero settentrionale per diverse settimane nel 2020, prima cometa visibile a occhio nudo dalla McNaught del 2007.

La cometa C/2020 F3 NEOWISE appare come un trio di punti rossi sfocati in questo composito di diverse immagini a infrarossi catturate dalla missione NEOWISE il 27 marzo 2020. Credits: NASA/JPL-Caltech
La cometa C/2020 F3 NEOWISE appare come un trio di punti rossi sfocati in questo composito di diverse immagini a infrarossi catturate dalla missione NEOWISE il 27 marzo 2020. Credits: NASA/JPL-Caltech

La fine della missione è vicina

Ogni 11 anni circa, il Sole sperimenta un ciclo di maggiore attività che raggiunge il suo apice durante un periodo chiamato massimo solare. Gli eventi esplosivi, come i brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale, diventano più frequenti e riscaldano l’atmosfera del nostro pianeta, facendola espandere.

In quei frangenti, i gas atmosferici aumentano la resistenza dei satelliti in orbita intorno alla Terra, rallentandoli. Con il Sole che si sta avvicinando al suo prossimo massimo, NEOWISE non sarà più in grado di mantenere la sua orbita sopra la nostra atmosfera. Già ora è sceso molto rispetto all’inizio della missione WISE, e si trova tra i 488 e i 494 km di altezza, in orbita geocentrica.

In futuro, i ricercatori continueranno a fare affidamento sul vasto archivio di osservazioni di NEOWISE per fare nuove scoperte. Esattamente come avevano continuato a studiare i dati di WISE del 2010, molto tempo dopo il termine delle sue operazioni, e le sue osservazioni per caratterizzare l’asteroide Dinkinesh a sostegno della missione Lucy della NASA.

In programma per il lancio nel 2027 è invece NEO Surveyor, missione NASA gestita dal JPL che si baserà sull’eredità di NEOWISE. Si tratterà di un telescopio spaziale a infrarossi di prossima generazione, sarà posizionato anch’esso in orbita eliosincrona e cercherà alcuni degli oggetti vicini alla Terra più difficili da trovare, come asteroidi e comete scure che non riflettono molta luce visibile, nonché oggetti che si avvicinano alla Terra dalla direzione del Sole. Cercherà anche gli oggetti noti come Troiani terrestri, asteroidi che guidano o seguono l’orbita del nostro pianeta, il primo dei quali scoperto da WISE nel 2011.

Tags: asteroidiattività solareCometainfrarossoNeoWiseWISE

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