Il 26 novembre 2022 la Orion è diventata ufficialmente la capsula per il trasporto di astronauti in grado di ritornare sulla Terra ad andare più lontano dal nostro pianeta nella storia. Il record è stato battuto alle 14:40 italiane, quando la Orion si trovava a 400171 km dalla Terra, distanza equivalente al precedente primato di Apollo 13.
Jim Lovell, Jack Swigert e Fred Haise rimangono comunque gli esseri umani ad essersi allontanati di più dal nostro pianeta, un record che sarà loro ancora per un po’ di tempo. Inoltre, come ricorda il giornalista e storico delle missioni Apollo Paolo Attivissimo, il modulo di ascesa della missione Apollo 10, non fu usato per scendere sulla superficie, ma venne comunque abitato da Thomas Stafford ed Eugene Cernan, e poi abbandonato.
Esso entrò poi in un’orbita elicentrica attorno al Sole, quindi a tutti gli effetti è il mezzo per il trasporto di astronauti più lontano da noi. Esso però non rientra nella categoria delle capsule, dei mezzi in grado di raggiungere lo spazio profondo e tornare sulla Terra con persone a bordo.
DRO, un’orbita particolare ma adatta allo scopo
La distanza raggiunta dalla Orion è permessa dalla sua permanenza in una DRO (Distant Retrograde Orbit), chiamata così proprio perché è molto distante dalla Luna (oltre 80 mila km) e retrograda perché la Orion si muove in direzione opposta a quella della Luna introno alla Terra.
In questa animazione è rappresentata in modo semplice e chiaro l’orbita della missione Artemis 1, in un sistema di riferimento centrato sulla Terra. In verde è rappresentata l’orbita della Luna, in magenta quella di Orion. Vediamo come essa rimanga in orbita attorno alla Luna per circa 14 giorni, dal momento del primo flyby (avvenuto il 21 novembre) al secondo flyby (previsto per il 5 dicembre).
Dal momento dei flyby al raggiungimento dell’orbita DRO sono però necessari alcuni giorni, proprio per la distanza di questa orbita. L’inserzione in DRO è avvenuta correttamente la prima volta solamente ieri sera (venerdì 25 novembre). L’accensione per lasciare l’orbita avverrà invece il primo dicembre, cinque giorni prima del secondo flyby.
Il record di distanza massima dalla Terra
La Orion ha superato oggi il record di distanza di Apollo 13, ma continuerà ad allontanarsi fino al 28 novembre. Il momento di maggior distanza dal nostro pianeta sarà raggiunto lunedì alle 22:13 quando la capsula sarà ad oltre 434 mila km da noi. Come detto in precedenza, il record è battuto dalla Orion, ma dovremmo attendere un po’ perché sia superato da degli astronauti.
L’orbita DRO infatti, è usata da Artemis 1 perché permetter di mettere la Orion in una posizione stabile, ma al contempo molto lontana, in questo modo si possono testare le prestazioni della capsula e delle comunicazioni in condizioni limite. Questa orbita non sarà però più usata per le prossime missioni Artemis, almeno non per quelle programmate finora.
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A partire da Artemis IV però, missione attualmente prevista per il 2027/2028, i primi astronauti raggiungeranno il Lunar Gateway, la stazione spaziale internazionale che sarà in orbita attorno alla Luna. Questa stazione sarà posizionata in un’orbita chiamata NRHO (Near Rectilinear Halo Orbit) che avrà una distanza minima dalla Luna di circa 3500 km e una massima di oltre 71 mila km. Quest’ultimo valore porterà gli astronauti a bordo a distanze paragonabili a quelle raggiunte da Orion.
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