All’alba di una nuova esplorazione della Luna, Marte appare forse più lontano, quando in realtà diventa ogni giorno più vicino. Il paragone è simbolico ovviamente, dato che il Pianeta Rosso non cambia la sua orbita attorno al Sole, o per lo meno non lo fa per nostra volontà. Marte è sempre più vicino perché ad oggi sono ben cinque le Nazioni o Enti spaziali che hanno portato mezzi in orbita attorno a Marte: USA, Europa, Russia, India, Emirati Arabi Uniti e Cina.
USA e Cina sono anche riuscite a muovere dei rover sulla superficie, e tra poco (una decina d’anni) potremmo ricevere e analizzare qui sulla Terra i primi campioni raccolti direttamente dalla superficie rossa dai nostri rover e lander. Questo è un risultato che negli anni ’90 in ESA si sperava già di raggiungere ad inizio degli anni 2000. Lo sappiamo perché è uno dei tanti aneddoti, e informazioni dirette che ci racconta Paolo Ferri nel suo nuovo libro Le Sfide di Marte, edito Raffaello Cortina Editore e disponibile all’acquisto dall’11 aprile.
Paolo Ferri, è stato per quasi quarant’anni all’ESA, a capo del dipartimento di operazioni spaziali dell’Agenzia, e responsabile per diverse missioni, tra cui Rosetta, Mars Express e Exo Mars. Sulla prima Ferri ha già scritto un precedente testo, e sulle ultime due si concentra principalmente in questo nuovo libro.
Le Sfide di Marte è un testo che potremmo facilmente rititolare “Le sfide di Marte all’Europa”. La storia dell’esplorazione del Pianeta Rosso del vecchio continente non è certo ampia come quella della NASA, ma le sfide che Marte ci ha presentato non sono state poche, alcune sono state vinte, altre non ancora. Due sono state le principali imprese marziane dell’ESA, finora: prima Mars Express, lanciata nel 2003 e poi ExoMars, missione in due parti, la prima lanciata nel 2016, la seconda ancora ancorata a Terra.
Il libro di Ferri si divide essenzialmente in tre parti. Nella prima l’autore racconta e spiega chi ha raggiunto finora Marte, a che punto è l’esplorazione, e soprattutto come si raggiunge il Pianeta Rosso. Elementi fondamentali per immedesimarsi appieno nelle sfide raccontate nella seconda parte e terza. Queste lasciano spazio al racconto, sempre ricco di dettagli e protagonisti, prima di Mars Express e poi di ExoMars.
La sonda lanciata nel 2003, nacque come “riutilizzo” di componenti, esperienze e software già previsti da Rosetta, in modo che alla fine degli anni ’90 fosse possibile progettare una missione “a basso costo”. Ben presto però, le sfide tecniche che la sonda presentò ai vari team a Terra le fecero ottenere un carattere ben chiaro e tutto suo, che cambiò una volta arrivata in orbita, dove ha dimostrato, grazie alle mille soluzioni trovate dagli ingegneri dell’ESA, di essere un enorme successo. Una sonda progettata per durare tre anni, che ancora oggi, nel 2023, è attiva e produce risultati.
Nella seconda parte Ferri racconta della seconda grande missione dell’ESA verso Marte: ExoMars. Questa si divide a sua volta in due parti, un orbiter chiamato Trace Gas Orbiter, lanciato nel 2016 insieme al lander Schiapparelli, e un rover, che avrebbe dovuto partire del 2022, ma che ad oggi, per la cancellata collaborazione Russa, non ha ancora una data precisa. ExoMars è una missione ambiziosa, che Ferri racconta con precisione e ancora con un punto di vista da protagonista. Essenziale in questi casi per capire come dietro una missione spaziale interplanetaria ci sia lavoro di ingegneri, scienziati, amministratori e industrie. Anni di progettazione, compromessi, riunioni, di centinaia di persone.
Dopo “Il lato oscuro del Sole” e “Il Cacciatore di Comete”, Le Sfide di Marte è un altro immancabile acquisto per chi vuole scoprire e approfondire anche i dietro le quinte dello spazio europeo, dalla penna di chi lo spazio europeo ha contribuito a costruirlo con le proprie mani.
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