• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Privacy Policy
  • Astrospace Shop
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Login
  • Registrati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Intricate reti di gas e polveri nelle galassie vicine, svelate da Webb

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Febbraio 18, 2023
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza
NGC 1433

La galassia NGC1433 osservata con lo strumento MIRI del James Webb nel medio infrarosso. Credits: NASA, ESA, CSA, J. Lee (NOIRLab), A. Pagan (STScI)

Condividi su FacebookTweet
  • Lo strumento MIRI del James Webb ha immortalato alcune galassie vicine, permettendo di spingersi oltre la polvere cosmica.
  • Grazie alla vista a infrarossi, è stato possibile guardare direttamente le zone ricche di gas in cui avviene la formazione stellare.
  • In alcune regioni galattiche ci sono strutture caratterizzate da cavità di polvere e bolle di gas, generate durante i processi di formazione di nuove stelle.

La più grande indagine sulle galassie vicine nel primo anno di attività del James Webb, è stata condotta dalla collaborazione PHANGS (Physics at High Angular Resolution in Nearby Galaxies). Ha coinvolto più di 100 ricercatori in tutto il mondo e sta aiutando a studiare nell’infrarosso dettagli cosmici mai visti a una risoluzione così alta.

Il team PHANGS, che stava studiando un campione diversificato di galassie a spirale, ha utilizzato Webb per osservare cinque di questi obiettivi. I risultati sono stati sbalorditivi: per la prima volta, siamo in grado di andare oltre la polvere cosmica e di vedere direttamente le zone ricche di gas in cui avviene la formazione stellare.

I dati hanno consentito una raccolta di ben 21 articoli scientifici, pubblicati in un numero speciale di The Astrophysical Journal Letters. Gli studi forniscono nuove importanti informazioni su come sia proprio la formazione di nuove stelle, uno dei processi su scala più piccola nell’Universo, a influenzare tra gli oggetti più grandi del cosmo, le galassie.

Andare oltre la polvere, grazie all’infrarosso

Una delle galassie studiate con lo strumento MIRI di Webb è NGC 1433 (in copertina). I suoi bracci a spirale sono disseminati di stelle giovani che rilasciano energia e, in alcuni casi, rigettano gas e polvere del mezzo interstellare in cui si muovono.

Le aree che appaiono solitamente scure nella luce visibile si illuminano sotto l’occhio a infrarossi di Webb, mentre grumi di polvere e gas circostanti assorbono la luce dalle stelle in formazione e la emettono di nuovo nell’infrarosso. Al centro della galassia risplende un nucleo caratterizzato da una struttura a doppio anello, definita dai bracci a spirale che si avvolgono strettamente in una forma ovale.

Un’altra galassia delle cinque immortalate con MIRI è NGC 7496, in cui grazie a Webb gli scienziati sono stati in grado di identificare quasi 60 ammassi non ancora scoperti. Questi ammassi appena identificati potrebbero contenere tra le stelle più giovani dell’intera galassia.

NGC 7496
La galassia NGC 7496 osservata con lo strumento MIRI del James Webb nel medio infrarosso. Credits: NASA, ESA, CSA e J. Lee (NOIRLab), A. Pagan (STScI)

Al centro della galassia c’è un nucleo galattico attivo (Active Galactic Nucleus, AGN), caratterizzato da un buco nero supermassiccio che emette getti e venti di particelle molto cariche. L’AGN risplende al centro di questa immagine, con i caratteristici picchi di diffrazione di Webb.

L’estrema sensibilità del telescopio spaziale ha rilevato anche varie galassie di fondo, molto distanti da NGC 7496, che in alcuni casi appaiono verdi o rosse.

Cavità polverose ed enormi bolle di gas

Queste immagini ottenute con MIRI sono una dimostrazione del ruolo che i processi dinamici di gas e polveri, all’interno delle stelle in formazione, svolgono nella struttura più ampia di un’intera galassia.

Infatti, i dati rivelano la presenza di una rete di caratteristiche altamente strutturate all’interno di queste galassie: cavità luminose di polvere ed enormi bolle di gas che rivestono i bracci a spirale. In alcune regioni delle galassie vicine osservate, questa rete di strutture appare costruita da gusci e bolle sia individuali che sovrapposti, dove le giovani stelle stanno rilasciando energia.

L’imaging ad alta risoluzione necessario per studiare queste strutture è finalmente fattibile, con il JWST. Ad esempio, specifiche lunghezze d’onda osservabili dal MIRI (7,7 e 11,3 micron) sono sensibili all’emissione di idrocarburi policiclici aromatici, che svolgono un ruolo cruciale nella formazione di stelle e pianeti. Queste molecole sono state rilevate da Webb nelle prime osservazioni del programma PHANGS.

Il team PHANGS lavorerà per creare e rilasciare set di dati che allineano i dati di Webb a ciascuno dei set di dati complementari ottenuti in precedenza dagli altri osservatori. In questo modo, gli scienziati sperano di accelerare ulteriori scoperte.

Astrospace.it è un progetto di divulgazione scientifica portato avanti da un gruppo di giovani fisici e ingegneri con una passione comune per lo spazio. Se ti piace quello che stai leggendo, puoi contribuire alla crescita della piattaforma attraverso il nostro abbonamento. Ai nostri abbonati riserviamo contenuti esclusivi e sempre in aggiornamento.

Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.

Continua a seguire Astrospace.it su Telegram e Instagram.

Tags: formazione stellaregalassieinfrarossoJames Webb Space Telescope

Potrebbe interessarti anche questo:

Immagini di quattro galassie selezionate dalle prime osservazioni del programma COSMOS-Web NIRCam, che evidenziano la gamma di strutture che si possono trovare. In alto a sinistra c'è una galassia a spirale barrata. In alto a destra c'è un esempio di lente gravitazionale. In basso a sinistra c'è una galassia che mostra gusci di materiale, suggerendo che in passato si sia fusa con un'altra galassia. In basso a destra c'è una galassia a spirale barrata con diverse zone di formazione stellare attiva. Credits: COSMOS-Web/Kartaltepe, Casey, Franco, Larson, et al./RIT/UT Austin/IAP/CANDIDE.

Rilasciato il primo mosaico di immagini del progetto COSMOS-Web

Marzo 15, 2023
WR 124

Il Webb ha fotografato un fenomeno raro: il preludio di una supernova

Marzo 15, 2023
Anello di Einstein con ALMA

Il Webb ha trovato una galassia chimicamente molto ricca, dietro un “anello di Einstein”

Marzo 2, 2023
Buchi neri in rotta di collisione

Mirabilis, Elstir e Vinteuil: le galassie in fusione osservate da Chandra, con buchi neri in rotta di collisione

Febbraio 25, 2023
galassie massiccie scoperte con Webb

Il Webb ha veramente scoperto sei galassie “impossibili” nell’Universo primordiale?

Febbraio 24, 2023
Ammasso di Pandora visto da Webb

Webb scopre nuovi dettagli nell’ammasso di Pandora

Febbraio 17, 2023
Prossimo Post
2011 AG5

Uno degli asteroidi più "allungati" mai osservati dal radar planetario della NASA

I team della missione SMILE con l'adattatore del Vega-C.

La missione cinese-europea SMILE completa i primi test di integrazione con Vega-C

Gli articoli più letti della settimana

  • Neil Armstrong e David Scott a bordo della Gemini VII al rientro in sulla Terra.

    Gemini VIII, la missione che per poco non uccise Neil Armstrong

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Problemi in orbita per i primi Starlink V2 Mini

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Ecco i risultati delle ultime simulazioni su cosa potrà fare il Roman Space Telescope

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Axiom Space ha mostrato le sue tute spaziali di nuova generazione

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

I nostri ultimi approfondimenti

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

Marzo 21, 2023
Immagine simulata del campo profondo di Roman che contiene centinaia di migliaia di galassie, rappresentando solo l'1,3 percento dell'indagine totale, che a sua volta è solo l'1 percento dell'indagine pianificata da Roman. Le galassie sono codificate a colori: quelle più rosse sono più lontane e quelle più bianche sono più vicine. Credits: M. Troxel e Caltech-IPAC/R. Male

Ecco i risultati delle ultime simulazioni su cosa potrà fare il Roman Space Telescope

Marzo 20, 2023
GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

Marzo 14, 2023


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Privacy Policy
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2022 Astrospace.it

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Orbit
Shop
  • Login
  • Registrati
  • Carrello

© 2022 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162

Bentornato!

o

Accedi al tuo account qui sotto:

Password dimenticata? Registrati

Crea un Nuovo Account

o

Compila il modulo per registrarti

Acconsento ai termini di trattamento della Privacy.
Tutti i campi sono obbligatori. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
Sei sicuro di voler sbloccare questo post?
Sblocca a sinistra : 0
Sei sicuro di voler annullare l'abbonamento?