Dmitry Rogozin è l’attuale direttore dell’Agenzia Spaziale Russa, Roscosmos. In una recente intervista ad un quotidiano russo ha espresso ancora una volta critiche sul programma Artemis. Sembra inoltre aver confermato che la Russia non intenderà partecipare al programma Artemis di esplorazione lunare. Anzi, l’intenzione è quella di continuare a collaborare con la Cina per il futuro dell’esplorazione spaziale. Rogozin è stato più volte critico sui programmi di esplorazione lunare degli Stati Uniti. Più volte ha paragonato le intenzioni americane di allunare nel 2024 alle guerre in Iraq e Afganistan.
Il programma Artemis attualmente coinvolge già molti partner internazionali, fra cui Giappone, Canada e molti Paesi europei. L’intenzione americana era fin dal principio quella di replicare la collaborazione internazionale della Stazione Spaziale Internazionale in modo da arrivare e restare sulla Luna. La Russia, il più grande partner del programma ISS, sembra però non voler partecipare.
Da mesi si tenta di consolidare una partecipazione russa alla costruzione di un modulo del futuro Lunar Gateway, ma finora nessun accordo è andato a buon fine. Con questa ultima intervista Dmitry Rogozin sembra aver confermato ancora di più questa situazione.
Le parole di Rogozin
Queste sono state le parole di Rogozin in merito al programma Artemis e alla partecipazione con gli USA:
Per gli Stati Uniti, [Artemis] è più un progetto politico. Con il progetto lunare, stiamo assistendo all’abbandono dei principi di cooperazione e supporto reciproco sviluppati con la ISS. […]C’è l’America, tutti gli altri devono aiutare e pagare. Onestamente, non siamo interessati a partecipare a tale progetto.
Per quanto riguarda il rapporto con la Cina, ha affermato:
[…] Ci sono altri progetti a cui siamo interessati a partecipare. Questa mattina abbiamo tenuto una teleconferenza con il mio collega, il capo della China National Space Administration, Zhang Kejian, una persona molto influente e mio buon amico. Abbiamo concordato di iniziare i primi passi l’uno verso l’altro proprio definendo i contorni e il significato di una base scientifica lunare. E non escludo la possibilità che questo progetto sarà, ovviamente, aperto a tutti i visitatori, compresi gli americani. Ma l’iniziativa iniziale potrebbe essere fra Cina e Russia.
Viene difficile passare Cina e Russia come paladini della cooperazione internazionale e della missione scientifica dell’esplorazione spaziale. Bisogna infatti tenere conto dei grandi investimenti di entrambi questi paesi in armamenti spaziali e armi anti-satellite ad esempio.
Il fatto che il programma Artemis sia a guida prettamente americana è indiscutibile e la Russia sembra semplicemente non accettare questa condizione. Visti gli incredibili progressi della Cina, c’è però il pericolo che in una collaborazione con il paese asiatico, sopratutto su programmi lunari, sia esso a porsi in una situazione di comando.