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Il radiotelescopio cinese FAST potrebbe aver ascoltato segnali extraterrestri

Durante l'analisi dei dati raccolti nel 2020 e nel 2022 dal radiotelescopio cinese FAST, gli scienziati hanno individuato due serie di segnali sospetti. Ulteriori studi chiariranno se la possibilità che appartengono a civiltà extraterrestri è da escludere, oppure no.

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Giugno 14, 2022
in Astronomia e astrofisica, Cina, News, Scienza
FAST

Un veicolo lascia scie luminose in una foto a lunga esposizione mentre guida sotto il radiotelescopio sferico ad apertura di cinquecento metri FAST nella contea di Pingtang, nella Cina sudoccidentale. Credits: Liu Xu/Xinhua, AP

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Il radiotelescopio più grande e sensibile al mondo attualmente in funzione è FAST, acronimo di Five hundred meter Aperture Spherical Telescope, collocato nel sudovest della Cina e soprannominato China Sky Eye. Dal 2018 su FAST sono installate apparecchiature di back-end utili a filtrare i segnali a banda stretta tra i molti segnali elettromagnetici raccolti dal radiotelescopio, escludendo i segnali naturali provenienti dallo spazio e quelli prodotti da noi terrestri.

L’altissima sensibilità di FAST nella banda radio a bassa frequenza gioca un ruolo fondamentale nella ricerca di segnali extraterrestri. Ecco perché l’Università di Pechino, l’Osservatorio Astronomico Nazionale dell’Accademia delle Scienze Cinese e l’Università di Berkeley hanno stretto una collaborazione per la ricerca di civiltà extraterrestri.

Nel 2020, il team ha individuato due serie di segnali sospetti durante l’elaborazione dei dati. Nel 2022 ne ha trovato un altro tra i dati osservativi che avevano come target diversi esopianeti. Cosa comporta ciò? E che risorse ci servono per capire se questi segnali sono veramente di provenienza intelligente?

Interferenze radio o segnali extraterrestri?

Durante il processo di osservazione ed elaborazione dei dati negli ultimi anni, il team ha proposto il primo modello, detto modello di corrispondenza multiraggio, per la ricerca di civiltà extraterrestri. Insieme a questo, hanno introdotto un criterio riguardante la frequenza e la polarizzazione di segnali potenzialmente provenienti da civiltà extraterrestri. Ciò ha reso il processo d’identificazione di questi segnali più scientifico e completo.

Proprio per questo motivo, sono necessari ulteriori indagini sui segnali sospetti. Il professor Zhang Tongjie, scienziato capo della Ricerca di Civiltà Extraterrestri e del Gruppo di ricerca sulla cosmologia e le civiltà extraterrestri del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Pechino, ha affermato:

È molto probabile che il segnale sospetto sia un qualche tipo di interferenza radio. Entrambe le ipotesi devono essere ulteriormente confermate o escluse, il che potrebbe essere un processo lungo. Il ‘China Sky Eye’ ripeterà le osservazioni dei segnali sospetti già rilevati per vagliare ulteriormente e individuare nuovi segnali.

Il potere dei radiotelescopi come FAST

Per la ricerca di civiltà extraterrestri, l’uomo negli anni ha usato metodi differenti. Tra essi, la ricerca di segnali di onde elettromagnetiche provenienti dallo spazio che non coincidono con niente di già conosciuto. Sono infatti i segnali radio il veicolo più adatto per la comunicazione interstellare: penetrano nell’atmosfera terrestre con qualsiasi condizione meteorologica.

Per fare ciò, i radiotelescopi sono stati il pilastro della ricerca di civiltà extraterrestri. Negli anni ’60 l’astronomo americano Frank Drake lanciò il primo esperimento moderno di ricerca di vita extraterrestre intelligente utilizzando il defunto radiotelescopio di Arecibo, senza alcun risultato.

Arecibo
Il radiotelescopio Arecibo nell’isola di Porto Rico prima del crollo definitivo a dicembre 2020.

FAST alla ricerca di civiltà extraterrestri

Secondo Zhang Tongjie, FAST ha tre grandi vantaggi rispetto ad Arecibo nella ricerca di civiltà extraterrestri:

  1. Ha un’area di osservazione più ampia;
  2. È dotato di una sensibilità doppia;
  3. Raccoglie ben 19 campioni di segnali in contemporanea da diverse regioni del cielo.

Forse il radiotelescopio di Arecibo non è stato in grado di trovare segnali credibili prima d’ora perché meno vantaggioso, ma non si possono escludere altre ragioni sconosciute. Li Geng, scienziato a capo di FAST, ha dichiarato in un’intervista che si aspetta che FAST possa fare nuovi progressi in aree esplorative come i segnali provenienti da sospette civiltà extraterrestri.

Le affermazioni e la comunicazione degli scienziati cinesi si possono trovare qui.

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Tags: AreciboFASTRadiotelescopiovita extraterrestre

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