Il 3 aprile la NASA ha annunciato di aver selezionato tre aziende per il programma lunar terrain vehicle (LTV) con il quale svilupperanno un rover non pressurizzato per il trasporto di astronauti sulla Luna. La NASA intende utilizzare questi rover per le attività sulla superficie a partire dalla missione Artemis V, prevista a oggi per il 2029. Il rover sarà selezionato fra questi tre e dovrà arrivare sulla Luna fra circa cinque anni, prima di Artemis V.
Le tre aziende selezionate sono Intuitive Machines, Lunar Outpost e Venturi Astrolab. I tre progetti riceveranno un finanziamento per procedere con una fase avanzata di progettazione del mezzo, al termine del quale la NASA selezionerà un solo team per finanziare una missione dimostrativa sulla Luna.
Non hanno dichiarato quanti soldi siano stati assegnati a ciascuna società in questa prima fase di un anno, ma Intuitive Machines ha affermato nel suo comunicato stampa di aver ricevuto 30 milioni di dollari. Il budget totale per questo programma è di 4.6 miliardi di dollari, da investire in circa 15 anni, di cui 5 di costruzione e progettazione, e 10 anni per la prima missione operativa.
L’Agenzia Spaziale ha richiesto che questa tipologia di lander possa funzionare per 10 anni sulla superficie della Luna e che l’azienda responsabile del rover si occupi della sua gestione ma anche del trasporto sulla superficie lunare.
La NASA però garantisce che quando il rover non sia usato per missioni Artemis o missioni scientifiche possa essere fornito come servizio commerciale ad altri clienti. Una delle richieste più importanti fatte dalla NASA è anche che il mezzo si possa comandare da Terra, in modo che esegua missioni di esplorazione e di carattere scientifico anche senza la presenza di astronauti.
I tre team selezionati
Intuitive Machinese guida un progetto chiamato Moon RACER (Reusable Autonomous Crewed Exploration Rover) di cui fanno parte Boeing e Northrop Grumman del settore aerospaziale e AVL e Michelin del settore automotive. Questo rover verrà trasportato sulla Luna con il lander Nova-D che Intuitive Machines sta costruendo come evoluzione del lander Nova-C che è già arrivato sulla Luna a febbraio 2024.
Lunar Outpost è una startup specializzata nella produzione di piccoli rover lunari. Attualmente sta lavorando a quattro diversi rover robotici di piccole dimensioni, il primo dei quali sarà trasportato sulla Luna entro la fine del 2024. Il progetto per il rover LTV si chiama Lunar Dawn e include Lockheed Martin, MDA Space, General Motors e Goodyear. Le prime due aziende forniranno competenze aerospaziali, mentre General Motors le batterie e Goodyear gli pneumatici.
Venturi Astrolab ha invece presentato una versione del loro rover FLEX, che già nel 2026 era previsto sulla Luna a bordo di una missione cargo di Starship. L’azienda è quindi fra le tre, quella in una fase più avanzata di sviluppo, in quanto era un progetto già nei piani dell’azienda. FLEX è un rover modulabile pensato per trasportare sia astronauti che funzionare come trasportatore. Venturi Astrolab lavorerà al contratto VLT con Axiom Space e Odyssey Space Research.
Un altro pezzo di Lunar Economy
L’assegnazione di questi contratti da parte della NASA conferma ancora una volta l’approccio dell’Agenzia verso lo sviluppo di una economia lunare simile a quella dell’orbita bassa terrestre. Inizialmente è stato dichiarato che la NASA utilizzerà questi rover per circa il 75% del tempo utile, lasciandone il 25% a usi commerciali. I servizi verranno comprati di anno in anno, a seconda dei bisogni dell’Agenzia.
L’organizzazione del programma LTV è principalmente dovuta alle limitazioni di budget, oltre che al cambio di paradigma nella collaborazione pubblico-privato. Ancora una volta infatti, la NASA ha organizzato il tutto in modo che dopo Artemis V possa esserci possibilità di rifinanziare un ulteriore rover, mantenendo un ambiente di competizione.
Questo concetto è stato ribadito anche dai rappresentanti delle tre società, intervenuti durante una conferenza stampa. Nessuno dei tre team ha risposto a domande tecniche sui tre progetti però, sia perché essi sono in fase preliminare, sia per questioni di segreti industriali, dato che effettivamente sono concorrenti fra loro.
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