Mercoledì la nuova direttrice della divisione volo umano della NASA ha pubblicato un articolo sul blog dell’Agenzia Spaziale Americana dedicato ad Artemis. In questo post Kathy Lueders fa il punto della situazione sullo stato dell’SLS e dei test che stanno compiendo sul core centrale. Insieme a questo ha riportato alcuni dati sui suoi costi, appena accennati e poi non troppo contestualizzati. Il costo di sviluppo di base per l’SLS è ora di 9.1 miliardi di dollari, quello per le strutture di terra per il supporto missione è invece di 2.4 miliardi di dollari. La nuova data per Artemis 1 è invece in un “tardo 2021”. Andiamo con ordine.
Aumentano ancora i costi di SLS
La cifra annunciata da Kathy Lueders di 9.1 miliardi di dollari non corrisponde ad un aumento del 33% come si può leggere in queste ore. Nel 2017 la NASA aveva infatti stimato una cifra di base per lo sviluppo dell’SLS di 7.021 miliardi di dollari, aumentata a 8.05 miliardi ad inizio del 2019. Sempre nel 2019 un report del United States Government Accountability Office aveva aggiustato la cifra del 2017 a 7.17 miliardi di dollari. Rispetto al 2019 l’aumento c’è comunque stato, e si tratta di 1.05 miliardi di dollari in più, equivalenti ad un incremento del 13.4%.
Questo aumento di costi per l’SLS è in particolare dovuto al rinvio della data di lancio di Artemis 1 dalla primavera 2021 a fine 2021. All’interno delle cifre sopracitate è infatti contenuta anche la prima missione Artemis, che rappresenta anche la missione di test dello stesso SLS.
Un’ultima osservazione interessante che si può fare su queste cifre riguarda la loro completezza. I 9.1 miliardi sopracitati riguardano il “development baseline cost” ma un report di inizio 2020 dell’Uffici dell’Ispettore Generale della NASA evidenziava proprio la poca completezza di queste stime. Secondo l’analisi presentata in questo report i costi totali dello sviluppo dell’intero sistema SLS arriveranno a 18.3 miliardi di dollari. Il report inoltre era stato compilato quando la data prevista per Artemis 1 era primavera del 2021.
Nei 9.1 miliardi di dollari presentati dalla NASA mancano infatti molti finanziamenti dati dall’Agenzia alle tre aziende che lavorano all’SLS. Boeing sta costruendo il core centrale (primo e secondo stadio), Aerojet- Rocketdyne i motori che lo alimenteranno, e Northrop Grumman i booster laterali. Alcune attività sui motori e sui booster laterali sono state finanziate ma registrate come “non strettamente legate ad Artemis 1”. Insieme a questi si aggiungono vari problemi che negli ultimi anni hanno colpito in particolare il core centrale di Boeing, con conseguenti ritardi e aumento dei costi. Proprio il core centrale è ora nella parte finale del suo Green Run Test.
La prima accensione dei 4 RS-25
Nel suo articolo Kathy Lueders si è detta fiduciosa di vedere la prima missione Artemis I lanciata alla fine del 2021 ma anche questa data potrebbe ancora essere rinviata. Innanzitutto la stessa Lueders ha affermato che è ancora presto per vedere tutte le conseguenze della pandemia da Coronavirus. Sopratutto se consideriamo la situazione degli USA e la particolarità del progetto SLS. Questo razzo è infatti un progetto che coinvolge decine di aziende ed enti, sparsi per tutti gli States.

Uno dei punti chiave di tutto il progetto sarà inoltre il Green Run Test. Questo è una serie di test che si stanno facendo al core centrale dell’SLS. Si concluderanno con l’accensione dei 4 RS-25 per ben 8 minuti. Durante questo ultimo test, attualmente previsto per questo autunno, il core centrale verrà bloccato al banco di prova B-2 presso lo Stennis Space Center e verrà testata tutta la parte di diffusione del carburante dai serbatoi, insieme a tutte le tubature per i refrigeranti.
La particolarità di questo vettore è la miriade di componenti che contiene e il fatto che ognuno di essi è stato provato separatamente dall’azienda che lo ha prodotto. Secondo una fonte di Eric Berger (noto e affidabile giornalista di settore) esiste una bassissima probabilità che questo test si concluda alla perfezione oppure con un fallimento totale. Quasi sicuramente verranno rilevati piccoli problemi, che andranno sistemati portando nuovi ritardi.
La conclusione sembra quindi essere che non dovremmo stupirci troppo se fra qualche mese Artemis 1 verrà rinviata ad inizio 2022.
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