Il 17 luglio SpaceX ha eguagliato il record di lanci annuali stabilito nel 2021, completando con successo 31 missioni. Alle 16:20, dal Launch Complex numero 40 di Cape Canaveral, è decollato un Falcon 9 per la missione Starlink-4.22. In questo 2022 l’azienda di Musk ha effettuato 18 lanci di questo tipo, per la costruzione della mega costellazione.
In totale sono 2856 gli Starlink arrivati in orbita, grazie agli ultimi 53 lanciati. Nella prima fase l’azienda prevede che ci siano 4408 satelliti attorno alla Terra. Questi sono suddivisi su diversi gusci orbitali, che variano per altezza e inclinazione del piano dell’orbita. L’11 luglio SpaceX ha iniziato a lanciare gli Starlink che faranno parte del terzo guscio, con i satelliti che opereranno in orbita polare. La costellazione quindi cresce, così come il numero di utenti e le offerte proposte. Ciò però comporta che alcuni clienti inizino a riscontrare disservizi e rallentamenti.
Problemi d’ingorgo
SpaceX ha superato quota 500 mila utenti distribuiti su 35 diversi Stati. L’azienda di Musk ha anche iniziato a proporre diversi piani di abbonamento. Il primo proposto è quello definito “residenziale”, successivamente hanno presentato quello business, poi un abbonamento per camper e uno marittimo.
Gli ultimi due permettono agli utenti di utilizzare il kit di connessione fornito da SpaceX in diverse zone, non essendo limitati a un unico indirizzo. Starlink Marittimo inoltre è il primo abbonamento che garantisce la connessione anche con mezzi in movimento.
SpaceX ha suddiviso le diverse aree in celle. Inizialmente ciò serviva per limitare il numero di utenti per cella ed evitare che le parabole uscissero dalla propria area designata. Ora però è possibile viaggiare da una cella all’altra, pur rimanendo all’interno del proprio Stato, e ciò è uno dei fattori che inizia a creare alcuni problemi.
L’azienda infatti, inizia a non avere più il controllo sul numero di utenti per cella e ciò porta alla saturazione del servizio in determinate zone. Alcuni utenti, soprattutto negli Stati Uniti, stanno riscontrando grossi rallentamenti, soprattutto nelle ore di punta. Starlink spesso non riesce a raggiungere i 10 Mbps, con latenze molto elevate. Per diversi abbonati è quindi diventato impossibile giocare online o effettuare video chiamate, vedendosi costretti a tornare al loro vecchio operatore.
Si tratta di un problema circoscritto a poche aree ma evidenzia ciò che SpaceX ha sempre dichiarato, ovvero che la costellazione non è ancora completa. Stando alle analisi dell’astronomo Jonathan McDowelll, i satelliti attivi sono “solamente” 2052. Molti di quelli lanciati recentemente infatti devono ancora raggiungere l’orbita operativa mentre altri sono rientrati distruggendosi. Ciò è accaduto a causa di problemi o perché utilizzati solamente per dei test. SpaceX quindi è a conoscenza di questi problemi e sta lavorando a come risolverli.
Connessione laser e Starlink 2
Nonostante ormai il servizio sia uscito dalla fase beta da quasi un anno, l’azienda di Musk ha sempre dichiarato che Starlink non è ancora stabile. Ciò è dovuto principalmente al numero di satelliti in orbita. Proprio a causa della sua instabilità SpaceX non ha ancora deciso di rendere Starlink un’azienda quotata in borsa, come dichiarato diverse volte anche dallo stesso Musk.
Molte aziende, come OneWeb e Amazon, stanno puntando allo sviluppo di un sistema di connessione a internet tramite satelliti, un settore che è in forte crescita, e sul quale SpaceX ha già un grosso vantaggio, ma che sta cercando di ampliate, aprendo anche ad altri settori prima della concorrenza. Starlink Marittimo può esser proprio uno dei servizi che potrebbe sbaragliare la concorrenza, per via delle elevate prestazioni offerta a un prezzo simile a quello di altre proposte.
Per risolvere i problemi di congestionamento, la soluzione sarà fornita principalmente dall’uso dell’interconnessione laser fra Starlink. Per fine anno infatti, saranno operativi i satelliti dotati di connessione laser, che miglioreranno le prestazioni della rete. Questo perché il segnale viaggerà anche attraverso gli Starlink e non solo tra satellite e stazione di terra.
Inoltre, l’azienda ha sviluppato anche una nuova versione, chiamata Starlink 2, che sarà largo 7 metri e peserà 1.25 tonnellate. Questi satelliti saranno in grado di fornire internet a molti più utenti e con velocità superiori. Starlink è infatti un servizio in continua crescita e, nonostante i disservizi riscontrati da alcuni utenti, le prestazioni continuano a migliorare. Diversi abbonati sono riusciti a raggiungere velocità di download che superano i 500 Mbps.
Liftoff! pic.twitter.com/ACGocFFr5F
— SpaceX (@SpaceX) July 17, 2022
Anche il B1051 vola per 13 volte
Nella flotta di SpaceX ora ci sono ben tre diversi Falcon 9 che sono riusciti a decollare e atterrare con successo per ben 13 volte. L’ultimo che si aggiunge a questo gruppo è il primo stadio con numero di serie B1051. Si tratta del Falcon 9 che, durante il suo primo volo, ha portato in orbita la prima capsula Dragon di seconda generazione. Era la missione Demo-1, avvenuta a marzo 2019.
SpaceX aveva iniziato poi a utilizzare il B1051 per stabilire i record di riutilizzabillità, testando il comportamento del booster dopo ogni missione. Ora questo compito è passato al B1060.
Come avvenuto con gli altri Falcon 9, anche il B1051 è atterrato con successo sulla chiatta Just Read The Instructions. SpaceX quindi raggiunge quota 131 atterraggi, di cui 57 consecutivi di successo. Vedremo quindi presto questo Falcon 9 volare.
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