La NASA ha finalmente finalizzato il contratto per la costruzione del modulo HALO del Lunar Gateway, la nuova Stazione Spaziale che sarà posta in orbita lunare. Il contratto è stato firmato con Northrop Grumman di Dulles, in Virginia e vale 935 milioni di dollari. Una cifra decisamente rilevante e dovuta alla complessità e importanza di questo modulo.
Northrop Grumman era già responsabile della costruzione di questo modulo. A giugno del 2020 aveva ricevuto il primo contratto da 187 milioni di dollari dalla NASA, in modo da iniziare le prime operazioni e aprire i contratti con i fornitori esterni. Con la firma del nuovo contratto Northrop Grumman si occuperà anche di tutte le altre operazioni legate al modulo. Fra queste ci sono ad esempio i test di integrazione con il modulo PPE (Power and Propulsion Element) che verrà integrato con HALO a Terra. E’ compresa inoltre la preparazione dei due moduli per il lancio e le attività di gestione dei due elementi durante il viaggio verso l’orbita lunare.
Il modulo HALO
Il modulo HALO sarà il core centrale del Lunar Gateway, sopratutto durante la prima fase. In questo periodo, la Stazione sarà composta a tutti gli effetti solo dai primi due elementi. HALO sarà il luogo dove vivranno gli astronauti durante la permanenza a bordo e dovrebbe essere in grado di ospitarne fino a quattro per una permanenza di qualche settimana. Qui ci saranno i comandi di controllo e per le comunicazioni e i nodi di attracco sia per i successivi elementi, ma anche per la capsula Orion e per il lander necessario per allunare (la Starship lunare).

Il modulo HALO sarà anche l’alloggiamento per le ricerche scientifiche, sia esterne, che interne. La prima suite di strumenti che verranno attivati, è la Heliophysics Environmental and Radiation Measurement Experiment Suite del Goddard Space Center, ed entrerà in funzione subito dopo il lancio. Da HALO si svilupperà anche tutta la distribuzione di energia verso le varie parti della Stazione. Sia quelle prodotte dalla batterie di bordo, sia quella prodotta dai pannelli solari, che si attiveranno una volta raggiunta la Luna.
Lo stato dei lavori e la data di lancio
HALO è sì costruito da Northrop Grumman ma presente un altissimo contributo di partner internazionali, sia statali che privati. Le batterie che alimenteranno il modulo nella sua prima parte di viaggio sono ad esempio fornite dall’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA). All’esterno ci saranno poi delle interfacce a cui agganciare i vari payload e alle quali si attraccherà il braccio robotico Canadarm 3. Queste sono fornite dall’Agenzia Spaziale Canadese. L’Agenzia Spaziale Europea fornirà infine l’impianto di comunicazione verso la superficie lunare. In questo modo si potrà rimanere in contatto con gli astronauti sulla Luna ma anche con i vari lander e rover robotici.

HALO è costruito sulla base della capsula cargo Cygnus, che per anni ha rifornito la ISS e che era progetta proprio da Northrop Grumman. La capsula, in particolare l’elemento pressurizzato era costruito in Europa, subappaltato alla Thales Alenia Space di Torino. Complice l’esperienza e la collaborazione maturata con la Cygnus, anche l’elemento pressurizzato di HALO è stato affidato a Thales Alenia Space, che è già in costruzione allo stabilimento torinese.
La data di lancio del modulo HALO e del Modulo PPE, che saranno già integrati all’interno del fairing del Falcon Heavy di SpaceX, è fissata per novembre del 2024. I piani attuali per la missione Artemis 3 e per il primo allunaggio non prevedono l’uso del Lunar Gateway, ma se questa missione sarà rinviata di parecchi mesi o anni rispetto al 2024 (come ormai sembra ovvio) potrebbe trovare la Stazione lunare già in orbita, e un suo utilizzo potrebbe essere ripensato.
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