Al GLEX2021 di San Pietroburgo, l’Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos) ha presentato una roadmap della prossima esplorazione lunare. Da alcuni mesi la Russia e la Cina hanno presentato pubblicamente la loro intenzione di collaborare a questa esplorazione e di renderla anche internazionale. Nei piani dei due Paesi, l’esplorazione lunare è stata innanzitutto divisa in tre fasi. La prima sarà condotta dal 2021 al 2025; la seconda dal 2025 al 2035 e la terza oltre il 2036.
In questo video, condiviso durante l’evento, una presentazione del progetto della International Lunar Research Station:
La prima fase di esplorazione lunare
Per prima cosa verranno portate a termine le missioni già programmate dai due Paesi. Queste fanno parte del programma Luna per la Russia e del programma Chang’e per la Cina. Rispettivamente sono previste le missioni Luna 25, Luna 26 e Luna 27 e le missioni Chang’e 6 e Chang’e 7 assieme alla missione Chang’e 4 ancora attiva. La missione cinese numero 6 dovrebbe essere una replica della 5, costituita da una raccolta di campioni lunari, questa volta dal Polo Sud. Questa missione conterrà carichi scientifici di Russia, Svezia, Francia e anche Italia. La numero 7 dovrebbe invece contenere un po’ tutti gli elementi delle precedenti. Un rover, un lander, un orbiter, e una raccolta di campioni. Le tre missioni russe sono invece due lander e un orbiter (Luna 26).
Gli obbiettivi di queste missioni sono innanzitutto di continuare l’esplorazione scientifica del nostro satellite, assieme all’individuare i siti più adatti alla futura ILRS. Un altro obbiettivo di queste missioni sarà lo sviluppo di tecnologie più precise per l’allunaggio di precisione. Durante questa fase viene inoltre annunciato che potrebbero esserci missioni di partner internazionali, supportate dalla collaborazione di Cina e Russia.
La seconda e terza fase
La seconda fase è stata anche chiamata di “costruzione” e prevede per l’appunto l’installazione della ILRS. Quest’ultima non sarà una base lunare per astronauti, dotata di moduli pressurizzati, ma “semplicemente” una zona in cui lavoreranno in modo collegato, diverse missioni robotiche. Questa seconda fase è stata divisa in altre due: un primo stage dal 2026 al 2030 e un secondo dal 2030 al 2035.
Nei primi 5 anni verranno lanciate le missioni Chang’e 8 e Luna 28. Quest’ultima in particolare è previsto che venga lanciata con il nuovo vettore ultra pesante in sviluppo dalla Russia, che ancora non è ben chiaro se sia un prodotto completamente nuovo o una versione del vettore Angara. L’obbiettivo di queste due missioni sarà il recupero di campioni lunari dalla zona dove si insedierà la ILRS e ovviamente lo sviluppo di tecnologie operative. Prime fra tutte quelle per l’allunaggio controllato.
Poi, dal 2030 inizierà la vera e propria costruzione della stazione. Le missioni vengono ora chiamate ILRS-1 con numeri progressivi, e come si può vedere dall’innografia poco sopra prevedono tutte l’impiego di vettori pesanti. Quello cinese, in grigio, è il Lunga Marcia 9, che dovrebbe trasportare un carico di poco inferiore all’SLS. E’ un vettore già in sviluppo.
Gli obbiettivi principali di questa fase sono quindi la costruzione della Stazione Lunare, la quale prevede il posizionamento di infrastrutture per le comunicazioni e per la produzione in loco di energia solare. Oltre a questo dovrebbero esserci anche missioni in grado di sfruttare le risorse lunari e di effettuare raccolta e analisi di campioni in autonomia.
Infine, nella terza fase è previsto il pieno utilizzo della Stazione. Dai render prodotti da Cina e Russia è possibile immaginare che nella seconda metà del prossimo decennio possano essere almeno una decina le missioni robotiche operative su questa ILRS.
Le collaborazioni internazionali
Per quanto riguarda eventuali collaborazioni, la Russia ha comunicato di essere in contatto con l’Agenzia Spaziale Europea in particolare con la Francia e con CNES. Wu Yanhua della CNSA ha inoltre confermato ancora una volta quanto vedano il progetto ILRS come il più possibile inclusivo e aperto, anche alla collaborazione di aziende private. Altre discussioni, seppur in fase preliminare sono state fatte con la Thailandia, con l’Arabia Saudita e con gli Emirati Arabi Uniti.
A Wu Yanhua è stato anche chiesto quando è programmato un astronauta sulla Luna. Il funzionario cinese ha risposto che al momento non è possibile dare una data, in quanto il prossimo decennio sarà focus sull’esplorazione robotica, e il primo allunaggio è ancora troppo lontano.
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