Il 17 giugno 2025, durante il Paris Air Show di Le Bourget, è stato firmato un accordo fra l’azienda spagnola PLD Space e il CNES (Centre National d’Études Spatiales). Con questo accordo PLD riceve l’autorizzazione finale a procedere per l’inizio dei lavori presso il Centro Spaziale della Guyana (CSG), per una rampa interamente gestita e dedicata ai lanci dell’azienda spagnola. Sarà il primo operatore privato a realizzare e gestire un’infrastruttura nell’area ELM-Diamant dello storico spazioporto europeo.
Il nuovo complesso ospiterà i lanci del razzo MIURA 5, un vettore con in futuro il primo stadio riutilizzabile, il cui debutto è previsto nel 2026. La costruzione della rampa inizierà nell’estate 2025, con il supporto tecnico di CNES. Questo accordo è un passo decisivo verso una maggiore apertura del CSG al settore privato e alla nuova economia spaziale europea.
A febbraio di quest’anno, PLD ha già siglato un accordo per utilizzare anche lo spazioporto Etlaq in Oman. In precedenza avevano inoltre già stretto accordi per la costruzione della rampa in Guyana Francese con l’Agenzia Spaziale Europea, che insieme al CNES gestisce la base di lancio in Guyana.
Il nuovo complesso di lancio di PLD
Il contratto tra PLD Space e CNES autorizza l’uso di un’area di 15 mila e 765 metri quadrati nell’area ELM-Diamant del CSG. Il sito ospiterà tre sezioni operative principali: la Preparation Zone, la Launch Zone e il Launch Control Center. La Preparation Zone sarà dotata di due camere bianche per l’integrazione finale dei satelliti e spazi per la manutenzione dei primi stadi recuperati del MIURA 5. La Launch Zone conterrà le strutture per la movimentazione in verticale del razzo, il sistema antincendio e il controllo remoto per il countdown. Infine, il centro di controllo coordinerà le attività tramite collegamenti in fibra ottica direttamente con il vettore e, in fase finale, via radio.
PLD Space ha già completato un primo volo suborbitale del MIURA 1, a ottobre 2023, e la prima fase della Flight Safety Submission per il MIURA 5, confermando la compatibilità del progetto con i requisiti di sicurezza del CSG. “È un traguardo cruciale per garantire il successo operativo del MIURA 5 da suolo europeo”, ha dichiarato Raúl Verdú, co-fondatore dell’azienda. CNES, dal canto suo, vede in questa apertura una nuova fase del modello spaziale europeo. Il complesso, progettato per essere modulare e flessibile, potrà in futuro accogliere anche altri lanciatori.
A dimostrazione della fiducia crescente da parte del settore, lo scorso aprile PLD ha firmato un contratto con l’azienda italiana D-Orbit per il lancio di diversi satelliti a bordo del MIURA 5. In quell’occasione, PLD ha anche annunciato di aver già occupato oltre l’80% degli slot disponibili nel suo manifesto di missioni fino al 2027.