Dopo aver annunciato il successo della prima fase della missione lunare M-1 HAKUTO-R ed il conseguente ingresso nella seconda fase, ispace non perde tempo. Poco dopo l’annuncio, infatti, l’azienda giapponese ha rilasciato un comunicato sulle future missioni M-2 (prevista nel 2024) e M-3 (pianificata per il 2025). Queste contribuiranno al Programma Artemis della NASA, e sono già in fase di assemblaggio, anche perché i tempi stringono.
Nel frattempo, l’azienda giapponese ha anche annunciato che è stata approvata la sua quotazione in borsa, precisamente sul Tokyo Stock Exchange Growth Market. L’apertura delle trattative è prevista per il 12 aprile, poco prima della data prevista per l’allunaggio del lander della missione M-1.
Aggiornamenti da ispace su M-2
La missione M-2 di ispace, sempre facente parte del programma HAKUTO-R, servirà alla compagnia come secondo dimostratore tecnologico. L’obiettivo è validare definitivamente le caratteristiche che sono già state messe in evidenza dal lander lunare con la Mission 1. Parallelamente, M-2 testerà le attività di esplorazione lunare per permettere lo sviluppo di un ecosistema cislunare come da obiettivo prefissato.
Il lander condurrà vari payload sulla superficie della Luna così come farà il micro rover sviluppato internamente da ispace. Quest’ultimo dovrà essere munito di strumentazione in grado di raccogliere campioni di regolite lunare. Il fine ultimo è permettere all’azienda giapponese di conseguire un secondo contratto con la NASA per la raccolta di tali campioni.
Attualmente, ispace sta sviluppando lo Structural Thermal Model (STM) del lander della Mission 2, presso lo stabilimento Japan Airlines del Narita International Airport. Il lander Series-1 in questione avrà un design molto simile a quello utilizzato per la Mission 1. Naturalmente, perché ciò sia confermato, si attendono i risultati di M-1, attesa all’allunaggio per la fine di aprile.
Payload a bordo di Mission 2
La parte più interessante degli ultimi aggiornamenti di ispace, riguarda nuove informazioni sulle caratteristiche dei payload previsti a bordo di M-2. Oltre al proprio micro rover, ispace “ospiterà” esperimenti scientifici e strumenti per le operazioni di scissione dell’acqua sulla Luna. Inoltre, verranno testati il livello delle radiazioni nello spazio profondo così come la capacità di produzione di cibo nello spazio e sulla Luna. Vediamo insieme di quali payload si tratta:
- Il primo payload è sviluppato da Takasago Thermal Engineering Co. Ltd., ovvero la più grande azienda del Giappone nel ramo termico, di ventilazione e condizionamento (HVAC). Per Takasago, ispace trasporterà strumenti scientifici per la scissione della molecola d’acqua in idrogeno ed ossigeno che devono poi essere opportunamente separati.
- Il secondo payload è di Euglena Co. Ltd., un’azienda di Tokyo specializzata nelle tecnologie di coltura di una micro-alga utile alla produzione di cibo. La strumentazione a bordo del lander consentirà di testare il primo esperimento sulla produzione di cibo nello spazio e sulla Luna, a partire dall’alga sopra citata.
- Il terzo payload è fornito dalla National Central University, Taiwan: Deep Space Radiation Probe. Il dipartimento di Space Science and Engineering dell’università sta sviluppando uno strumento scientifico per la misurazione delle radiazioni nello spazio profondo. L’unità verrà integrata sul pannello superiore del lander.

Aggiornamenti da ispace su M-3 e payload a bordo
La Mission 3 di ispace, programmata per il 2025, sarà importante per testare l’operatività del lander Series 2, attualmente in fase di sviluppo. Per supportare le comunicazioni sul lato nascosto della Luna, il lander di M-3 rilascerà due satelliti che è previsto rimangano in orbita lunare per diversi anni.
Proprio in questo periodo, ispace sta testando la propulsione del lander Series-2, in attesa di dati confortanti dal lander Series 1. In quanto missione importante anche per il Programma Artemis della NASA, M-3 porterà con sé diversi strumenti dell’agenzia americana. Oltre a questi, però, vanno menzionati altri payload a bordo, ovvero:
- Una fotocamera Lunar-based sviluppata dall’azienda AstronetX PBC. L-CAM si occuperà dei rilievi ad ampio raggio, della fotometria e astrometria di sorgenti transitorie, nonchè di misurazioni dell’emissione di fondo dell’esosfera lunare. I risultati potrebbero essere di grande importanza per la ricerca astronomica ma anche per lo studio del Sistema Solare e la sicurezza del volo per le missioni nello spazio cislunare.
- Payload del peso di ben 15 kg per conto dell’azienda ArkEdge Space, Inc. Si tratta di una compagnia specializzata nel campo dell’esplorazione spaziale. Il campo d’azione di ArkEdge è piuttosto vasto. Esso comprende lo sviluppo di costellazioni satellitari in orbita bassa così come l’eplorazione dello spazio profondo tramite l’utilizzo nano-satelliti.
- Un payload sviluppato da Aviv Labs, un team Israelo-Americano situato in Silicon Valley. Il payload in questione altro non è che una serra miniaturizzata per la superficie lunare. L’obiettivo è quello di tentare una coltivazione di piante commestibili sulla superficie della Luna.
- Un carico utile fornito da CesiumAstro, Inc. Quest’industria, con sede ad Austin, Texas, è leader nel campo delle comunicazioni spaziali ed aeree. L’obiettivo è quello di testare una nuova tecnologia di comunicazione tramite antenna attiva non solo in orbita ma anche sul lato nascosto della Luna.
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