Il 7 marzo 2023 è stato effettuato il primo test orbitale del nuovo razzo giapponese H3. Il vettore si alzò dalla rampa di lancio, ma la missione fallì per un problema al secondo stadio, che non si accese come previsto. Poco dopo aver rilevato il problema, dal controllo missione fu comandata la distruzione del razzo, per evitare rientri incontrollati.
Un nuovo tentativo di lancio è stato inizialmente fissato per il 15 febbraio, e poi rimandato al 17 febbraio a causa delle condizioni meteo avverse. La partenza è prevista in una finestra di lancio aperta dalle 1:22 italiane fino alle 05:06 italiane, sempre del 17 febbraio.
Da allora il Giappone ha lavora per risolvere il problema, che sembra essere dovuto a tre principali problemi elettronici nel secondo stadio. Questo è quanto ha rilevato JAXA, l’Agenzia Spaziale Giapponese, durante una indagine conclusa a ottobre 2023.
Il vettore H3 è particolarmente importante per lo spazio giapponese, e questo anno di ritardo dovuto al primo fallimento sta mettendo in difficoltà non poco il settore. H3 infatti è pensato come vettore pesante anche per il mercato internazionale, non solo per il lancio di satelliti nazionali.
Con il pensionamento del razzo H2, che a oggi ha solamente due lanci ancora da effettuare, H3 rimarrà l’unico lanciatore pesante a disposizione del Giappone.
Un nuovo lancio inaugurale
Con il lancio inaugurale del 2023 venne perso l’importante satellite di osservazione della Terra ALOS-3. Questa volta invece il payload primario sarà una massa di prova, mentre due piccoli satelliti saranno il payload secondario. Entrambi sono dispositivi per l’osservazione della Terra, il primo sviluppato da Canon Electronics, il secondo da Seiren Co.
Il razzo H3 è pensato per trasportare, nella sua versione base, circa 4000 kg verso l’orbita eliosincrona a 550 km di quota, posizione tipica dei satelliti di osservazione terrestre, a un costo di 33 milioni di dollari.
Il lancio si può seguire qui, con una live ufficiale in inglese.
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