Lo Space Launch System (SLS) è finalmente riuscito ad accendersi per uno Static Fire test nominale. L’accensione del primo stadio del vettore pesante della NASA segna finalmente un punto di svolta nella costruzione di questo lanciatore e nella preparazione della missione Artemis 1. I quattro motori RS-25 si sono accesi in modo nominale per 8 minuti e 19 secondi (499.6 secondi), permettendo alla NASA di testare tutte le fasi di un volo normale che durerà infatti 8 minuti.
L’accensione del primo stadio eseguita giovedì è l’ultima fase del Green Run Test, una procedura in otto parti che ha certificato questo primo stadio al volo. Il core centrale dell’SLS è infatti l’unico elemento “nuovo” di questo vettore. I booster laterali sono derivati da quelli dello Space Shuttle, come gli stessi 4 motori RS-25 che spingono il primo stadio. Lo stadio appena testato sarà ora ricondizionato dalla NASA e dai suoi partner commerciali (Boeing e Aerojet Rocketdyne) e poi spedito al Kennedy Space Center. Questa procedura (trasporto compreso) dovrebbe concludersi entro la fine di aprile, in base a quanto Julie Bassler, SLS Stage Manager.
NASA ha inoltre annunciato che nelle prossime settimane annunceranno la nuova data ufficiale per la partenza di Artemis 1. La prima missione verso la Luna doveva partire entro il 2021, ma ora quasi sicuramente verrà dichiarato il primo trimestre del 2022 come data del lancio.
Il test
Dopo un minuto circa dall’accensione del core centrale è stato testato il gimbal dei 4 motori. Questo è un movimento del motore stesso, che quindi varia la direzione della sua spinta. In questo modo, in un volo reale, cambia di conseguenza la direzione dell’intero razzo. La manovra è stata eseguita per circa 30 secondi ed è possibile vederne un estratto della gif poco sopra.
Poco dopo, a circa 90 secondi dall’inizio del test, si sono però sprigionate delle fiamme nella parte superiore di uno dei motori. Queste si sono in parte originate anche negli altri, seppur in modo molto limitato. Tutte le fiamme sono state comunque limitate e non sembra che abbiano causato grandi problemi.
Bill Wrobel, manager della NASA per tutto il Green Run Test, ha infatti affermato che si è trattato di una bruciatura di parte del rivestimento superiore dei motori. Questo ha comunque resistito, mantenendo le temperature dei sensori che copriva, sotto i 40 °C. In più, questo tipo di fiamme difficilmente si sarebbero originate in un volo normale. In questa fase di lancio, il razzo si trova già ad altitudini molto alte, con pressioni atmosferiche più basse. Durante il volo i gas di scarico non stazionano in questo modo al di sotto dei motori, aumentando la probabilità che si originino fiamme come queste.

Finalmente un po’ più vicini alla Luna
Il primo stadio dell’SLS aveva già condotto uno Static Fire Test il 16 gennaio, che si era interrotto dopo soli 67 secondi. Ancora una volta, quel ritardo ha creato molte discussioni sulla convenienza di questo lanciatore. Nel 2012, quando il progetto nacque doveva essere completato nel 2016 con un costo massimo di 6 miliardi di dollari. Ora il budget speso è abbondantemente sopra i 20 miliardi, con costi per ogni singolo lancio che si aggirano sui 1.5/2 miliardi di dollari.
Attualmente, per andare sulla Luna non c’è però alternativa, dato che la capsula Orion per il trasporto di astronauti è completa e pronta, e l’SLS è l’unico lanciatore in grado di portarla sul nostro satellite. Nel video seguente, il test completo:
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