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| On 8 mesi ago

Sierra Space ha completato un altro test distruttivo del modulo espandibile LIFE

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Il 17 agosto Sierra Space, in collaborazione con ILC Dover ed esperti della NASA, ha condotto una prova di pressurizzazione su una versione in scala uno a tre dell’habitat gonfiabile LIFE. La prova si è tenuta presso il Redstone Arsenal a Huntsville (storico banco di prova del Saturno 1/1B). Sono state testate per la prima volta nuove soluzioni come, ad esempio, una sottostruttura metallica per simulare la presenza di finestre.

LIFE™ Habitat (Large Integrated Flexible Environment) è il primo prototipo di “stazione spaziale gonfiabile”. Quando sarà realizzata, diverrà una piattaforma tecnologica e commerciale end-to-end nello spazio. Il modulo gonfiabile è composto da tre piani per l’abitazione, la scienza e la biofarmaceutica ed è progettato per rimanere in LEO, ma con prospettive anche oltre l’orbita terrestre bassa.

Lo strato interno del modulo è costruito con materiali “soffici” ad alta resistenza (tessuti cuciti e intrecciati) che diventano strutture rigide quando vengono pressurizzati. Il materiale più utilizzato è il Vectran, una fibra polimerica con una resistenza addirittura superiore a quella dell’acciaio. Gli strati esterni sono invece composti da una serie di materiali morbidi progettati per la protezione da detriti orbitali e per l’isolamento termico.

Rendering di come sarà la struttura di LIFE
Credits: Sierra Space

La versione definitiva, stando a quanto riportato da Sierra Space, avrà un diametro di circa otto metri ed un volume pressurizzato di 300 metri cubi (circa un terzo di quello della ISS). I tre piani del modulo ospiteranno un laboratorio, una cucina, una zona notte e addirittura un giardino (Astro Garden) nel quale verranno coltivate piante in-space. La stazione potrà accogliere da quattro fino a dodici membri dell’equipaggio per periodi ridotti, e sarà dotata di un supporto vitale a circuito chiuso per consentire missioni di lunga durata.

Il test

Il test condotto (con successo) a Huntsville è il quinto di una serie di prove di collaudo, ma il primo a includere una struttura metallica inserita nel guscio di materiale “soffice”. La piastra, realizzata per questo test in acciaio, ha lo scopo emulare un componente di progettazione futura, come una finestra, un braccio robotico o un punto di attacco per l’antenna. A tal proposito è da notare che Sierra Space è attualmente l’unica azienda spaziale commerciale attiva a condurre test di questo tipo su un’architettura gonfiabile.

L’azienda ha condotto un test di Ultimate Burst Pressure (UBP) su una versione in scala di LIFE. Il test di “scoppio” si è concluso superando tutte le pressioni massime registrate nelle prove precedenti. I risultati di questa analisi forniscono un margine del 33% rispetto allo standard di certificazione per i test in scala reale ed un miglioramento di quasi il 20% rispetto al progetto precedente.

“L’inclusione della piastra metallica rigida ha cambiato le carte in tavola perché è stata la prima volta che abbiamo infuso metalli nella nostra tecnologia di guscio a pressione durante un test UBP” ha dichiarato Shawn Buckley, Sr. Director Engineering e Product Evolution Director di Sierra Space. 

“Con l’aggiunta di questo componente, ancora una volta, abbiamo dimostrato con successo che l’attuale architettura di LIFE soddisfa il fattore di sicurezza minimo di 4 volte quello richiesto per le strutture gonfiabili. Si tratta di un risultato fenomenale, che fornisce le basi ingegneristiche necessarie per passare alla fase successiva dello sviluppo: la sperimentazione in scala reale di LIFE”.

E adesso?

Il successo di questa prova è fondamentale per lo sviluppo di questa tecnologia. Le varie aperture, infatti, rappresentano un punto critico per una struttura gonfiabile. Una volta completato, l’habitat LIFE ospiterà almeno due finestre, che rappresentano una caratteristica indispensabile per un avamposto spaziale. Infatti queste ultime aiutano i membri dell’equipaggio a gestire la sensazione di vivere in uno spazio ristretto.

Sierra Space si è detta pronta a testare LIFE su scala reale entro la fine di quest’anno consolidando la posizione dell’azienda come leader del settore nello sviluppo di stazioni spaziali commerciali. Tom Vice, CEO di Sierra Space ha infatti riferito:

“La nostra rivoluzionaria tecnologia di stazione spaziale, combinata con il nostro spazioplano Dream Chaser altamente riutilizzabile, riduce significativamente il costo dell’infrastruttura spaziale e inaugura la commercializzazione dell’orbita terrestre bassa”.