Una delle sezioni principali del Nancy Grace Roman Space Telescope della NASA ha superato con successo i critici test ambientali: la Outer Barrel Assembly, che ospiterà il telescopio e gli strumenti scientifici.
La Outer Barrel Assembly ha completato un lungo ciclo di prove all’interno del Space Environment Simulator del Goddard Space Flight Center, verificando la sua resistenza alle estreme condizioni di temperatura e vuoto dello spazio. Questi test sono stati progettati per confermare che la struttura sarà in grado di mantenere condizioni operative stabili anche quando un lato dell’osservatorio sarà esposto alla luce diretta del Sole e l’altro si troverà in ombra, in condizioni di freddo estremo.
Con questo traguardo, la NASA è pronta ad avviare le prossime fasi di integrazione. Tra esse, l’installazione del sistema di pannelli solari e della copertura di apertura mobile, operazioni previste entro la fine di maggio.
Il processo di collaudo e le prossime tappe di Roman
Prima dei test, il team ha completato a gennaio l’integrazione della deployable aperture cover, un parasole mobile che proteggerà il telescopio, e ha aggiunto i pannelli solari di prova a marzo.
L’intera struttura è stata poi trasferita nella camera di simulazione ambientale per essere sottoposta a cicli di temperature estreme, replicando le condizioni dello spazio profondo.

Nei prossimi mesi, verranno montati i pannelli solari definitivi e il sistema verrà sottoposto a nuove prove, tra cui test di vibrazione per verificare la resistenza alle sollecitazioni del lancio. Parallelamente, l’altra metà del telescopio, che include il telescopio vero e proprio e gli strumenti scientifici, eseguirà test simili, compreso un proprio ciclo di prove termiche e di vuoto.
La NASA ha dichiarato che i due segmenti principali saranno uniti entro novembre, completando la configurazione del Roman Space Telescope entro la fine dell’anno.
Lancio nel 2026?
Superare i test termici e di vuoto è essenziale per garantire che il telescopio opererà con la precisione necessaria durante la sua missione scientifica. Mantenere le temperature degli strumenti stabili è fondamentale per assicurare letture accurate e affidabili, elemento cruciale per i complessi studi di cosmologia e osservazione degli esopianeti previsti per Roman.
Nonostante le incertezze del budget scientifico per l’anno fiscale 2026, NASA ha affermato che il progetto rimane in linea con il calendario, con la spedizione del telescopio al Kennedy Space Center prevista per l’estate 2026 e il lancio fissato entro maggio 2027. Il team di missione, in realtà, ha l’obiettivo ambizioso di anticipare la finestra di lancio all’autunno 2026.
Una volta operativo, Roman effettuerà survey cosmologiche ad ampio raggio e porterà avanti studi innovativi sull’energia oscura, la materia oscura e la formazione delle strutture cosmiche, confermandosi come uno dei principali osservatori spaziali del prossimo decennio.