La sonda cinese Chang’e-4 è stata la prima della storia a portare un rover sulla faccia a noi nascosta della Luna. Il 3 gennaio 2019 l’allunaggio venne effettuato con successo, segnando un traguardo fondamentale nell’esplorazione lunare e per tutto il settore spaziale cinese. Da allora il piccolo rover Yutu-2 e il lander stanno studiando la superficie lunare. A bordo del lander è presente anche uno strumento fornito dall’Agenzia Spaziale Tedesca un rivelatore di radiazioni chiamato Lunar Lander Neutron and Dosimetry (LND). Per la prima volta, questo rivelatore ha fornito una misura continua della radiazione superficiale sulla Luna.
La particolarità di questo strumento è quella di riuscire a misurare la radiazione secondo un andamento temporale. In vari istanti di tempo fornisce cioè la radiazione rilevata. Il LND tedesco è in grado di misurare con intervalli di tempo di 1, 10 o 60 minuti. Con i vari rilevatori portati precedentemente sulla Luna si riusciva solo ad avere la quantità totale di radiazioni durante il periodo di attività dello strumento. I dosimetri delle tute degli astronauti Apollo misuravano ad esempio le radiazioni subite durante tutto il periodo sulla Luna.
Nella rivista Science Advances i ricercatori tedeschi hanno ora fornito i risultati di questa ricerca, che ha trovato livelli di radiazione sorprendentemente alti.
Risultati non così incoraggianti
Thomas Berger, del DLR Institute of Aerospace Medicine, ha spiegato che le radiazioni misurate equivalgono a un tasso di dose equivalente di 60 microsievert l’ora. La dose equivalente è una grandezza che misura il danno biologico di una radiazione e il tasso di dose equivalente la quantità di questo danno per un unità di tempo. Questa qualità, spiega sempre Berger, equivale alla radiazione subita da un astronauta all’interno della sua tuta.
60 microsievert l’ora sono da 5 a 10 volte il tasso di dose equivalente subito durante un volo aereo da Londra a New York e a 200 volte a quello subito sulla superficie terrestre. Il corpo umano non è fatto per supportare questa dose di radiazioni e per lunghe permanenze sulla Luna dovranno obbligatoriamente essere prese delle precauzioni maggiori. Una delle strategie più ovvie sarà quella di costruire le prossime basi lunari sotto la superficie del nostro satellite o al massimo protette da svariati metri di rocce.
Non solo la Luna
Il nostro satellite non è dotato di campo magnetico ne di un’atmosfera. Le radiazioni rilevate dal LND tedesco sono quindi a livelli molto simili a quelle dello spazio interplanetario. Per questo motivo con i dati appena ottenuti verranno realizzati modelli utili per studiare metodi di protezione anche per i viaggi di lunga durata nello spazio.
E’ infine importante notare che questi valori di radiazioni sono riferiti solamente al giorno lunare, il periodo durante il quale la faccia della Luna su cui si trova il lander Chang’e 4 è esposto direttamente al Sole. Durante questo periodo di circa 2 settimane tutti gli strumenti funzionano e le batterie vengono caricate per resistere alle due settimane di notte lunare. In questo periodo quasi nessun strumento rimane attivo.
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