La startup coreana Innospace ha concluso il processo di quotazione in borsa sull’indice coreano KOSDAQ, diventando la prima azienda dedicata ai lanci spaziali a eseguire una IPO. La società è ora listata come INNOSPACE (KS: 462350).
Innospace attualmente non ha ancora raggiunto l’orbita, ma eseguito un singolo lancio suborbitale di test dal Brasile. Stanno sviluppando un razzo chiamato HANBIT-Nano, capace di trasportare fino a 90 kg in orbita eliosincrona. Questo razzo è spinto da un motore ibrido, cioè alimentato da un combustibile solido (paraffina in questo caso) e da un ossidante liquido (ossigeno). Innospace sta poi lavorando a una nuova versione del razzo chiamata HANBIT-Nano Limer, che invece avrà un secondo stadio alimentato a metano e ossigeno liquido.
La startup coreana ha inoltre annunciato che stanno lavorando a un nuovo razzo chiamato HANBIT-Micro, che sarà costituito da tre stadi. I primi due saranno simili al razzo HANBIT-Nano, ma con motori maggiorati. Il primo stadio avrà nove motori, per una spinta totale di 22 tonnelate, sempre alimentati a paraffina e ossigeno liquido. Sarà inoltre presente un terzo stadio con due motori a metano e ossigeno. Con questo HANBIT-Micro, Innospace punta al lancio di 1300 kg in orbita eliosincrona.
La startup coreana ha già stabilito alcuni accordi per il lancio di questi razzi. Il primo è quello per la partenza dallo spazioporto brasiliano di Alcantara in Brasile, dove è stato anche effettuato l’ultimo test suborbitale nel 2023. Infine hanno stipulato un accordo per lanciare dallo spazioporto di Arnhem, in Australia e da quello di Andoya, in Norvegia. Innospace ha un accordo anche con le società italiane Apogeo Space e CShark per il lancio dei loro satelliti.
La quotazione in borsa
La quotazione in borsa della società coreana non è stata delle migliori. È avvenuta a un valore di 43 mila Won per azione, che sono scesi di circa il 20% al temine della prima giornata, il 2 luglio. Attualmente, a inizio del 4 luglio, la quotazione è di 31 mila e 500 Won, equivalenti a 21.72 euro, circa il 25% meno del prezzo iniziale. Con questi valori la società ha una valutazione indicata di 295 miliardi di Won, equivalenti a circa 203 milioni di euro.
“Entrando oggi con successo nel mercato KOSDAQ, abbiamo posto una nuova pietra miliare come prima società privata di veicoli di lancio spaziali quotata in Corea”, ha dichiarato Soojong Kim, amministratore delegato di Innospace, in un comunicato. “Innospace si impegna ad accelerare lo sviluppo dei propri veicoli di lancio per entrare presto nel mercato e fornire servizi di lancio stabili e personalizzati, per diventare infine un attore competitivo nel mercato spaziale globale.”
Il risultato della quotazione in borsa di Innospace non è di certo dei migliori, e rappresenta sicuramente un ulteriore segnale di quanto i mercati non siano ancora pronti a fidarsi delle aziende spaziali quotate in borsa. Il caso di Astra, l’unica ulteriore società di lanci spaziali che si è quotata in borsa prima di raggiungere l’orbita rimarrà sicuramente un campanello d’allarme per molti anni.