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Thales Alenia Space guiderà il progetto europeo EROSS IOD per l’In-Orbit Servicing

Cora Daolio di Cora Daolio
Settembre 21, 2022
in News, Space economy
EROSS-IOD

Render a cura di Thales Alenia Space/Briot.

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Il 20 settembre, dallo IAC 2022 di Parigi, Thales Alenia Space ha comunicato che l’azienda è stata selezionata dalla Commissione Europea per guidare il progetto EROSS IOD (European Robotic Orbital Support Services In Orbit Demonstrator). EROSS IOD è un programma con l’obbiettivo di sviluppare un dimostratore tecnologico per l’In-Orbit Servicing, l’unione di tutte le operazioni fisiche che vengono effettuate fra satelliti già nello spazio.

Il progetto si colloca all’interno del programma europeo Horizon Europe che è il programma quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027, il successore di Horizon 2020.

Thales Alenia Space, proprio nell’ambito del programma Horizon 2020, ha condotto importanti attività di R&S per il Cluster di Ricerca Strategica (SRC) sulle tecnologie robotiche spaziali. La prima fase di questa ricerca ha preso il via nel 2016 con Integrated 3D Sensors (I3DS). Questo progetto aveva lo scopo di sviluppare una suite di sensori per missioni robotiche che prevedono un rendez-vous nello spazio con un altro veicolo o oggetto.

La seconda fase, nel 2019, è stata EROSS. Essa consisteva nell’utilizzo di test a terra per validare le tecnologie necessarie per le operazioni di servizio. Nella terza ed ultima fase, iniziata nel 2021 con il progetto EROSS+, si arriverà a una dimostrazione in orbita.

EROSS+
Rappresentazione grafica del veicolo di EROSS+.

EROSS IOD 

Il progetto European Robotic Orbital Support Services In Orbit Demonstrator, selezionato dalla Commissione Europea, si basa proprio sull’esperienza sviluppata nelle precedenti fasi del programma arrivando finalmente alla dimostrazione operativa in orbita.

EROSS IOD convaliderà le tecnologie necessarie alle operazioni di assistenza robotica nello spazio. La missione pionieristica avrà luogo entro il 2026 e dovrà dimostrare le capacità di rendez-vous, cattura, aggancio, rifornimento e scambio di payload dei satelliti in orbita. Il successo di tutti questi obbiettivi sarà un importante pietra miliare del settore spaziale europeo e l’apripista per una serie di servizi sempre più richiesti da enti governativi e settore commerciale.

Attualmente il programma EROSS IOD si trova nella fase di Grant Agreement Preparation. Si tratta di un processo molto strutturato durante il quale l’ente che eroga la sovvenzione e il soggetto beneficiario selezionato (in questo caso Thales Alenia Space), negoziano il contratto ovvero la convenzione di sovvenzione. Il finanziamento è previsto per gennaio 2023 e darà così inizio al programma.

L’importanza dell’On-Orbit Servicing

L’aumentata accessibilità allo Spazio ha consentito l’ingresso in orbita terrestre di un crescente numero di satelliti. I satelliti, a loro volta, rispondono alle nostre esigenze di geolocalizzazione, connettività, previsioni metereologiche, monitoraggio dell’ambiente e molto altro.

I servizi di On-Orbit servicing nascono quindi, dalla necessità di una corretta gestione dell’orbita terrestre. Essi consentono di gestire direttamente i satelliti mentre operano nello spazio con l’obbiettivo di estendere la durata della loro vita limitando allo stesso tempo i detriti spaziali. I futuri sistemi spaziali potranno essere sottoposti a manutenzione e aggiornamenti in orbita, rappresentando un vero e proprio cambio di paradigma.  

Questo neonato segmento della New Space Economy ha visto un crescete interesse da parte di molte aziende, come la giapponese Astroscale o l’americana Northrop Grumman. Quest’ultima ha condotto con successo il primo docking tra due satelliti geostazionari nel 2020 con il MEV.

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Tags: IAC2022On orbitThalesThales Alenia

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