L’azienda americana Sierra Nevada Corporation ha presentato ieri, 31 marzo, il progetto di una nuova stazione spaziale privata. La stazione sarà costruita in orbita terrestre bassa attraverso l’uso di moduli LIFE (Large Inflatable Fabric Environment) che la stessa azienda sta progettando da alcuni anni. Questi sono moduli pressurizzati gonfiabili, che SNC sta sviluppando anche grazie a finanziamenti NASA del programma NextSTEP-2. L’obbiettivo è finanziare progetti di habitat lunari, sia per l’orbita ma soprattutto per la superficie.
Sierra Nevada ha quindi utilizzato l’esperienza acquisita in questi progetti per proporre un’idea di Stazione Spaziale commerciale in orbita terrestre bassa. L’annuncio arriva quasi in contemporanea con la creazione di un altro programma di finanziamento a privati della NASA, il CLD. Quest’ultimo ha l’obbiettivo di fornire supporto al settore privato proprio per la costruzione di stazioni spaziali in orbita terrestre. Sierra Nevada ha annunciato infatti che questa stazione spaziale verrà progettata con una partnership pubblicato-privata, e che costerà una piccola frazione di quanto è costata la ISS.
Non sappiamo ancora se questo vorrà dire che SNC presenterà il progetto della Stazione per vincere i finanziamenti del CLD, oppure se ci sono accordi anche precedenti con la NASA, come per la stazione spaziale di Axiom Space.
Una stazione e uno spazioplano
Sierra Nevada Corporation ha annunciato inoltre che una versione adibita al trasporto umano del Dream Chaser sarà usata per raggiungere questa Stazione, e per rifornirla. Attualmente il Dream Chaser, uno spazioplano riutilizzabile simile ad un piccolo shuttle, fa parte del Commercial Resupply Servise-2 della NASA, e rifornirà la ISS a partire dalla fine del 2022. L’utilizzo di questo mezzo proprietario di SNC per raggiungere la stazione sarà sicuramente un aspetto caratteristico e forse vincente della proposta. La discriminante sarà però nelle date in cui vedremo veramente questa stazione nello spazio, e nei prezzi proposti.
L’obbiettivo della Stazione è infatti quello di fornire un servizio commerciale, un luogo nello spazio che privati e aziende da tutto il mondo possano raggiungere. Alcuni utilizzi accennati da SNC sono ad esempio lo sviluppo di nuove stampanti 3D, la ricerca farmacologica di nuove molecole, o di nuove applicazioni di agricoltura. Oltre a questo ci saranno la produzione di film, di attività di marketing e ovviamente il “semplice” turismo spaziale.

Il modulo LIFE, similmente a quelli che furono quelli sviluppati dall’azienda Bigelow Aerospace, viene lanciato in orbita con un razzo convenzionale e poi si gonfia direttamente nello spazio. Quello di SNC avrà un diametro di circa 8 metri. Attualmente il primo prototipo è in lavorazione, e l’azienda ha annunciato che verrà presto trasportato al Kennedy Space Center per ulteriori test e analisi. Non ci sono ancora date per un possibile primo lancio nello spazio.
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