Un altro importante test è stato eseguito con successo sul James Webb Space Telescope. Il nuovo telescopio spaziale della NASA ha dispiegato con successo la Deployable Tower Assembly. Durante questo test è stata dispiegata la torre che collega l’insieme di specchi del telescopio alla base su cui è inserita tutta l’elettronica, il sistema di raffreddamento i serbatoi e i sistemi propulsivi.
Lo scopo di questa componente è quello di collegare le due parti del telescopio ma anche di separarle, in modo che lo specchio possa essere il più isolato possibile. Dato che il James Webb Space Telescope eseguirà osservazioni (per la maggior parte del tempo) nell’infrarosso, più il suo sistema di specchi è freddo, migliori saranno i risultati. La parte inferiore è infatti più calda, e più distaccata si trova meglio sarà.
Durante il test, i tecnici di NASA e Northrop Grumman hanno esteso la torre per la sua lunghezza massima di 1.2 metri, in un’operazione durata alcune ore. Il tutto è stato fatto simulando esattamente ciò che avverrà quando il JWST raggiungerà il suo posto nello spazio. Attraverso un particolare sistema di pulegge e gru è stata anche simulata una situazione di gravità zero per rendere il test più credibile possibile.
Al contrario del telescopio spaziale Hubble, il James Webb non potrà essere raggiunto per delle riparazioni e test come questo sono fondamentali. Il nuovo telescopio della NASA andrà a posizionarsi a circa 1.5 milioni di km dalla Terra, un punto chiamato L2 (punto Lagrangiano 2). Questo particolare punto del sistema solare è ottimale per le osservazioni, in quanto il disturbo gravitazionale e di radiazioni del Sole è minimo.

Altro test di successo
“Il Deployable Tower Assembly ha funzionato magnificamente durante il test. […] Questa è stata la prima volta che questa parte del JWST è stata testata nella sua configurazione simile al volo, cioè al massimo livello di fedeltà possibile. […] Dobbiamo sapere che Webb funzionerà come previsto prima di inviarlo nello spazio. Questo è il motivo per cui testiamo, e quando lo facciamo, testiamo il più possibile nelle condizioni di volo.
Il modo in cui inviamo i comandi al veicolo spaziale, la sequenza, l’individuo seduto sulla console, la comunicazione che usiamo. Replichiamo tutte queste cose per vedere se ci manca qualcosa, per vedere se c’è qualcosa che deve essere cambiato e per assicurarci che tutta la nostra pianificazione fino ad oggi sia stata corretta.” Queste le parole di Alphonso Stewart, responsabile dei sistemi di distribuzione del JSWT per il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland.
Il dispiegamento della torre centrale del telescopio è anche una parte importante del sistema di impacchettamento del JWST. Esso sarà infatti lanciato nello spazio all’interno di un Ariane V, ma molte sue parti saranno ripiegate. Questo è dovuto al fatto che le sue dimensioni, una volta raggiunto il suo punto di osservazione, saranno troppo grandi per qualsiasi razzo attuale.
Da pochi giorni il personale di NASA e Northrop Grumman è tornato al completo, dopo un periodo di turni ridotti e selezionati. La partenza del telescopio rimane ancora fissata per Marzo 2021 ma un eventuale ritardo, anche dovuto all’emergenza Covid-19, potrà essere rilevato solo nei prossimi mesi.
Aggiornamento 10/06/2020
Thomas Zurbuchen, responsabile dei progetti scientifici della Nasa, ha dichiarato che la partenza non sarà a Marzo prossimo. Prima dell’emergenza coronavirus i lavori proseguivano bene ma ora non è più possibile garantire quella data.
Zurbuchen resta comunque ottimista per una partenza nel 2021.