• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Privacy Policy
  • Newsletter
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Login
  • Registrati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
ORBIT
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Amazon compra 83 voli per costruire Kuiper: il più grande contratto della storia dei lanci spaziali

Stefano Piccin di Stefano Piccin
Aprile 5, 2022
in Blue Origin, News, Satelliti, Space economy
Amazon compra 83 voli per costruire Kuiper: il più grande contratto della storia dei lanci spaziali
Condividi su FacebookTweet

Amazon ha appena comunicato di aver concluso un grosso contratto per l’acquisto di 83 diversi lanci spaziali. L’obbiettivo è portare in orbita i satelliti della costellazione Kuiper, la rete di Amazon per la connessione internet con copertura globale. Kuiper è attualmente il terzo grande progetto con questo obbiettivo, oltre a Starlink e OneWeb. Le tre reti non condividono però solamente lo scopo, ma anche (in parte) le caratteristiche tecniche. Anche Kuiper sarà infatti una rete di migliaia di satelliti in orbita terrestre bassa.

Il contratto firmato da Amazon prevede il lancio di 38 diverse missioni con il vettore Vulcan di ULA, a cui si aggiungono 9 lanci con gli Atlas V, già comprati l’anno scorso. 18 lanci con ArianeSpace, da eseguire con l’Ariane 6 e 12 missioni con il New Glenn di Blue Origin. Quest’ultimo vettore è stato selezionato anche per eventuali 15 ulteriori missioni nel caso ce ne fosse bisogno.

Un contratto enorme, ma necessario

Ad oggi non si conoscono molti dettagli tecnici sui satelliti di Amazon. Sappiamo che il vettore Ariane 6 potrebbe portarne in orbita 35-40, il Vulcan 45, mentre il New Glenn 61. Da questo possiamo dedurre che la massa dei satelliti sia di circa 500 kg (valore molto indicativo). I permessi rilasciati nel 2020 dalla FCC prevedono una costellazione di 3236 satelliti, il che potrebbe renderla più simile a Starlink che a OneWeb. Sempre in base alle regole della FCC, Amazon è tenuta a lanciare almeno la metà di questi satelliti, cioè circa 1600, entro il 2026. Questo può essere uno dei motivi per la firma in blocco di così tante missioni spaziali.

Assicurandosi tre diversi lanciatori si pone nella posizione di sicurezza nel caso uno di essi dovesse bloccarsi improvvisamente in futuro. Più praticamente però, la firma per questi tre vettori assicura una cadenza di lancio elevata. Tutti e tre sono infatti razzi di medie o grandi dimensioni e soprattutto sono razzi all’inizio della loro carriera. Nessuno di essi potrà quindi garantire un rate di lancio elevato nel 2023 o 2024. A questo si aggiunge il fatto che il Vulcan, ma soprattutto Ariane 6, dovranno sopperire ai lanci precedentemente previsti su Soyuz, che nel 2023 occuperanno la maggior parte dei voli disponibili.

Amazon ha in previsione un primo lancio di due satelliti di test entro la fine del 2022, sul razzo RS1 di ABL Space. L’immissione in orbita della vera e propria costellazione dovrebbe quindi essere prevista per il 2023.

I costi

Nessuna delle quattro aziende coinvolte ha rilasciato informazioni riguardo ai costi, anche se ragionevolmente si tratta di un accordo multimiliardario. Le cifre stimate e non ufficiali per il lancio dei tre vettori sono infatti di 110 milioni di dollari per il Vulcan, 77 milioni per l’Ariane 6 e 68 milioni per il New Glenn di Blue Origin. Con questi valori si raggiunge un tetto massimo di oltre 6 miliardi di dollari.

Da questo accordo è assente ovviamente SpaceX, che più volte ha dibattuto con Amazon per la forma e la quantità dei permessi concessi a una o l’altra azienda. SpaceX ha poi recentemente accettato di far volare con i Falcon 9 i satelliti di OneWeb, grandemente penalizzati dalla scomparsa dei Soyuz dal mercato.

Questo accordo segna in ogni caso un punto di svolta importante nel mercato spaziale. SpaceX ha posto un’asticella piuttosto alta da superare, con un costo per un Falcon 9 che potrebbe avvicinarsi ai 40 milioni e un rate di lancio che dovrebbe superare i 50 voli nel 2022. Amazon ha però inondato il mercato di decine di contratti, dando una spinta enorme a tutta la concorrenza nel mercato dei lanciatori medi. Ora resta da vedere se le tre aziende saranno in grado di produrre e far volare tutti questi razzi nei tempi richiesti da Amazon. Attualmente il primo volo di Vulcan è previsto per la fine del 2022, il primo dell’Ariane 6 per l’inizio del 2023 e quello del New Glenn per il 2024.

I ritardi e i vantaggi di Amazon

Il ritardo di Amazon nella costruzione di questa rete è però evidente, ma potrebbe non essere incolmabile. SpaceX infatti ha già oltre 2000 satelliti nello spazio, ma sta incontrando alcune difficoltà proprio nei settori in cui Amazon è in vantaggio.

Uno di questi è per esempio la logistica della spedizione, punto di forza di Amazon e di debolezza di Starlink. Nel 2021 molti clienti hanno infatti aspettato mesi prima di ricevere la propria antenna. Questo era dovuto anche ai problemi di produzione, che l’azienda di Jeff Bezos intende superare con l’esperienza nella produzione di hardware acquisita con i dispositivi Echo e Kindle. Un ulteriore vantaggio di Amazon è la possibilità di agganciare Kuiper alla rete AWS, aspetto da non trascurare e che permetterebbe una qualità del servizio maggiore e un ampliamento immediato dei servizi forniti.

Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook, sul nostro canale Youtube e ovviamente anche su Instagram. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.

Tags: AmazonAriane 6Ariane SpaceBlue OriginKuiperNew GlennULAVulcan

Potrebbe interessarti anche questo:

I 10 lanci spaziali più attesi del 2023

I 10 lanci spaziali più attesi del 2023

Gennaio 6, 2023
Un render di ION Credits: © D-Orbit SpA.

AWS ha eseguito dei servizi di machine learning in orbita a bordo del satellite ION di D-Orbit

Dicembre 5, 2022
Un render grafico di un lancio del Vulcan di ULA. Credits: ULA

Nuovo rinvio per il primo lancio del Vulcan: obbiettivo prima metà del 2023

Ottobre 11, 2022
Il primo static fire test al secondo stadio del vettore Ariane 6. Credits: ESA/Ariane Space

Sono iniziati gli static fire al motore Vinci del secondo stadio di Ariane 6

Ottobre 6, 2022
L’ultimo lancio del Delta IV Heavy dalla storica rampa SLC-6 di Vandenberg

L’ultimo lancio del Delta IV Heavy dalla storica rampa SLC-6 di Vandenberg

Ottobre 19, 2022
Orbital Reef

La stazione spaziale Orbital Reef farà da set per un film di Hollywood

Settembre 21, 2022
Prossimo Post
Bolle Via Lattea

Nuovi indizi sulle enormi bolle al centro della Via Lattea

Europa e Giove

L'autostop dell'ossigeno su Europa: dalla superficie all'oceano sotterraneo

Gli articoli più letti della settimana

  • I 10 oggetti più strani dell’Universo

    I 10 oggetti più strani dell’Universo

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Oggi il piccolo asteroide 2023 BU passerà vicino alla Terra

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Tutte le missioni lunari del 2023

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • A Starbase è stato fatto il primo test WDR su Starship

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

I nostri ultimi approfondimenti

I 10 oggetti più strani dell’Universo

I 10 oggetti più strani dell’Universo

Gennaio 26, 2023
Tutte le missioni lunari del 2023

Tutte le missioni lunari del 2023

Gennaio 24, 2023
La guida completa all’esplorazione di Urano e Nettuno

La guida completa all’esplorazione di Urano e Nettuno

Gennaio 22, 2023


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Privacy Policy
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2022 Astrospace.it

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Orbit
  • Login
  • Registrati
  • Carrello

© 2022 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162

Bentornato!

o

Accedi al tuo account qui sotto:

Password dimenticata? Registrati

Crea un Nuovo Account

o

Compila il modulo per registrarti

Acconsento ai termini di trattamento della Privacy.
Tutti i campi sono obbligatori. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
Space Newsletter

Ogni settimana, alle 11:00 di sabato, le principali notizie ed eventi di space economy, tecnologie spaziali ed esplorazione umana dello spazio.

loader

Sei sicuro di voler sbloccare questo post?
Sblocca a sinistra : 0
Sei sicuro di voler annullare l'abbonamento?