Amazon ha presentato il 21 luglio una nuova struttura che sarà costruita e operativa al Kennedy Space Center per l’inizio del 2025. L’obiettivo di questo nuovo sito sarà gestire l’integrazione dei satelliti del Project Kuiper a bordo dei vettori Vulcan di ULA e New Glenn di Blue Origin.
L’edificio coprirà poco più di 9000 metri quadri, per un investimento di circa 120 milioni di dollari. L’annuncio di questa nuova facility non è una novità (si sapeva già che Amazon la stava costruendo), ma la sua presentazione è importante per capire quanto l’azienda punti fin da subito sul progetto Kuiper.
Solitamente infatti, l’integrazione dei satelliti a bordo dei vettori viene fatta negli edifici di integrazione dell’azienda che gestisce il lancio, e non di quella che possiede il payload. Prima che questo sito di integrazione diventi operativo, dovrebbero già partire diversi satelliti, con i due vettori sopracitati ma anche con l’Ariane 6 europeo.
Amazon ha infatti già firmato un contratto di lancio con ULA, Blue Origin e Ariane Space per oltre 80 lanci in totale, necessari a portare in orbita la costellazione. Ricordiamo infatti che almeno la metà dei satelliti, cioè 1600, dovranno raggiungere l’orbita entro luglio 2026 altrimenti Amazon perderà i permessi di uso delle frequenze di comunicazione.
Project Kuiper
La megacostellazione satellitare di Amazon è un progetto simile, e concorrente agli Starlink di SpaceX. Kuiper dovrebbe contare, nella sua prima generazione, 3200 satelliti. La costruzione di questa costellazione sarebbe dovuta iniziare già a metà 2023, ma i ritardi del vettore Vulcan hanno avuto ricadute anche su Amazon. Doveva essere proprio il vettore di ULA a lanciare i primi due satelliti Kuiper, ma il lancio inaugurale è attualmente rimandato a non prima di fine 2023.
Amazon ha comunque dichiarato, durante l’annuncio di questa nuova facility al Kennedy Space Center, che la progettazione dei satelliti è quasi completa. La loro produzione inizierà nello stabilimento di Kirkland, nello stato di Washington entro la fine del 2023.
In questo edificio vedremo quindi l’integrazione dei satelliti principalmente con il New Glenn di Blue Origin, il cui lancio inaugurale è previsto per la fine 2024 o inizio 2025. Le integrazioni con il Vulcan inizieranno nel 2024 negli edifici di ULA, e con Ariane 6 in Guiana Francese.