• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Privacy Policy
  • Newsletter
No Result
View All Result
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
No Result
View All Result
AstroSpace

Rilevata una nuova sorgente radio nella Via Lattea, diversa da qualsiasi altra mai vista finora

I ricercatori della Curtesy University hanno identificato uno strano oggetto tra i dati del Murchison Widefield Array. Si tratta di una sorgente che emette onde radio molto energetiche per circa un minuto ogni venti, diversa da qualsiasi altra cosa mai osservata finora. Ora non è più attiva, ma i ricercatori sospettano potrebbe trattarsi di un particolare tipo di stella di neutroni, finora solo teorizzata: una magnetar a periodo ultra-lungo.

Mariasole Maglione by Mariasole Maglione
Gennaio 29, 2022
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza
GLEAM segnale luminoso

Immagine che mostra la Via Lattea vista dal Murchison Widefield Array, con le frequenze più basse in rosso, le frequenze medie in verde e le frequenze più alte in blu. L'icona bianca a forma di stella mostra la posizione del misterioso segnale luminoso. Credits: Dr Natasha Hurley-Walker (ICRAR/Curtin), team GLEAM

Condividi su FacebookTweet

Durante una mappatura dell’Universo nella banda di lunghezze d’onda del radio con il Murchison Widefield Array (MWA), i ricercatori della Curtesy University in Australia hanno scoperto uno strano oggetto nello spazio. Si tratta di una sorgente della Via Lattea molto vicina, a circa 4000 anni luce di distanza da noi. Emette un segnale radio altamente energetico tre volte all’ora, ogni 18 minuti per la precisione, diventando per circa un minuto una delle sorgenti radio più luminose in cielo. Una sorgente come questa è diversa da qualsiasi altra cosa i ricercatori abbiano mai osservato prima. Che si tratti di un oggetto cosmico finora mai rilevato?

La scoperta della strana sorgente radio

Per esplorare i segnali radio mappati dal MWA durante le sue osservazioni iniziate nel 2013, il dottorando in astrofisica Tyrone O’Doherty della Curtesy University ha progettato un codice apposito. Ed è stato facendosi strada tra i dati del radiotelescopio che ha identificato lo strano segnale.

“Questo oggetto appariva e scompariva nel giro di poche ore durante le osservazioni” afferma l’astrofisica Natasha Hurley-Walker, alla guida del team che si è occupato di questo studio. Ora la sorgente sembra non essere più attiva, tuttavia sarà interessante dare un nome a questo particolare oggetto cosmico.

Transitorio radio
Sorgente radio nel cielo come sarebbe stata vista al MWA nella notte di marzo 2018, quando era attiva. La sorgente è mostrata con una grande icona bianca, ma sarebbe invisibile ad occhio nudo.

Le caratteristiche dei “transitori” classici

Gli oggetti che si accendono e si spengono nell’Universo non sono nuovi per gli astronomi, li chiamano “transitori”. Sono usualmente divisi in:

  • Transitori lenti, come le supernove. Potrebbero apparire nel giro di pochi giorni, e scomparire in alcuni mesi.
  • Transitori veloci, come le pulsar. Si tratta di stelle di neutroni che emettono una gran quantità di radiazione con un periodo variabile da qualche secondo fino al millisecondo (millisecond pulsars in inglese).

L’astrofisica dell’ICRAR-Curtin, la dott.ssa Gemma Anderson, ha affermato: “Quando si studiano i “transitori”, si osserva di solito la morte di una stella massiccia o l’attività dei resti che lascia dietro di sé”.” Tuttavia ha anche aggiunto che trovare un oggetto che emette radiazione ad alte energie con un periodo pari a un minuto è davvero strano.

Ipotesi sulla natura della sorgente: se fosse una magnetar?

La dott.essa Anderson sostiene che l’oggetto misterioso sia incredibilmente luminoso, più piccolo del Sole ed emettendo onde radio altamente polarizzate, forse è anche caratterizzato da un campo magnetico estremamente forte. Il team ipotizza che potrebbe trattarsi di una stella di neutroni o una nana bianca, nuclei di stelle collassati, con un campo magnetico ultra potente.

Hurley-Walker afferma che molto probabilmente le osservazioni del MWA corrispondono a un oggetto astrofisico previsto teoricamente detto magnetar a periodo ultra-lungo. Al riguardo la ricercatrice spiega:

È un tipo di stella di neutroni che ruota lentamente che è stato previsto esistere teoricamente. Ma nessuno si aspettava di rilevarne direttamente una come questa, perché non ci aspettavamo che fossero così brillanti. In qualche modo sta convertendo l’energia magnetica in onde radio in modo molto più efficace di qualsiasi altra cosa che abbiamo visto prima.

Magnetar
Rappresentazione artistica di come potrebbe apparire l’oggetto celeste se fosse una magnetar. Le magnetar sono stelle di neutroni incredibilmente magnetiche, alcune delle quali a volte producono emissioni radio. Le magnetar conosciute ruotano ogni pochi secondi, ma in teoria le magnear a periodo ultra-lungo potrebbero ruotare molto più lentamente. Credits: ICRAR

Il monitoraggio nel presente e il futuro con SKA

Al momento la strana sorgente cosmica è sotto monitoraggio dei ricercatori con il MWA, per vedere se si riaccende. Se dovesse farlo, sarebbe interessante puntare su di essa altri telescopi nell’emisfero australe e in orbita. Inoltre, Hurley-Walker intende cercare altri di questi oggetti insoliti nell’ampio catalogo di dati del MWA. “Più rilevamenti diranno agli astronomi se questo è stato un evento raro, o una nuova vasta popolazione che non avevamo mai notato prima” ha affermato.

Il direttore dell’MWA, professor Steven Tingay, ricorda che il radiotelescopio è precursore dello Square Kilometer Array. Lo SKA sarà la più grande rete di radiotelescopi del mondo ed è attualmente in costruzione in Australia e in Sud Africa. Senz’altro con l’aiuto di SKA e delle nuove generazioni di telescopi oggetti misteriosi come questo nei prossimi anni potrebbero perdere almeno in parte il loro mistero. Anche se non il loro fascino.

Lo studio completo, pubblicato su Nature, è disponibile qui.

Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook, sul nostro canale Youtube e ovviamente anche su Instagram. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.

Tags: Campo magneticomagnetarSKAstella di neutroni

Potrebbe interessarti anche questo:

Brillamento solare

La prima spiegazione delle misteriose strutture simili a dita nei brillamenti solari (downflow sopra-arcade)

Febbraio 13, 2022
Corona solare

Un nuovo esperimento svela cosa riscalda la corona solare

Gennaio 13, 2022
Cromosfera

La missione CLASP2.1 ha misurato il campo magnetico nella cromosfera del Sole

Ottobre 15, 2021
Il primo sguardo oltre un buco nero

Il primo sguardo oltre un buco nero

Agosto 3, 2021
Distruzione mareale

LIGO e Virgo rilevano onde gravitazionali prodotte dalla fusione di un buco nero e una stella di neutroni

Giugno 29, 2021
Stella di neutroni

La materia nelle stelle di neutroni è meno comprimibile del previsto

Aprile 27, 2021
Next Post
Spionaggio e controspionaggio in orbita geostazionaria

Spionaggio e controspionaggio in orbita geostazionaria

Immagine a mosaico del centro della Via Lattea osservato nella banda delle onde radio. Misteriosi filamenti energetici sono stati trovati nel cuore della galassia, e corrispondono a barre verticali in tutta l'immagine. Credits: Northwestern University/SAORO/Oxford University

Misteriosi filamenti nel centro galattico: 10 volte più numerosi del previsto

Gli articoli più letti questa settimana

  • Webb

    Ecco cosa vedremo il 12 luglio, quando saranno rilasciate le prime immagini scientifiche del James Webb

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • L’impatto di Dart con Dimorphos potrebbe non andare come previsto

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Cos’è questa storia del doppio cratere sulla Luna?

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • SpaceX porta in orbita il SES-22, un satellite realizzato a tempo di record da Thales Alenia Space

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

I nostri ultimi approfondimenti

Sono iniziati i preparativi per l’avvio di 33 Raptor2. I progressi di Starship

Sono iniziati i preparativi per l’avvio di 33 Raptor2. I progressi di Starship

Luglio 5, 2022
Nuovi scenari si prospettano per lo sviluppo dei futuri sistemi di protezione termica, anche grazie all’introduzione di nuovi materiali e tecniche costruttive, come nel caso dei TPS “in tessuto”. Credits: NASA

La guida completa al TPS di un mezzo spaziale: prospettive e sviluppi futuri

Maggio 6, 2022
progressi di starship

Un nuovo rinvio per i permessi della FAA. I progressi di Starship

Maggio 10, 2022
AstroSpace

© 2021 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio.

  • Privacy Policy
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter

  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
No Result
View All Result

© 2021 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio.