Il 5 giugno 2024 a Garching, in Germania, un consorzio internazionale guidato dall’Istituto Nazionale di AstroFisica (INAF) ha firmato un accordo con lo European Southern Observatory (ESO) per la progettazione e costruzione di ANDES, uno strumento all’avanguardia che sarà installato sull’Extremely Large Telescope (ELT) in costruzione in Cile.
Acronimo di ArmazoNes high Dispersion Echelle Spectrograph, ANDES è uno spettrografo molto sofisticato, che presenta diverse tecnologie tutte italiane. Sarà principalmente utilizzato per cercare segni di vita negli esopianeti. E poi per individuare le primissime stelle dell’Universo, verificare le variazioni delle costanti fondamentali della fisica e misurare l’accelerazione dell’espansione cosmica.
L’accordo è stato firmato dal Direttore Generale dell’ESO, Xavier Barcons, e dal neo-presidente INAF Roberto Ragazzoni. Alla cerimonia erano presenti anche Sergio Maffettone, Console Generale d’Italia a Monaco di Baviera, e Alessandro Marconi dell’Università di Firenze, Principal Investigator di Andes. C’erano inoltre altri rappresentanti di ESO, INAF e del consorzio ANDES, che vede la partecipazione di Istituti, Università ed Enti di Ricerca di 13 Paesi.
New milestone reached for ESO’s #ELT! 👏👏
Today, ESO has signed an agreement with an international consortium of institutions for the design and construction of ANDES, one of the ELT instruments 🖊️ 1/
Read more: https://t.co/ATFIOGDw1F
📷 ESO pic.twitter.com/JRrW4tuQ7O
— ESO (@ESO) June 5, 2024
ANDES, un potente spettrografo italiano in Cile
Il nome precedente di ANDES era HIRES, poi modificato nel 2022 per evitare fosse lo stesso di uno strumento attualmente in funzione presso l’Osservatorio di W.M. Keck.
ANDES è un potente spettrografo. Ovvero uno strumento che divide la luce proveniente dagli oggetti cosmici in tutte le sue lunghezze d’onda componenti, consentendo agli astronomi di determinare le proprietà degli oggetti che stanno osservando, per esempio la loro composizione chimica.
Lo strumento combinerà la sua alta risoluzione e l’ampia gamma spettrale con l’enorme superficie dell’ELT per produrre dati con dettagli e sensibilità altissimi. In particolare, lo strumento avrà una precisione record della lunghezza d’onda nelle regioni della luce visibile e del vicino infrarosso. Lavorerà su un intervallo spettrale simultaneo che va da 0.4 a 1.8 micrometri di lunghezza d’onda.
ANDES includerà anche un modulo di ottica adattiva, per correggere l’effetto sfocato della turbolenza atmosferica.
Non solo ricerca di vita
Le altissime prestazioni di ANDES gli consentiranno di effettuare ricerche su una gamma senza precedenti di argomenti, che abbracciano la maggior parte dei settori dell’astrofisica e persino di entrare nel dominio della fisica fondamentale.
Primo fra tutti, ANDES condurrà indagini dettagliate sulle atmosfere degli esopianeti simili alla Terra, consentendo agli astronomi di cercare ampiamente segni di vita. Con le sue capacità, infatti, permetterà di caratterizzare la chimica di mondi lontani, di comprendere la loro composizione e di tracciare eventuali biomarcatori.
Inoltre, sarà in grado di analizzare elementi chimici in oggetti lontani nell’Universo primordiale, cosa che lo renderà probabilmente il primo strumento in assoluto (da Terra e nello spazio) in grado di rilevare le tracce delle stelle di Popolazione III, le prime stelle nate nell’Universo.
Inoltre, gli astronomi potranno utilizzare i dati di ANDES per verificare se le costanti fondamentali della fisica variano con il tempo e lo spazio. I suoi dati completi saranno utilizzati anche per misurare direttamente uno dei grandi misteri del cosmo: l’accelerazione della sua espansione.
Qui la pagina ufficiale di ANDES.