Altri quattro astronauti hanno lasciato la Terra per trascorrere sei mesi in orbita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Sono partiti a bordo della capsula Crew Dragon di SpaceX, quando in Italia erano le 6:34 dell’1 marzo, dal complesso di lancio 39A in Florida.
Facenti parte della missione chiamata Crew-6, la sesta di lunga durata di una capsula SpaceX, sono gli astronauti della NASA Stephen Bowen e Warren Hoburg, il cosmonauta russo Andrej Fedjaev e l’astronauta Sultan Alneyadi degli Emirati Arabi Uniti. Ha così inizio il viaggio della Dragon Endeavour verso la Stazione Spaziale Internazionale, che raggiungerà il 3 marzo verso le ore 7:17.
La missione sarebbe dovuta partire già il 27 febbraio, ma pochi minuti prima del decollo SpaceX ha deciso di abortire il lancio. In quel momento infatti, i tecnici hanno notato delle anomalie nella lettura dei dati riguardanti il TEA/TEB (trietilalluminio e trietilborano). Il team di SpaceX non è riuscito a stabilire con precisione se i serbatoi di queste sostanze fossero stati riempiti correttamente o meno. Dopo alcune analisi, è emerso che il problema riguardava un filtro intasato dei serbatoi di terra. Nessun problema quindi legato direttamente al Falcon 9.
Questi due liquidi sono fondamentali per il funzionamento del vettore, in quanto permettono l’avviamento dei motori Merlin. La miscela di TEA/TEB infatti, a contatto con l’ossigeno, prende fuoco violentemente, innescando in questo modo le reazioni di combustione per l’avviamento dei motori. Sono proprio queste due sostanze a causare la caratteristica fiamma di colore verde che, in determinate condizioni di luce, si vede provenire dai motori.
I quattro membri dell’equipaggio
L’unico veterano, nonché comandante della missione, è l’astronauta della NASA Stephen Bowen, alla sua quarta spedizione in orbita. Bowen aveva già preso parte a tre diverse missioni, tutte a bordo dello Space Shuttle: STS-126 nel 2008, STS-132 nel 2010 e la STS-133 nel 2011. Nonostante ciò, ha trascorso “solo” 40 giorni nello spazio, accumulando però 47 ore di attività extra veicolari.
Il secondo astronauta della NASA è Warren Hoburg, selezionato dall’agenzia americana nel 2017. Classe 1985, con una laurea in aeronautica e astronautica conseguita al MIT e un dottorato di ricerca in ingegneria elettrica, è il pilota della Dragon.

Il ruolo di specialista di missione è ricoperto dal russo Andrej Fedjaev e dall’astronauta degli Emirati Arabi Uniti (EAU) Sultan Alneyadi. Continua in questo modo il programma di scambio di astronauti tra NASA e Roscosmos, in quanto Fedjaev è il secondo cosmonauta che viaggia a bordo di una Dragon. Il primato va ad Anna Kikina, attualmente in orbita con la missione Crew-5 e il cui ritorno è previsto qualche giorno dopo l’arrivo dei nuovi compagni.
Crew-6 rappresenta un’importante missione per gli EAU, in quanto è la prima di lunga durata, dopo il breve viaggio di 9 giorni di Ali Almansoori nel 2019. Si tratta di un nuovo importante passo avanti per gli EAU e per la loro affermazione nel settore spaziale. Alneyadi, essendo musulmano, ha dichiarato di voler provare a rispettare il digiuno imposto nel periodo del Ramadan, durante il quale non è possibile bere né mangiare dall’alba al tramonto. Sulla ISS ciò risulterà alquanto complesso da rispettare alla lettera, poiché in 24 ore gli astronauti assistono a 16 albe e 16 tramonti, dovrà quindi regolare una routine apposita. Alneyadi ha comunque affermato che cercherà di rispettare le tradizioni musulmane a meno di non mettere a repentaglio la sicurezza dell’equipaggio e della missione.
Supporto ai visitatori della ISS
Durante la loro permanenza sulla Stazione Spaziale, i membri di Crew-6 riceveranno diverse visite in orbita. La prima, prevista per il mese di aprile, sarà da parte del primo equipaggio che volerà a bordo della capsula CST-100 Starliner di Boeing. Dopo numerosi ritardi, anche dovuti a problemi emersi in fase di test, la Boeing si prepara all’ultimo volo di prova per certificare la Starliner al volo umano. I due astronauti delle Starliner rimarranno sulla ISS per circa due settimane, per poi fare ritorno sulla Terra.
Dragon has separated from Falcon 9’s second stage pic.twitter.com/dvO36yNNHI
— SpaceX (@SpaceX) March 2, 2023
Successivamente, sulla Stazione Spaziale arriveranno quattro astronauti commerciali, l’equipaggio della seconda missione di Axiom, Ax-2. Dopo il successo di Ax-1, avvenuta ad aprile dello scorso anno, ora altri quattro astronauti privati sono pronti a partire per una missione di circa 12 giorni. Tra l’equipaggio vi sono anche due astronauti dell’Arabia Saudita.
A meno di ulteriori ritardi, è possibile che l’equipaggio di Crew-6 assista anche all’arrivo di un nuovo veicolo spaziale sulla ISS. Si tratta del Dream Chase di Sierra Space, alla sua prima missione di test verso la Stazione Spaziale. La partenza di questo spazioplano è prevista per l’ultimo trimestre del 2023, ma non è ancora fissata una data precisa. Dipenderà dalla conclusione dei test al nuovo mezzo spaziale, e dalla disponibilità del vettore Vulcan, che eseguirà il suo primo volo solo a inizio maggio.
Falcon 9 nuovo e Dragon al quarto volo
Sebbene per la partenza di Crew-6 SpaceX abbia utilizzato un primo stadio nuovo, ormai prassi rara, ciò non vale per la Dragon. I quattro astronauti hanno iniziato il loro viaggio nello spazio a bordo di Endeavour, la prima Crew Dragon utilizzata da un equipaggio. È stata Endeavour a eseguire la missione Demo-2 di Bob Behnken e Doug Hurley, partiti il 30 maggio 2020 e ritornati dopo circa 64 giorni.
Successivamente, SpaceX ha utilizzato questa Dragon anche per Crew-2 e Ax-1, in questo modo la capsula ha trascorso nello spazio poco meno di 281 giorni.
Con Crew-6 Endeavour vola per la quarta volta, stabilendo in questo modo un nuovo primato per l’azienda di Musk e dimostrando ancora una volta l’affidabilità dei propri mezzi. Stando alle ultime dichiarazioni, la Dragon è in grado di gestire almeno cinque missioni, quindi è probabile che dopo Crew-6 vedremo Endeavour volare ancora.
Falcon 9’s first stage booster has landed on the Just Read the Instructions droneship pic.twitter.com/aTsxNo2cJN
— SpaceX (@SpaceX) March 2, 2023
Il Falcon 9 utilizzato per trasportare la Dragon in orbita non era mai stato utilizzato prima. Si tratta del terzo booster nuovo che vediamo volare in questo 2023, contando anche il core centrale del Falcon Heavy che SpaceX ha poi perso volontariamente.
Il booster utilizzato in quest’ultima missione è il B1078, che dopo circa nove minuti e mezzo dal decollo è poi atterrato sulla chiatta Just Read The Instructions. Nel corso del 2023 vedremo quindi il B1078 supportare altre missioni. Sono così 101 gli atterraggi consecutivi effettuati con successo, mentre la partenza della missione Crew-6 è la quattordicesima di questo 2023.
Ti è piaciuto questo articolo? Lo abbiamo scritto grazie al supporto degli abbonati ad Astrospace Orbit. Solo questo ci ha permesso di scriverlo in modo competente, revisionandolo, rileggendolo e consultando diverse fonti. Ne è valsa la pena? Se ti sembra di sì, puoi iscriverti anche tu ad Astrospace Orbit, avrai accesso a diversi vantaggi e contenuti esclusivi.
Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.
Continua a seguire Astrospace.it su Telegram e Instagram.