• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Ottenuto con DESI il più grande campione di candidati a buchi neri di massa intermedia

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Febbraio 21, 2025
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza
L'illustrazione artistica di una galassia nana che ospita un nucleo galattico attivo. Credits: NOIRLab/NSF/AURA/J. da Silva/M. Zamani

L'illustrazione artistica di una galassia nana che ospita un nucleo galattico attivo. Credits: NOIRLab/NSF/AURA/J. da Silva/M. Zamani

Condividi su FacebookTweet

Grazie ai dati raccolti dal Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI), un team di scienziati ha ottenuto il più grande campione finora di oggetti candidati a buchi neri di massa intermedia, e galassie nane contenenti un nucleo galattico attivo (AGN). Questa scoperta, che triplica il numero noto di tali oggetti, fornisce una base senza precedenti per comprendere meglio l’evoluzione dei buchi neri e il loro ruolo nella formazione delle galassie.

DESI è uno strumento all’avanguardia capace di raccogliere simultaneamente la luce proveniente da 5000 galassie, permettendo di esplorare con precisione i fenomeni cosmici su larga scala. Il progetto, finanziato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) e gestito dal Lawrence Berkeley National Laboratory, è frutto della collaborazione di oltre 900 ricercatori provenienti da più di 70 istituzioni internazionali.

Attualmente, DESI sta completando il suo quarto anno di osservazioni e prevede di analizzare circa 40 milioni di galassie e quasar entro la fine del progetto. Attraverso l’analisi dei dati iniziali di DESI, che includono il 20% del primo anno di operazioni, il team guidato dalla ricercatrice dell’Università dello Utah Ragadeepika Pucha ha potuto ottenere spettri di 410 mila galassie, di cui 115 mila galassie nane.

Un nuovo censimento dei buchi neri e delle galassie nane attive

Gli scienziati sanno che le galassie massicce, come la Via Lattea, ospitano buchi neri supermassicci nei loro centri. Tuttavia, l’esistenza di buchi neri nelle galassie nane è ancora poco documentata, a causa delle dimensioni ridotte e della difficoltà nell’individuarli con gli strumenti attuali. I buchi neri attivi, ovvero quelli che stanno accrescendo materia, sono più facili da identificare grazie all’energia rilasciata nel processo, che si manifesta sotto forma di nucleo galattico attivo (AGN).

Grazie a DESI, il team di ricerca ha individuato ben 2500 galassie nane con un AGN attivo, un numero oltre quattro volte superiore rispetto agli studi precedenti, che ne avevano individuate solo lo 0.5%. Questa discrepanza suggerisce che molti buchi neri di piccola massa siano rimasti nascosti nelle osservazioni passate.

Serie di immagini di galassie nane candidate a ospitare un nucleo galattico attivo, catturate con l'Hyper Suprime-Cam del telescopio Subaru. Credits: Legacy Surveys/D. Lang (Perimeter Institute)/NAOJ/HSC Collaboration/D. de Martin (NSF NOIRLab) & M. Zamani (NSF NOIRLab)
Serie di immagini di galassie nane candidate a ospitare un nucleo galattico attivo, catturate con l’Hyper Suprime-Cam del telescopio Subaru. Credits: Legacy Surveys/D. Lang (Perimeter Institute)/NAOJ/HSC Collaboration/D. de Martin (NSF NOIRLab) & M. Zamani (NSF NOIRLab)

Parallelamente, il team ha identificato 300 candidati buchi neri di massa intermedia, una categoria intermedia tra i buchi neri stellari (inferiori a 100 masse solari) e quelli supermassicci (oltre 1 milione di masse solari). Gli intermediate-mass black holes (IMBH) sono considerati una possibile fase evolutiva dei primi buchi neri dell’Universo e i potenziali progenitori di quelli supermassicci. Tuttavia, fino ad ora, ne erano stati individuati solo circa 100-150 esemplari, rendendo la nuova scoperta particolarmente significativa.

L’importanza di DESI e le prospettive per il futuro

L’elemento chiave che ha permesso queste scoperte è stata la tecnologia avanzata di DESI, che include una griglia di fibre ottiche in grado di raccogliere con precisione la luce proveniente dal centro delle galassie.

Stephanie Juneau, astronoma associata del NOIRLab, ha sottolineato che la ridotta dimensione delle fibre ha permesso di isolare con maggiore accuratezza le firme spettrali dei buchi neri attivi, evitando la contaminazione dovuta alla luce proveniente dalle regioni più esterne delle galassie. Questo spiega perché il team sia riuscito a individuare una frazione così elevata di AGN nelle galassie nane rispetto agli studi precedenti.

Grafico a dispersione che mostra il numero di galassie nane candidate a ospitare nuclei galattici attivi (AGN) da indagini precedenti rispetto al numero di nuove candidate scoperte da DESI. Credits: Pucha et al. 2025
Grafico a dispersione che mostra il numero di galassie nane candidate a ospitare nuclei galattici attivi (AGN) da indagini precedenti rispetto al numero di nuove candidate scoperte da DESI. Credits: Pucha et al. 2025

Uno degli aspetti più interessanti dello studio è che, tra i 300 buchi neri di massa intermedia scoperti, solo 70 sono stati identificati anche come AGN nelle galassie nane. Questa discrepanza suggerisce nuove domande sulla formazione ed evoluzione dei buchi neri: esiste una connessione tra il tipo di galassia e il processo di formazione del buco nero al suo interno?

Le nuove scoperte di DESI forniranno una base solida per rispondere a questi interrogativi e approfondire il ruolo dei buchi neri nell’evoluzione galattica. Il grande campione di dati raccolti consentirà agli scienziati di confrontare modelli teorici con osservazioni reali, migliorando la nostra comprensione di come i buchi neri primordiali si siano evoluti fino a diventare gli enormi oggetti che oggi popolano l’Universo.

Lo studio che presenta i risultati, pubblicato su The Astrophysical Journal, è reperibile qui.

Capitol Building

Ti piace questo articolo? C’è molto di più!

Su ORBIT avrai accesso ad approfondimenti, rubriche, report e analisi, live, interviste e alla nostra community, oltre che a rubriche dedicate anche al mondo dell’astronomia. Ti piacerà!



© 2025 Astrospace.it Tutti i diritti riservati. Questo articolo può essere riprodotto o distribuito integralmente solo con l’autorizzazione scritta di Astrospace.it o parzialmente con l’obbligo di citare la fonte.
Tags: AGNbuchi neriDESIgalassie naneuniverso

Potrebbe interessarti anche questo:

Render artistico della missione inglese CosmoCube.

CosmoCube: una missione inglese per studiare l'”Età Oscura” dell’Universo dall’orbita lunare

Luglio 9, 2025

Due anni dal lancio del telescopio spaziale Euclid. Ecco cosa ha già fatto, e cosa farà

Luglio 1, 2025
Rappresentazione artistica di un sistema binario, progenitore di una nova classica, dove la componente primaria, una nana bianca, accresce materia da una compagna evoluta. Credits: Nasa/Esa L. Hustak (STScI)

Integral chiarisce il ruolo delle novae nel “problema del litio” della Via Lattea

Giugno 27, 2025
Due porzioni di due delle prime immagini della "prima luce" del Vera C. Rubin Observatory. A sinistra, la nebulosa Laguna e la nebulosa Trifida. A destra, l'ammasso della Vergine. Credits: NSF-DOE Vera C. Rubin Observatory

Ecco le straordinarie immagini della “prima luce” del Vera C. Rubin Observatory

Giugno 23, 2025
Margherita Hack

In ricordo di Margherita Hack: tutto comincia dalle stelle

Giugno 12, 2025
Rappresentazione artistica di una rete neurale che collega le osservazioni (a sinistra) ai modelli (a destra). Credits: EHT Collaboration/Janssen et al.

L’IA ha rivelato nuovi dettagli sui buchi neri supermassicci Sagittarius A* e M87*

Giugno 9, 2025
Attualmente in riproduzione

Cosa sono e da dove provengono gli OGGETTI INTERSTELLARI come 3I/Atlas?

Cosa sono e da dove provengono gli OGGETTI INTERSTELLARI come 3I/Atlas?

00:16:39

Un mese da record per Rocket Lab. La Cina affronta una crisi dei lanci spaziali - Launchpad

00:09:33

L'esplosione di Starship S36 cambia tutto?

00:11:19

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:05

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

Cosa succederà durante il nono volo di Starship?

00:11:16

I più letti

  • Immagini dei detriti rilasciati dall'impatto di DART su Dimorphos scattate dal cubesat italiano LICIACube. Credits: NASA DART team/LICIACube

    LICIACube ha mostrato che gli effetti dell’impatto DART su Dimorphos sono più complessi del previsto

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • L’ESA annuncia i cinque razzi europei che saranno finanziati nell’European Launcher Challenge

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Un’esplosione di ritardi. I progressi di Starship

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • New Horizons ha realizzato il primo test operativo di navigazione stellare nello spazio profondo

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Notice
Non ci sono eventi previsti.

Gli ultimi approfondimenti

Due anni dal lancio del telescopio spaziale Euclid. Ecco cosa ha già fatto, e cosa farà

Luglio 1, 2025

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162