Si chiama ULTRASAT, acronimo di Ultraviolet Transient Astronomy Satellite, il primo telescopio spaziale israeliano. Il satellite, prodotto dall’Agenzia Spaziale Istraeliana e dal Weizmann Institute of Science, dovrebbe essere lanciato all’inizio del 2026 in orbita geostazionaria attorno alla Terra. La NASA fornirà il servizio di lancio e parteciperà al programma scientifico della missione.
ULTRASAT sarà un osservatorio ultravioletto ad ampio campo visivo, che indagherà sugli eventi di breve durata nell’Universo, come esplosioni di supernovae e fusioni di stelle di neutroni.
Attraverso l’accordo tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Israeliana, l’agenzia americana fornirà l’opportunità di lancio, il Flight Payload Adapter e altre responsabilità relative al lancio per ULTRASAT. L’Agenzia Spaziale Israeliana consegnerà il satellite al Kennedy Space Center per il lancio una volta completati costruzione e test.
“Siamo orgogliosi di entrare a far parte di questa partnership” ha dichiarato Mark Clampin, direttore della divisione di astrofisica presso la sede centrale NASA a Washington. “È uno sforzo internazionale che ci aiuterà a comprendere meglio i misteri dell’Universo caldo e transitorio”.
Gli sforzi tecnologici con ULTRASAT
L’osservatorio ULTRASAT sarò un progetto rivoluzionario, sia in termini di prestazioni, sia perché porrà Israele in prima linea nella ricerca scientifica globale.
Il suo ampio campo visivo consentirà di scoprire e catturare con rapidità la luce ultravioletta proveniente da sorgenti cosmiche transitorie, ovvero che cambiano in tempi molto brevi la loro luminosità. Le osservazioni ULTRASAT di questo tipo di eventi, unite a quelle di altre missioni che studiano onde gravitazionali e radiazioni ad alta energia, permetteranno di far luce sul funzionamento di molte caratteristiche della cosiddetta astrofisica multimessaggera.
Uri Oron, direttore dell’Agenzia Spaziale Israeliana presso il Ministero dell’innovazione, della scienza e della tecnologia, ha affermato:
I nostri requisiti da ULTRASAT, come un ampio campo visivo, una sensibilità ultravioletta avanzata, e il controllo e il trasferimento dei dati in tempo reale, sono in prima linea negli sviluppi tecnologici. L’industria spaziale israeliana può offrire queste capacità.
I principali enti internazionali come la NASA e l’istituto di ricerca DESY hanno aderito come partner a questo progetto guidato da Israele, avendone riconosciuto il significato scientifico. Stanno inoltre investendo notevoli risorse nella costruzione e nel lancio del satellite, per diventare partecipanti attivi a questa missione e avere successivamente accesso diretto ai suoi risultati scientifici.
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