Israele ha lanciato un nuovo satellite militare, chiamato Ofek-13. Il lancio è avvenuto alle 02:13 italiane del 29 marzo, dalla base aerea di Palmachim. Per questo lancio è stato utilizzato un vettore Shavit 2, che ha immesso il satellite in un’orbita retrograda equatoriale. Il razzo è infatti partito dalla costa di Israele verso il Mar Mediterraneo. La missione è stata gestita dal Ministero della Difesa e da Israel Aerospace Industries (IAI).
Poche ore dopo la partenza lo stesso ministro della difesa israeliano ha comunicato ufficialmente il successo del lancio, affermando che il satellite era in orbita e che i primi dati erano già stati ricevuti. Nei prossimi giorni e settimane inizieranno una fase di commissione di Ofek 13, e si aspettano le prime immagini a fine aprile.
Ofek 13 fa parte di una serie di satelliti militari per l’osservazione della Terra di Israele, di cui si stima che almeno 5 siano ancora attivi e operativi. Con il precedente lancio, eseguito sempre con il vettore Shavit 2 dalla Palmachin Airbase, è stato portato in orbita Ofek 16 nel luglio 2020.
Il lancio è avvenuto con successo, secondo i piani. Anche le prime indicazioni del satellite sono eccellenti. Nelle prossime settimane completeremo i test tecnici e riceveremo le prime immagini.
Avi Berger, Defense Ministry Space Directorate
I satelliti Ofek
La serie di satelliti Ofek è attualmente uno degli asset spaziali più importanti per IsraeIe, quasi interamente dedicati alle attività della Difesa. Il primo satellite Ofek è stato lanciato da Israele nel 1988, come dimostratore tecnologico. Nel 1995 è invece arrivato nello spazio Ofek-3, il primo veramente operativo; era un satellite per l’osservazione ottica della Terra, usato operativamente anche nella seconda guerra del golfo per osservare le truppe di Saddam Hussein.
Successivamente sono arrivati in orbita Ofek-4 nel 1998, Ofek-5 nel 2002, Ofek-6 nel 2004, Ofek-7 nel 2007, Ofek-9 nel 2010 e Ofek-10 nel 2014 e Ofek-11 nel 2014. Il penultimo è stato Ofek-16 nel 2020 e l’ultimo Ofek-13 lanciato ora, nel 2023.
I satelliti Ofek-8 (tra l’altro l’unico non lanciato da Israele, ma a bordo di un razzo PSLV indiano) e l’Ofek-10 utilizzano una tecnologia SAR (Radar ad Apertura Sintetica) per l’osservazione della Terra. A questi si aggiunge anche l’ultimo Ofek-13, anch’esso dotato di radar SAR.
משרד הביטחון והתעשייה האווירית שיגרו בהצלחה לחלל את לוויין "אופק 13", לוויין תצפית מכ"מי בעל יכולות מתקדמות, משדה ניסויים במרכז הארץ
(צילום: קובי ריכטר, TPS) @ItayBlumental pic.twitter.com/Al2ByWTtdH— כאן חדשות (@kann_news) March 28, 2023
Il vettore Shavit
Israele, lanciando nel 1988 il primo satellite Ofek, diventò l’ottava nazione al mondo a disporre di tecnologia e strutture per gestire un lancio nello spazio in autonomia. Lo fece con la prima versione del razzo Shavit, ottenuto modificando il missile intercontinentale (ICBM) Jericho II.
Il vettore venne usato fino al 2004, quando il fallimento del lancio del satellite Ofek-6 portò Israele a spostare Ofek-8 su un vettore indiano, e a sviluppare una versione aggiornata, lo Shavit-2. Quest’ultimo ha un primo e secondo stadio aggiornati, mentre il terzo è rimasto uguale. Tutti e tre sono alimentati da propellente solido, mentre esiste una variante con un quarto stadio a idrazina.
Il vettore viene lanciato in un’orbita equatoriale retrograda, data la posizione della base di lancio. Israele non può infatti lanciare verso Est, in quanto il razzo sorvolerebbe zone abitate, oltre che Paesi con cui Israele è formalmente in guerra, uno su tutti la Palestina. Questa costrizione abbassa di conseguenza il carico utile disponibile del vettore, che si attesta sui 350/500 kg in orbita terrestre bassa.
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