Il 17 giugno 2025, durante il Paris Air Show 2025 in corso a Le Bourget in Francia, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e OHB System AG hanno siglato un accordo per l’inizio dello sviluppo industriale di LISA, il primo osservatorio spaziale dedicato allo studio delle onde gravitazionali.
OHB, appaltatore principale, ha affidato a Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%) lo sviluppo di elementi chiave per la missione, firmando sempre durante il Paris Air Show 2025 un contratto del valore di 263 milioni di Euro.
LISA, acronimo di Laser Interferometer Space Antenna, è una missione rivoluzionaria, che consentirà di studiare le onde gravitazionali direttamente dallo spazio, lontani dalle interferenze di cui risentono gli osservatori terrestri. Sarà costituita da una costellazione di tre satelliti posizionati in una formazione triangolare, distanti tra loro 2.5 milioni di km, il cui lancio è previsto per il 2035 a bordo di un Ariane 6.

LISA, una missione senza precedenti
LISA è una missione ambiziosa e senza precedenti. I tre veicoli che la costituiranno voleranno a distanze mai tentate prima, e interagiranno tra loro. Infatti, per poter funzionare come un vero e proprio interferometro ma nello spazio, i tre satelliti trasporteranno ciascuno una coppia di cubi solidi d’oro-platino, le cosiddette masse di prova, che galleggiano liberamente in speciali alloggiamenti. Le onde gravitazionali causeranno dei piccoli cambiamenti nelle distanze tra i cubi dei diversi veicoli.
Per catturare queste variazioni e tracciare così le onde gravitazionali, la missione prevede l’invio di raggi laser da un veicolo all’altro e la sovrapposizione dei rispettivi segnali, per determinare i cambiamenti nelle distanze delle masse fino a pochi miliardesimi di millimetro (inferiori al diametro di un atomo di elio).
Ciascun satellite di LISA è basato sul prototipo LISA Pathfinder, lanciato il 3 dicembre 2015 con il compito di dimostrare la capacità di mantenere le masse di prova in caduta libera con uno straordinario livello di precisione. La missione LISA Pathfinder è stata dichiarata successivamente un successo dall’ESA. Il sistema di propulsione di precisione a bordo dei veicoli, inoltre, è lo stesso delle missioni Gaia ed Euclid dell’ESA, e garantirà che ogni satellite mantenga i fasci laser puntati sui compagni a 2.5 milioni di km di distanza con la massima precisione.

Inizia ufficialmente la costruzione
Con la firma di questi contratti, è iniziata ufficialmente la fase di costruzione della missione LISA. Thales Alenia Space fornirà all’appaltatore principale OHB diversi elementi critici, tra cui l’avionica e il software di controllo del veicolo spaziale, il sistema di telecomunicazioni e il drag-free and attitude control system (DFACS). Quest’ultima è una componente fondamentale della missione LISA: stabilirà e manterrà i collegamenti laser tra i satelliti, e compenserà le forze non gravitazionali, come la pressione della radiazione solare, in modo che le masse di prova seguano un movimento puramente geodetico lungo la direzione satellite-satellite.
Thales Alenia Space è anche responsabile di garantire l’ambiente operativo elettromagnetico, di radiazione e di autogravità per il carico utile, essenziale per le prestazioni della missione. Leonardo sta contribuendo alla missione con altre componenti chiave, come i gruppi di micro propulsione, un sistema altamente preciso di propulsori utilizzato per controllare l’atteggiamento del satellite con estrema precisione.
Thales Alenia Space in Italia, in particolare nella sua struttura di Torino, è l’unico membro del LISA Core Team con esperienza e soluzioni di progettazione ereditate dalla fase di studio. Thales Alenia Space nel Regno Unito lavora come subappaltatore per OHB ed è responsabile del sistema di propulsione dei satelliti, mentre la divisione svizzera è coinvolta nello sviluppo di parte dell’elettronica dello strumento e del Constellation Acquisition System. Altri siti aziendali contribuiranno alla missione fornendo altri sottosistemi.
Guidata dall’ESA, LISA è una collaborazione tra i diversi stati membri dell’Agenzia, un consorzio internazionale di scienziati (LISA Consortium) e la NASA, che dovrebbe fornire le ottiche a bordo dei satelliti. Ad oggi, 17 giugno 2025, la proposta di budget NASA per l’anno fiscale 2026 prevede però il ritiro dell’Agenzia americana dalla missione. L’ESA ha affermato il 12 giugno, nel corso di un briefing dedicato alla stampa in vista della Ministeriale di novembre 2025, che LISA è in effetti da considerarsi tra le missioni a rischio a causa dei tagli al budget NASA.