Agenzie Spaziali
| On 4 mesi ago

Integrati il telescopio e gli strumenti sull’Instrument Carrier del Nancy Grace Roman

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La NASA ha annunciato il 12 dicembre 2024 di aver integrato con successo l’Optical Telescope Assembly e i due strumenti scientifici sull’Instrument Carrier del telescopio spaziale Nancy Grace Roman.

L’Optical Telescope Assembly è il telescopio, quindi il sistema ottico, consegnato a inizio novembre al Goddard Space Flight Center dell’Agenzia dove i tecnici stanno assemblando tutte le componenti della missione. I due strumenti scientifici invece sono il Coronagraph Instrument, il coronografo già integrato alla struttura principale del veicolo a ottobre, e il Wide Field Instrument, installato insieme al sistema ottico in queste settimane.

Ora il carico utile della missione è completo. Nelle prossime settimane, il team di NASA Goddard procederà con l’integrazione del payload sulla struttura principale del veicolo, cosa che dovrebbe essere completata entro la fine del 2024.

L’integrazione dell’ottica e degli strumenti del Roman

Lo scorso ottobre, gli ingegneri hanno integrato sull’Instrument Carrier di Roman, una struttura che raccoglierà tutto il carico utile della missione, il Coronagraph Instrument. Si tratta di uno strumento avanzato che fungerà da dimostrazione tecnologica, progettato per scattare fotografie dirette di esopianeti utilizzando una complessa serie di maschere e specchi attivi per oscurare la luce delle stelle ospiti.

Successivamente, il team ha integrato l’Optical Telescope Assembly, che include uno specchio primario da 2.4 metri, nove specchi aggiuntivi e le loro strutture di supporto e componenti elettronici. Il telescopio focalizzerà la luce cosmica e la invierà agli strumenti di Roman, rivelando miliardi di oggetti sparsi nello spazio e nel tempo.

Il telescopio e gli strumenti del Nancy Grace Roman Space Telescope della NASA integrati insieme sull’Instrument Carrier dell’osservatorio presso il Goddard Space Flight Center. Successivamente, l’intero sistema verrà unito al “bus” di Roman. Credits: NASA/Chris Gunn

Con questi componenti al loro posto, il team ha infine aggiunto lo strumento principale di Roman, il Wide Field Instrument (WFI). Il WFI è una fotocamera a infrarossi da 300 megapixel., che offrirà a Roman una visione panoramica e profonda dell’Universo.

Il telescopio e gli strumenti sono stati montati e allineati con precisione nella camera bianca più grande del Goddard.

Verso il lancio entro maggio 2027

Ora i tecnici sono al lavoro sull’intero carico utile assemblato per integrarlo al “bus” spaziale di Roman, la struttura che porterà l’osservatorio in orbita e gli consentirà di funzionare una volta lì. Nel frattempo, la visiera che proteggerà il telescopio dalla luce indesiderata sarà unita al resto delle componenti.

Durante e dopo l’integrazione, carico utile e veicolo saranno sottoposti a una serie di test. Nel mentre, il team lavorerà per integrare i grandi pannelli solari. In questo modo la NASA prevede di completare l’osservatorio entro l’autunno 2026, e poterlo lanciare non più tardi di maggio 2027.

Roman sarà il telescopio di grandi dimensioni più stabile mai costruito, almeno 10 volte di più del James Webb e 100 volte di più del Hubble Space Telescope dell’agenzia. Ciò consentirà agli scienziati di effettuare misurazioni a livelli di precisione che possono rispondere a importanti domande sull’energia oscura, sulla materia oscura e sui mondi oltre il nostro Sistema Solare.

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