Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato oggi, 10 aprile 2024, che sarà un Giapponese il primo non americano a camminare sulla superficie della Luna. Biden lo ha dichiarato in una conferenza stampa alla Casa Bianca durante una visita ufficiale del Primo Ministro giapponese Fumio Kishida.
Biden ha annunciato che l’accordo prevede il trasporto sulla Luna di due giapponesi e uno di questi sarà il primo non americano sulla superficie. Il Presidente americano aveva già offerto questa possibilità al Giappone in una precedente occasione.
Questa dichiarazione, totalmente imprevista, arriva senza un comunicato stampa ufficiale della NASA e lascia interdetti molti in Europa, dato che questa missione con un cittadino giapponese potrà avvenire solo fra parecchi anni. La prima occasione utile sarà Artemis IV, prevista a oggi per il 2028, una data molto ottimista. Il primo allunaggio sarà invece eseguito da due americani con Artemis III.
L’annuncio ufficiale
Il Primo Ministro giapponese ha confermato la notizia, dichiarando di aver firmato con gli USA un implementing arrangement per la costruzione di un rover lunare. Si tratta presumibilmente del mezzo pressurizzato al quale la NASA sta lavorando già da alcuni anni con Toyota. Oltre a questo il Giappone rifornirà il Lunar Gateway con la capsula cargo HTV-X, attualmente in sviluppo in Giappone.
Nella serata del 10 aprile, l’amministratore della NASA Bill Nelson ha confermato la notizia, aggiungendo alcuni dettagli sul progetto di collaborazione con il Giappone per la costruzione del rover pressurizzato. Di seguito la dichiarazione ufficiale.
When great nations work together, we extend our reach into the stars.
Today, @POTUS and @kishida230 announced the next chapter in the U.S.-Japan lunar partnership. Together, our astronauts will cover ground we’ve never covered before. pic.twitter.com/dXFJHRakGW
— Bill Nelson (@SenBillNelson) April 10, 2024
Il Giappone ha un forte legame con il Programma Artemis. È stato uno dei primi otto Paesi a firmare gli Accordi Artemis, e attualmente collabora anche con l’ESA per la costruzione del sistema di supporto vitale del modulo Lunar I-Hab della stazione Lunar Gateway.
Questa notizia non sarà accolta con entusiasmo in Europa, dato il fortissimo contributo sia dell’ESA che di molti singoli Paesi UE ad Artemis (Italia in prima fila). Si supponeva infatti che fosse un astronauta ESA il primo non americano o canadese a camminare sulla Luna.
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