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ASI e DLR firmano un accordo per il gemellaggio dei satelliti PRISMA e ENMAP

Cora Daolio di Cora Daolio
Settembre 23, 2022
in Agenzie Spaziali, Esplorazione spaziale, News, Scienza, Spazio Italiano
Giorgio Saccoccia, presidente dell'ASI e Walther Pelzer, direttore dell'Agenzia Spaziale Tedesca del DLR, alla firma dell'accordo allo IAC2022. Credits: ASI

Giorgio Saccoccia, presidente dell'ASI e Walther Pelzer, direttore dell'Agenzia Spaziale Tedesca del DLR, alla firma dell'accordo allo IAC2022. Credits: ASI

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Durante lo IAC 2022 a Parigi, è stato siglato un accordo di attuazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), e l’Agenzia Spaziale Tedesca Deutsches Zentrum für Luft und Raumfahrt (DLR) per rafforzare la cooperazione nel settore delle missioni iperspettrali. L’intesa è stata firmata dal presidente dell’ ASI, Giorgio Saccoccia e dal direttore del DLR, Walther Pelzer.

L’obiettivo è la condivisione di dati iperspettrali, delle strategie, metodologie e risultati delle missioni di Osservazione della Terra PRISMA (PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa) dell’ASI, e EnMAP Environmental Mapping and Analysis Program) di DLR.

I satelliti PRISMA ed EnMAP

I satelliti che utilizzano la tecnologia iperspettrale forniscono un contributo fondamentale al monitoraggio del clima, alla gestione dei rischi e delle risorse naturali. Essi sono in grado di distinguere sia le caratteristiche geometriche di ciò che osservano che la composizione chimico-fisica della superficie terrestre. PRISMA, dalla sua orbita a 615 km di altezza, utilizza uno strumento in grado di lavorare in numerose bande spettrali disposte dal visibile al vicino infrarosso.

La strumentazione elettro-ottica è composta da uno spettrometro a immagini con risoluzione spettrale VNIR (Visible and Near-InfraRed) e SWIR (Short-Wave InfraRed). Questi strumenti sono dotati di una risoluzione spaziale di 30 metri a cui si aggiunge una camera pancromatica con risoluzione spaziale di 5 metri. Il satellite PRISMA ricava circa 200 immagini per acquisizione e le scompone in centinaia di bande di colore (da qui il termine “iperspettrale”). In questo modo ottiene un’impronta digitale delle sostanze che compongono la superficie osservata.

Il satellite PRISMA di prima generazione prima del lancio. Credits: ASI
Il satellite PRISMA di prima generazione prima del lancio. Credits: ASI

PRISMA, partito a bordo del lanciatore VEGA nel marzo 2019, è di proprietà dell’ASI ed è stato realizzato da un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese (RTI).
Questo raggruppamento è stato guidato da OHB Italia e da Leonardo. Quest’ultima, oltre allo strumento elettro-ottico, ha realizzato anche i sensori di assetto e pannello solare. Il segmento di terra della missione invece, è stato realizzato da Telespazio mentre Thales Alenia Space ha realizzato il sistema di trasmissione dei dati a bordo del satellite. L’acquisizione e l’elaborazione dei dati avviene dal Centro di Geodesia Spaziale ASI di Matera.

Il 21 febbraio 2022 l’ASI ha annunciato l’inizio dei lavori per PRISMA2G il quale si affiancherà al suo precursore ma avrà una strumentazione elettro-ottica iperspettrale più avanzata. Ad esempio, il miglioramento della risoluzione spaziale dello spettrometro che passa da 30 metri a 10 metri. L’accordo per lo sviluppo di PRISMA2G è stato siglato con Thales Alenia Space Italia che è alla guida del Raggruppamento Temporaneo d’Imprese.

Il satellite tedesco EnMAP, frutto della medesima tecnologia iperspettrale, ha come principale obiettivo scientifico lo studio dei cambiamenti ambientali. Oltre a questo studia le risposte degli ecosistemi alle attività umane e il monitoraggio della gestione delle risorse naturali. EnMAP è posto anch’esso in orbita eliosincrona a 653 km di altezza ed è stato sviluppato da OHB-System AG per conto dell’agenzia spaziale tedesca (DLR). Il lancio è avvenuto lo scorso 1° aprile a bordo di un Falcon 9 di SpaceX e il 14 aprile giungeva la sua prima acquisizione su Istanbul.

La prima foto di Istanbul di EnMAP.
La prima foto di Istanbul di EnMAP.

L’accordo italo-tedesco

Questa intesa fa seguito al primo accordo quadro di cooperazione rafforzata nell’ambito delle attività spaziali firmato da ASI e DLR nel 2007. In quel contesto è stato creato un Gruppo di lavoro congiunto nel campo dell’ osservazione terrestre. Lo scopo era verificare la possibilità di condividere dati e applicazioni dei sistemi del satellite tedesco Tandem X e degli italiani COSMO SkyMed di seconda generazione. Questa cooperazione e condivisione era previsto si svolgesse anche a valle delle due missioni nazionali iperspettrali.

L’intesa firmata allo IAC 2022 impegna le due agenzie a fornire visibilità sulle attività e risultati nell’osservazione della Terra basata sui dati iperspettrali. ASI e DLR sosterranno inoltre, l’organizzazione e partecipazione congiunta a workshop, eventi educativi e informativi per aumentare la conoscenza delle capacità delle missioni PRISMA e EnMAP.

Come si legge dal comunicato ASI, l’accordo resterà valido per un periodo di otto anni, fino al 31 dicembre 2030. Oppure fino al termine di entrambe le missioni o fino alla conclusione delle attività tecniche, con possibilità di estensione o emendamento.

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Tags: AsiIAC2022Prisma

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