Poco prima della mezzanotte di sabato 18 maggio 2024, i cieli del nord del Portogallo sono stati improvvisamente illuminati da un lampo di colore blu-verde, terminato in una grande palla di fuoco verdognola. Immediatamente i cittadini hanno allertato la Protezione Civile e i vigili del fuoco, a cui sono arrivate segnalazioni anche dalla parte centrale del Paese e addirittura dalla Spagna.
Il responsabile dello spettacolo è stata una meteora, il frammento di una cometa secondo l’ESA e l’Osservatorio di Calar Alto, che ha attraversato i cieli di Portogallo e Spagna per qualche centinaio di km in lunghezza. Viaggiava a 160mila km/h, ovvero circa 45 km/s, per confronto 65 volte più veloce della massima velocità raggiunta da un caccia Lockheed Martin F-16. Le sue caratteristiche le danno il soprannome di bolide, un nominativo non scientifico ma usato molto spesso per indicare questi oggetti se molto luminosi.
Il cielo ha assunto quel colore principalmente a causa della composizione chimica del frammento, che si è incenerito entrando nell’atmosfera terrestre. La meteora è stata confermata dall’ESA, che l’ha catturata con le sue telecamere a Cáceres, in Spagna, alle 22:46 UTC. L’Agenzia ipotizza che la meteora sia probabilmente bruciata sopra l’Oceano Atlantico, ad un’altitudine tra i 60 e i 50 km.
☄️😍 ESA’s fireball camera in Cáceres, Spain, spotted this stunning meteor last night!
Our Planetary Defence Office are currently analysing the size and trajectory of the object to assess the chance that any material made it to the surface.
Credit: ESA/PDO/AMS82 – AllSky7 pic.twitter.com/gSU4unncQW
— ESA Operations (@esaoperations) May 19, 2024
Cos’è un bolide?
Le meteore sono frammenti di materia interplanetaria, come roccia o polvere provenienti da asteroide o comete, che entrano nell’atmosfera terrestre a velocità elevatissime, generando una scia luminosa dovuta al riscaldamento per attrito con l’aria e spesso disintegrandosi.
Le meteore cometarie provengono dalla polvere e dai detriti lasciati dalle comete lungo le loro orbite. Le comete infatti, composte principalmente di ghiaccio e polvere, perdono materiale a causa della sublimazione dei ghiacci quando si avvicinano al Sole. Questo materiale si disperde nello spazio e, se la Terra attraversa uno di questi flussi di detriti, si verifica uno sciame meteorico, durante il quale si possono osservare numerose meteore in un breve periodo di tempo. Talvolta, comunque, può accadere che siano frammenti isolati di una cometa ad impattare sull’atmosfera.
Le meteore provenienti dagli asteroidi, invece, sono frammenti di roccia metallica o silicatica che si staccano dagli asteroidi, spesso a causa di collisioni. La distinzione tra meteore cometarie e asteroidali di solito può essere fatta osservando la composizione chimica delle meteore e la loro orbita prima dell’ingresso nell’atmosfera terrestre, quando sono chiamate ancora meteoroidi. Oppure ipotizzando la loro composizione dal colore che osserviamo quando bruciano in atmosfera.
Quando una meteora è particolarmente luminosa e potenzialmente visibile anche di giorno, viene soprannominata bolide. I bolidi possono terminare con un’esplosione visibile (e talvolta udibile), dovuta alla rapida frammentazione del corpo meteoritico nella nostra atmosfera. Questi eventi spettacolari, come quello avvenuto sabato in Portogallo, catturano l’attenzione per la loro intensità.
Circa il 90%-95% della materia interstellare che raggiunge la Terra in questo modo non dura abbastanza a lungo per raggiungere il suolo. Se un meteoroide arriva al suolo, di solito è sottoforma di polvere o particelle molto piccole. Quei frammenti sono detti meteoriti.
Perché proprio verde?
Proprio come vengono utilizzati diversi elementi chimici per generare fuochi d’artificio di diversi colori, il colore delle meteore che bruciano in atmosfera ne suggerisce la composizione chimica. In realtà, il colore dipende da una serie di fattori, per esempio quanto il cielo è limpido, se si vedono ad occhio nudo o in video/foto, a che velocità si muovono. Tuttavia, in linea di massima la colorazione che osserviamo dipenderà direttamente dalla composizione dei frammenti di materia che attraversano il gas atmosferico.
Lo sciame meteorico delle Geminidi per esempio, uno dei più conosciuti e ricchi sciami meteorici dell’anno, è noto per la produzione di meteore dai colori intensi, principalmente giallo-arancione e talvolta verde. Anche lo sciame meteorico delle Perseidi, quello del 10-11 agosto, è noto per la produzione di meteore dai colori vivaci.
In linea generale, le meteore più violacee indicano la presenza di calcio, quelle giallo-arancioni di sodio, e quelle bianco-gialle di ferro, che contribuisce a seconda della sua concentrazione e dello stato di ossidazione. Il colore rosso è spesso causato dalla presenza di ossigeno e azoto atmosferico.
Il colore verde/blu di meteore come quella del 19 maggio, invece, è causato principalmente dalla combustione del magnesio.
Un tipo di meteorite noto per contenere magnesio sono le pallasiti, che contengono grandi cristalli verde oliva che sono una forma di silicato di magnesio-ferro chiamato olivina. Le origini delle pallasiti restano misteriose, ma gli scienziati pensano che potrebbero formarsi quando gli asteroidi o le comete si sciolgono, e il materiale più denso che affonda nei loro nuclei. Le pallasiti potrebbero quindi provenire dai confini tra il nucleo metallico e il mantello di silicati.
Un’origine cometaria
La meteora che ha sfrecciato sui cieli portoghesi e spagnoli è stata rilevata sia dalle telecamere dell’ESA, sia con i rilevatori che il progetto SMART gestisce negli osservatori di Calar Alto ad Almería, La Hita a Toledo, Huelva, Sierra Nevada e La Sagra a Granada, Siviglia e Marçà a Tarragona. Anche due telecamere esterne dell’Osservatorio Calar Alto di Almería hanno potuto seguire questo spettacolare evento.
Secondo l’analisi preliminare effettuata dal professor José María Madiedo (Istituto andaluso di astrofisica IAA-CSIC), ricercatore principale del progetto SMART, questo oggetto aveva un’origine cometaria ed è entrato in atmosfera a una velocità di 161mila km/h. L’altitudine iniziale della parte luminosa dell’evento era di 122 km, ed è terminato a un’altitudine di 54 km.
Anche l’ESA ha affermato un’origine cometaria per il bolide, aggiungendo che la possibilità che alcuni frammenti abbiano raggiunto il suolo è scarsa. In ogni caso, la ricerca dei eventuali resti continua.