• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Osservati con XMM-Newton due buchi neri inattivi che divorano ripetutamente le stelle

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Gennaio 14, 2023
in Agenzie Spaziali, Astronomia e astrofisica, ESA, News, Scienza
Buco nero che divora una stella
Condividi su FacebookTweet

  • Utilizzando il telescopio spaziale XMM-Newton dell’ESA, i ricercatori hanno individuato due diversi buchi neri supermassicci che emettono forti esplosioni di luce mentre divorano una stella.
  • Di solito l’esplosione è una soltanto, invece i bagliori ripetuti datati dal telescopio suggeriscono che sia in atto un evento parziale di distruzione mareale.
  • Questa è la prima volta che eventi di questo tipo sono osservati in galassie classificate inattive.

Quando una stella si avvicina troppo a un buco nero supermassiccio, viene squarciata dalle forti forze di marea e va a costituire un disco di detriti stellari di cui il buco nero si nutre. Durante questo processo, noto come evento di distruzione mareale (TDE, Tidal Disruption Event) è possibile rilevare la radiazione uscente dalla distruzione della stella nei raggi X, nella luce UV, nell’ottico e nel radio. Si tratta di solito di un’unica potente esplosione di luce.

Una scoperta recente, però, mette in discussione quest’ultima osservazione. Utilizzando il telescopio spaziale XMM-Newton dell’ESA, due diversi team di ricercatori hanno osservato dei buchi neri supermassicci che emettono forti esplosioni di luce consecutive. Il telescopio ha catalogato bagliori ripetuti nei raggi X e nella luce UV dopo la prima esplosione, suggerendo che le stelle non sono state completamente distrutte durante il loro incontro con i buchi neri.

Gli studi, condotti dagli astronomi Thomas Wevers dell’European Southern Observatory e Zhu Liu del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics, rivelano che una parte delle stelle potrebbe essere sopravvissuta al primo attacco dei buchi neri. I dati a raggi X e UV infatti indicano che alcune parti delle stelle continuano la loro orbita e incontrano nuovamente il buco nero, generando a bagliori ricorrenti. Questo fenomeno è definito evento parziale di distruzione mareale.

Bagliori che ritornano

I due buchi neri supermassicci individuati da XMM-Newton appartengono al cuore pulsante di due diverse galassie, che si trovano a distanze di quasi 900 milioni di anni luce e 1 miliardo di anni luce da noi. In totale, sono stati utilizzati oltre cinque giorni di osservazioni XMM-Newton per monitorare il cambiamento della luce a raggi X proveniente da queste sorgenti. La European Photon Imaging Camera a bordo di XMM-Newton, altamente sensibile, ha aiutato a studiare in grande dettaglio il materiale caldo che circonda i buchi neri.

  1. Il primo degli eventi di “re-brillamento”, eRASSt J045650.3−203750, l’ha scoperto il telescopio a raggi X eROSITA a bordo della missione Spectrum-Roentgen-Gamma. Le osservazioni di XMM-Newton nel 2021 e nel 2022, da parte di un team guidato da Zhu, hanno poi scoperto che il bagliore originale è stato seguito da ripetute esplosioni, all’incirca ogni 223 giorni.
  2. L’altro evento di distruzione mareale, AT2018fyk, è stato scoperto dall’All-Sky Automated Survey for Supernovae. Ha brillato ai raggi UV e X per almeno 500 giorni, seguito da un improvviso oscuramento. Nel maggio 2022, Thomas e colleghi hanno utilizzato XMM-Newton per studiare il drammatico aumento della luminosità dei raggi X e UV 1200 giorni dopo la sua prima apparizione.

A proposito della stranezza di questi bagliori che ritornano, Thomas ha affermato: “All’inizio, eravamo assolutamente perplessi su cosa potesse significare il ripristino della luminosità. Abbiamo dovuto valutare tutte le possibili opzioni per spiegare il comportamento osservato.

È stato molto emozionante quando ci siamo resi conto che il modello per un evento ripetuto di distruzione mareale poteva riprodurre i dati osservati.” Di sequito, un’animazione video dell’evento d’interruzione della marea parziale AT2018fyk raffigura il modello citato da Thomas: un buco nero che distrugge ripetutamente una stella. Credits: ESA

I buchi neri e gli eventi parziali di distruzione mareale

Nell’infografica seguente è possibile apprezzare il modello utilizzato dai ricercatori per spiegare le osservazioni di XMM-Newton. Il pannello 1 mostra una stella in avvicinamento a un buco nero, che attira la stella più vicino fino a quando essa inizia a essere squarciata dalle forti forze di marea (pannello 2). Un flusso di materiale strappato dagli strati esterni della stella cade verso il buco nero (pannello 3). Questo flusso alimenta il buco nero e forma attorno a esso un disco di materiale arancione brillante, visibile nel quarto pannello. Il materiale stellare avanzato dal flusso è colorato in blu.

In genere, basta un solo incontro con il buco nero per inghiottire completamente la stella. Tuttavia, in rare occasioni come queste, il nucleo della stella sopravvive e inizia un’altra orbita ellittica attorno al buco nero (pannello 4). Infine, il disco che circonda il buco nero si affievolisce (pannello 5). La stella si avvicina di nuovo e rilascia un’altra esplosione di luce quando il buco nero strappa nuovamente materiale dal nucleo sopravvissuto. Questo evento aggiunge più materiale al disco di accrescimento arancione attorno al buco nero (pannello 6) e persistono le tracce blu del flusso di materiale stellare.

Buco nero che mangia la sua stella (1)
Evento parziale di distruzione mareale. Credits: ESA, CC BY-SA 3.0 IGO

Va sottolineato che le due galassie a cui appartengono i buchi neri supermassicci protagonisti di questa ricerca sono classificate come galassie inattive. Alcune galassie sono costantemente attive: emettono bagliori mentre il buco nero supermassiccio attira continuamente materia gassosa nella sua orbita. I due eventi osservati da XMM-Newton, tuttavia, provengono da buchi neri che di solito giacciono bui e silenziosi, finché non si avvicina una stella. Questa è quindi la prima volta che rileviamo esplosioni di luce ripetute provenienti da galassie inattive.

I risultati sono stati pubblicati in due articoli su Astronomy & Astrophysics (qui) e The Astrophysical Journal Letters (qui la versione pre-print).

Astrospace.it è un progetto di divulgazione scientifica portato avanti da un gruppo di giovani fisici e ingegneri con una passione comune per lo spazio. Se ti piace quello che stai leggendo, puoi contribuire alla crescita della piattaforma attraverso il nostro abbonamento. Ai nostri abbonati riserviamo contenuti esclusivi e sempre in aggiornamento.

Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.

Continua a seguire Astrospace.it su Telegram e Instagram.

Tags: buchi neribuco nero supermassiccioStelleXMM-Newton

Potrebbe interessarti anche questo:

Immagine del Very Large Telescope dell'ESO del resto di supernova SNR 0509-67.5. Si tratta dei resti in espansione di una stella esplosa centinaia di anni fa in una doppia detonazione, la prima prova visiva che le stelle possono morire con due esplosioni. Credits: ESO/P. Das et al. Background stars (Hubble): K. Noll et al.

Scoperta nei resti di una supernova la prima prova visiva della doppia esplosione di una stella

Luglio 2, 2025
Simulazione della "ragnatela cosmica", la vasta rete di fili e filamenti che si estende in tutto l'Universo. Credits: Illustris Collaboration / Illustris Simulation

Trovata una prova osservativa che la materia barionica mancante si trova nella ragnatela cosmica

Giugno 19, 2025
Margherita Hack

In ricordo di Margherita Hack: tutto comincia dalle stelle

Giugno 12, 2025
Rappresentazione artistica di una rete neurale che collega le osservazioni (a sinistra) ai modelli (a destra). Credits: EHT Collaboration/Janssen et al.

L’IA ha rivelato nuovi dettagli sui buchi neri supermassicci Sagittarius A* e M87*

Giugno 9, 2025
A sinistra, un sistema chiamato Ansky, nella galassia al centro, che ospita una serie di eruzioni quasi-periodiche scoperte di recente. A destra, il telescopio NICER installato sulla ISS. Credits: Sloan Digital Sky Survey; NASA

NICER ha osservato le eruzioni quasi periodiche intorno a un buco nero supermassiccio

Maggio 7, 2025
Rappresentazione artistica del satellite Gaia dell'ESA che osserva la Via Lattea. L'immagine di sfondo del cielo è compilata dai dati di oltre 1.8 miliardi di stelle dell'Early Data Release 3 di Gaia (Gaia EDR3) nel dicembre 2020. Credits: ESA/Gaia/DPAC

Scoperta con Gaia una famiglia di stelle della Via Lattea che si disperderà in tempi record

Aprile 30, 2025
Attualmente in riproduzione

Cosa sono e da dove provengono gli OGGETTI INTERSTELLARI come 3I/Atlas?

Cosa sono e da dove provengono gli OGGETTI INTERSTELLARI come 3I/Atlas?

00:16:39

Un mese da record per Rocket Lab. La Cina affronta una crisi dei lanci spaziali - Launchpad

00:09:33

L'esplosione di Starship S36 cambia tutto?

00:11:19

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:05

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

Cosa succederà durante il nono volo di Starship?

00:11:16

I più letti

  • Immagini dei detriti rilasciati dall'impatto di DART su Dimorphos scattate dal cubesat italiano LICIACube. Credits: NASA DART team/LICIACube

    LICIACube ha mostrato che gli effetti dell’impatto DART su Dimorphos sono più complessi del previsto

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • L’ESA annuncia i cinque razzi europei che saranno finanziati nell’European Launcher Challenge

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Un’esplosione di ritardi. I progressi di Starship

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • New Horizons ha realizzato il primo test operativo di navigazione stellare nello spazio profondo

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Notice
Non ci sono eventi previsti.

Gli ultimi approfondimenti

Due anni dal lancio del telescopio spaziale Euclid. Ecco cosa ha già fatto, e cosa farà

Luglio 1, 2025

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162