• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Il James Webb ha trovato un nuovo composto di carbonio nella Orion Bar

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Giugno 27, 2023
in Astronomia e astrofisica, ESA, NASA, News, Scienza
Orion bar NIRCam

Parte di un'immagine della NIRCam del James Webb che mostra la Orion Bar, nella nebulosa di Orione. Credits: ESA/Webb, NASA, CSA, M. Zamani (ESA/Webb), team PDRs4All ERS

Condividi su FacebookTweet

Utilizzando il James Webb, un team di ricerca ha rilevato per la prima volta un nuovo composto carbonioso nello spazio. Si tratta della molecola CH3+, o catione metile, importante perché favorisce la formazione di molecole più complesse a base di carbonio.

Il catione metile è stato rilevato in un sistema stellare giovane, con un disco protoplanetario. Noto come d203-506, si trova a circa 1350 anni luce di distanza, nella regione Orion Bar della nebulosa di Orione.

La precisissima risoluzione spaziale e spettrale del telescopio, così come la sua altissima sensibilità, hanno permesso di andare molto in profondità, fotografando la Orion Bar con squisiti dettagli. E guardando molto oltre la polvere, laddove si stanno formando pianeti, per rilevare una serie di linee chiave di emissione del CH3+.

Questi risultati provengono dal programma PDRs4ALL Early Release Science.

disco protoplanetario d203-506
Immagini di Webb che mostrano la Orion Bar, nella nebulosa di Orione. A sinistra, una foto di NIRCam. A destra, un’area più piccola immortalata con il MIRI (Mid-Infrared Instrument). Al centro dell’area c’è un giovane sistema stellare con un disco protoplanetario, chiamato d203-506. In basso a destra, un’immagine combinata NIRCam e MIRI di questo giovane sistema. Credits: ESA/Webb, NASA, CSA, M. Zamani (ESA/Webb), team PDRs4All ERS

Composti di carbonio a base della vita

I composti contenenti carbonio sono fondamentali per la vita come noi la conosciamo. Suscitano quindi grande interesse tra gli scienziati che cercano di comprendere l’origine della vita sulla Terra e la sua possibile evoluzione in altri luoghi dell’Universo. E il Webb sta esplorano in maniera del tutto innovativa questo studio della chimica organica nello spazio.

Secondo Marie-Aline Martin-Drumel dell’Università di Parigi-Saclay in Francia, membro del team che si è occupato dello studio, questa scoperta non solo dimostra la straordinaria sensibilità del telescopio Webb, ma conferma anche l’importanza del CH3+ nella chimica interstellare. Qualcosa di già ipotizzato precedentemente, ma che finora non era stato ancora confermato.

Il ruolo delle radiazioni UV

Nonostante la stella in d203-506 sia una piccola nana rossa, il sistema è esposto a intense radiazioni ultraviolette provenienti da stelle giovani, calde e massicce nelle vicinanze. Gli scienziati ritengono che molti dischi di formazione planetaria attraversino una fase di intensa radiazione ultravioletta, poiché le stelle si formano spesso in gruppi che includono stelle massicce che emettono raggi UV.

Di solito, ci si aspetta che le radiazioni UV distruggano molecole organiche complesse, quindi la scoperta del CH3+ potrebbe sembrare sorprendente. Tuttavia, il team ipotizza che le radiazioni UV potrebbero in realtà fornire l’energia necessaria per la formazione del CH3+. Una volta formato, il CH3+ favorisce ulteriori reazioni chimiche che portano alla creazione di molecole di carbonio più complesse.

disco d203-506 con MIRI
Immagine del MIRI di Webb che mostra una piccola regione della Nebulosa di Orione. Al centro di questa vista c’è il giovane sistema stellare con il disco protoplanetario d203-506. Credits: ESA/Webb, NASA, CSA, M. Zamani (ESA/Webb), team PDRs4All ERS

Questo sistema era già unico nel suo genere, ma lo è ancora di più per l’assenza di tracce d’acqua. Questo dimostra, ancora una volta, che la radiazione ultravioletta può cambiare completamente la chimica di un disco protoplanetario. Addirittura, potrebbe svolgere un ruolo critico nelle prime fasi chimiche dell’origine della vita.

Con il Webb, la conferma a ipotesi precedenti

Negli anni ’70 era già stata ipotizzata l’importanza del CH3+. Tuttavia, la sua rilevazione era stata praticamente impossibile. La maggior parte delle molecole presenti nei dischi protoplanetari viene osservata utilizzando radiotelescopi, ma ciò richiede che queste molecole abbiano quello che viene detto momento di dipolo permanente. Ciò significa che la geometria della molecola deve avere una distribuzione permanente di carica elettrica sbilanciata, cosa che genera un “momento di dipolo” positivo e negativo.

Tuttavia, il CH3+ è simmetrico e non ha un momento di dipolo permanente, cosa che ha sempre reso improponibile la sua rilevazione tramite radiotelescopi. Teoricamente, sarebbe possibile osservare le righe spettrali del CH3+ nell’infrarosso, ma l’atmosfera terrestre rende queste osservazioni estremamente difficili dalla superficie del nostro pianeta.

Era necessario utilizzare un telescopio spaziale altamente sensibile per rilevare i segnali nell’infrarosso. Gli strumenti del telescopio Webb erano perfetti per questo compito, nonostante all’inizio si sia rivelato comunque molto complesso.

Alla fine, la scoperta (e conferma) del CH3+ è stata possibile solo grazie alla collaborazione tra diversi ricercatori, che hanno combinato le capacità uniche del telescopio spaziale James Webb con quelle dei laboratori terrestri. E che continuano a farlo, per investigare e interpretare con successo la composizione dell’Universo locale, e la sua evoluzione.

Tags: astrobiologiaCarbonioDisco CircumstellareJames WebbJames Webb Space Telescopenebulosa di OrioneStelle

Potrebbe interessarti anche questo:

Render artistico della forma particolare della supernova SN 2024ggi. Credits: ESO/L. Calçada

Osservata per la prima volta la forma di una supernova nelle sue fasi iniziali

Novembre 13, 2025
Rappresentazione artistica dell'esoluna di un pianeta che orbita attorno a una stella di tipo M, una nana rossa. Credits: BeEarthling/Wikimedia Commons

Le esolune di pianeti rocciosi in orbita attorno alle nane rosse non sopravvivono a lungo

Novembre 11, 2025
Encelado

Nuove evidenze che l’oceano sotterraneo della luna Encelado potrebbe ospitare la vita

Novembre 10, 2025
R136, un ammasso contenente alcune delle stelle più massicce conosciute, circa 120-150 masse solari, fotografato dal James Webb. Credits: NASA, ESA, and P. Crowther (University of Sheffield)

Il James Webb potrebbe aver osservato la prima popolazione di stelle dopo il Big Bang

Novembre 5, 2025
Capotauro (CEERS U-100588), un oggetto astronomico trovato dal James Webb all'interno del programma di osservazione CEERS. Potrebbe essere la galassia più distante mai scoperta. Credits: Giuseppe Capriotti & Giovanni Gandolfi/NASA/ESA/CSA/JWST/CEERS

Scoperto con il James Webb “Capotauro”: forse è la galassia più distante mai rilevata

Ottobre 23, 2025
Vista laterale della Via Lattea ricostruita con i dati di Gaia: le zone in rosso indicano stelle sopra il piano del disco galattico, quelle in blu stelle al di sotto. L’andamento ondulato rivela la presenza di una grande onda che si propaga attraverso il disco. Credits: ESA/Gaia/DPAC, S. Payne-Wardenaar, E. Poggio et al (2025)

Il satellite Gaia dell’ESA ha scoperto un'”onda” che attraversa il disco della Via Lattea

Ottobre 1, 2025
Attualmente in riproduzione

Tutte le missioni lunari a cui sta lavorando l'Italia

Tutte le missioni lunari a cui sta lavorando l'Italia

00:26:20

La nuova manovra DYNAMIC BANKING di Starship spiegata!

00:16:52

Cosa sta succedendo alla NASA e ad Artemis? Chi avrà il primo allunaggio?

00:15:38

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

Il James Webb sta veramente rivoluzionando l’astrofisica?

00:17:09

Perché non siamo più tornati sulla Luna dopo Apollo 11?

00:15:39

Ecco come le onde gravitazionali stanno cambiando l'astrofisica!

00:15:55

Cosa sono e da dove provengono gli OGGETTI INTERSTELLARI come 3I/Atlas?

00:16:39

Un mese da record per Rocket Lab. La Cina affronta una crisi dei lanci spaziali - Launchpad

00:09:33

L'esplosione di Starship S36 cambia tutto?

00:11:19

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:05

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Cosa succederà durante il nono volo di Starship?

00:11:16

Lo Zhuque-3 cinese è pronto al lancio. Ecco tutto quello che sappiamo

00:22:23

Cosa abbiamo imparato atterrando sulla Cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko?

00:34:31

I più letti

  • R136, un ammasso contenente alcune delle stelle più massicce conosciute, circa 120-150 masse solari, fotografato dal James Webb. Credits: NASA, ESA, and P. Crowther (University of Sheffield)

    Il James Webb potrebbe aver osservato la prima popolazione di stelle dopo il Big Bang

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Shenzhou-20: aggiornamento sul rientro della missione, dopo il possibile impatto con un detrito spaziale

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Nuove evidenze che l’oceano sotterraneo della luna Encelado potrebbe ospitare la vita

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Finalmente si torna a parlare di Luna. I progressi di Starship

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Notice
Non ci sono eventi previsti.

Gli ultimi approfondimenti

Il New Glenn di Blue Origin sulla rampa di lancio a Cape Canaveral. Credits: Blue Origin

Dove, quando e perché vedere il secondo lancio del New Glenn di Blue Origin

Novembre 13, 2025
La "Harvest Moon" del 29 settembre 2023, l'ultima Superluna dell'anno 2023, fotografata con il telescopio Takahashi TSA 102 aperto a f/8 presso l'Osservatorio Astronomico "G. Beltrame", gestito dal Gruppo Astrofili Vicentini. Credits: Mariasole Maglione

In arrivo la Superluna più grande e luminosa del 2025. Ecco quando, come e perché osservarla

Novembre 4, 2025
A sinistra, la cometa C/2025 R2 (SWAN). A destra, la cometa C/2025 A6 (Lemmon). Credits: Team Ciel Austral; Ryan101 via Reddit

Ci sono due comete vicine al perigeo. Ecco come e quando osservarle

Ottobre 20, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162