Al terzo tentativo, SpaceX è riuscita a eseguire il decimo volo di Starship, partito il 27 agosto alle 01:30 italiane da Starbase, in Texas. Due giorni prima, il decollo era stato rimandato a causa di una perdita di ossigeno nei sistemi di rifornimento del secondo stadio. Il giorno successivo, invece, erano state le pessime condizioni meteo a costringere a terra la Starship.
Finalmente, dopo i tre precedenti voli e un prototipo esploso sul pad durante i test, SpaceX è riuscita a ottenere un importante traguardo con la Starship Block 2. La Ship 37 e il Booster 16 hanno raggiunto tutti gli obiettivi previsti dal piano di volo. Non era mai accaduto per questa versione di Starship, che ha fatto il suo debutto a gennaio.
Ora rimane solamente una Block 2, la Ship 37, mentre per fine anno è previsto il debutto della Starship Block 3. La nuova generazione sarà composta sia da un nuovo Super Heavy che da una versione migliorata della Ship. La Block 3 partirà dal secondo pad di Starbase, attualmente in fase di completamento.
A sottolineare l’importanza di questo lancio, durante il secondo tentativo del 26 agosto ha partecipato alla diretta anche Elon Musk. Ciò non era mai accaduto per un lancio di SpaceX, sebbene Musk si trovasse spesso nella sala di controllo per le missioni importanti.
Il decimo volo (Starship Flight 10) è stato un pieno successo, nonostante alcuni elementi non sembrassero funzionare correttamente. Pochi istanti prima della manovra di hot staging, infatti, un motore dell’anello centrale del Super Heavy si è spento prematuramente. Sebbene non fosse previsto, il Booster 16 è riuscito comunque a portare la Ship all’altezza stabilita per la separazione.
Eseguito con successo l’hot staging, il Booster 16 ha iniziato a fare ritorno verso il Golfo del Messico, rientrando con un angolo di attacco maggiore rispetto al previsto. Ciò è stato fatto per stressare la struttura e ottenere dati di volo in condizioni non nominali.
Nell’ultima fase prima dell’ammaraggio, invece, era previsto che una delle tre accensioni dei Raptor interni avvenisse con un motore mantenuto appositamente spento. SpaceX ha bisogno di verificare che il rientro verso la torre possa avvenire anche senza un motore, evitando così di danneggiare le infrastrutture di terra. Non era quindi prevista la cattura al volo.
La vera protagonista, però, è stata la Ship 37, che è riuscita finalmente a portare a termine tutti gli obiettivi. Per SpaceX sono state necessarie cinque Block 2 e quattro voli per raggiungere questo importante risultato. Per la prima volta abbiamo assistito al dispiegamento di otto finti satelliti Starlink, rilasciati sulla medesima traiettoria suborbitale della Starship.
Ciò significa che i finti Starlink si sono distrutti rientrando in atmosfera. L’operazione di rilascio è durata all’incirca sei minuti e ha permesso a SpaceX di collaudare i diversi meccanismi di movimentazione del carico. Come dichiarato durante la diretta, la Starship Block 3 sarà in grado di trasportare fino a 60 Starlink di nuova generazione.
Dopo circa 38 minuti dalla partenza, la Ship 37 ha raggiunto un altro importante traguardo: l’accensione di un Raptor nello spazio. Su dieci voli, è solamente la seconda volta che SpaceX riesce a eseguire questa operazione. L’avviamento del Raptor è servito soltanto come test e non per indirizzare la Starship verso il punto di ammaraggio.
La parte più critica del volo, per la Ship 37, è stata il rientro in atmosfera. SpaceX ha infatti pianificato un ingresso con un angolo di attacco maggiore, in modo da stressare la struttura delle ali inferiori. Superata la prima fase, abbiamo potuto notare come le ali fossero danneggiate, ma era un’eventualità prevista. Per la prima volta, SpaceX ha anche potuto collaudare una delle novità più evidenti della Block 2: la nuova posizione delle ali superiori.
Il volo della Ship 37 si è concluso con un ammaraggio controllato nell’Oceano Indiano, vicino a una delle boe piazzate per osservarne il rientro. Una volta toccata la superficie del mare, la Starship si è ribaltata ed è esplosa. Anche per questo prototipo non era previsto il recupero. I dati ottenuti da questo volo saranno fondamentali per lo sviluppo delle prossime Starship.