Leggere lo spazio
| On 1 mese ago

Mondi senza fine. Esopianeti e il futuro dell’umanità

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Dal 6 ottobre 1995, data in cui Michel Mayor e Didier Queloz annunciarono la scoperta del primo esopianeta, sono stati scoperti migliaia di pianeti extrasolari. Una pluralità di mondi che sono, in numero, almeno tanti quanti le stelle sopra le nostre teste e che sono, nel nostro immaginario, una miriade di possibilità di trovare la vita da qualche parte lì fuori, oltre i confini del nostro Sistema Solare.

In “Mondi senza fine. Esopianeti e il futuro dell’umanità“, in uscita oggi 9 aprile 2024 per Apogeo Editore, l’astronomo Chris Impey parla proprio di questa ricerca. Una ricerca partita attivamente in quell’ottobre di quasi ventinove anni fa, ma che in realtà era cominciata molto, molto prima.

Chris Impey è docente di Astronomia all’Università dell’Arizona, e in ambito astronomico si è occupato principalmente di ricerche sulla cosmologia osservativa, in particolare galassie a bassa luminosità superficiale, mezzo intergalattico e indagini su galassie attive e quasar. È quindi ancor più lodevole la ricerca fatta per poter scrivere questo saggio, che fin dai suoi primordi sembra invitare il lettore non solo a immergersi nel racconto, ma anche e soprattutto a ricordare di alzare gli occhi al cielo, chiedendosi se e dove potrebbe esserci vita in questo “luogo dalle potenzialità infinite” che è l’Universo.

Dai visionari del passato alla ricerca attiva del presente

Il dott. Impey torna indietro al 125 d.C. per ricostruire la storia di chi per primo (o forse no?) ha iniziato a pensare all’esistenza di altri mondi, oltre al nostro. Di chi per primo ha avuto la visione di un cosmo popolato di altre possibili terre, andando contro religioni, tradizioni, filosofie.

Successivamente, dopo aver raccontato le prime osservazioni, vengono prese in considerazione le diverse metodologie di rilevazione degli esopianeti e i risultati che ci hanno permesso di ottenere. E poi la zoologia dei mondi, perché sono molti e diversissimi fra loro: giganti gassosi e ghiacciati, mondi acquatici, super-Terre…

Gli oltre 5.000 esopianeti confermati finora nella nostra galassia comprendono diversi tipi: alcuni simili ai pianeti del nostro Sistema Solare, altri molto diversi. Infografica del 2022. Credits: NASA/JPL-Caltech

Per avere una prospettiva migliore sul nostro pianeta natale, esploriamo la diversità dei molti mondi scoperti al di là del nostro Sistema Solare. Quest’ultimo è sempre stato il nostro punto di riferimento, ma alcuni di questi nuovi mondi sono differenti da tutti quelli che orbitano attorno al Sole. Le loro storie di vita, ovvero come si sono formati e come si sono evoluti nel corso delle ere cosmiche, sono un ottimo contesto per poter capire meglio le proprietà peculiari della Terra.

Impey cita più missioni passate, presenti e future che stanno contribuendo e contribuiranno alla ricerca attiva di altri mondi, quelli che lui dice essere “mondi senza fine” perché continuiamo a trovarne, a mano a mano che la nostra strumentazione è sempre più adatta a farlo. Ogni missione sta consentendo e consentirà di renderci conto di come il nostro non sia il migliore dei mondi, scrive l’autore, e di come anche se è casa, presto diventerà inospitale.

La ricerca di vita su altri mondi

Una parte del saggio è interamente dedicata alla ricerca di vita. Quindi non solo di altri pianeti, ma di pianeti che siano abitabili, che possano consentire l’originarsi o perlomeno il sussistere della vita, come noi la conosciamo almeno.

L’autore parla di idee, visioni, progetti, da concept di missione esotici che rasentano la fantascienza a progetti su scala mondiale come il SETI. Parla di biosignatures e technosignatures, dell’equazione di Drake per stimare il numero di civiltà intelligenti nella Via Lattea che potrebbero comunicare presenti in un dato momento. Parla di colonizzazione multiplanetaria, di avamposti nello spazio, di umanità del futuro.

Lo fa con un registro rigoroso e preciso, da manuale quasi, più che da saggio divulgativo. “Mondi senza fine” è un libro denso, a tratti quasi pesante e tedioso, anche se sicuramente molto completo (per quanto riguarda ciò che è accaduto finora, almeno). Un libro che consiglio in particolare a chi è affascinato dall’esoplanetologia, perché ricco ed abbastanza esaustivo, e con un’interessante sezione finale dedicata alla bibliografia.

Cliccando qui troverai tutte le informazioni su Leggere lo spazio, la rubrica di Astrospace.it dedicata al raccontare i libri di astrofisica, scienza, space economy, esplorazione spaziale, ingegneria, tecnologia e tanto altro.

Mondi senza fine

8

Chiarezza

8.0/10

Contenuto

8.0/10

Interesse dell'argomento

8.0/10