Il 2022 è stato un anno importante per il settore spaziale internazionale. Abbiamo assistito al lancio della prima missione Artemis 1 verso la Luna e alla messa in operazione del telescopio James Webb ad inizio anno. È stato anche un anno importante per gli investimenti nel settore spaziale privato, anche se dai primi dati sembra emergere un piccolo rallentamento rispetto al 2021. Quello che è chiaro è però quanto anche il 2023 sarà un anno importante, guidato dal primo lancio orbitale di Starship, evento sicuramente fra i più attesi.
In questo articolo abbiamo cercato di riassumere e spiegare i 10 lanci spaziali più importanti che ci aspettiamo di vedere per il 2023.
1- Primo lancio orbitale di Starship
Per vedere un prototipo di Starship raggiungere lo spazio per la prima volta dovremmo aspettare i primi mesi del 2023. È probabilmente il lancio più atteso dell’anno, specialmente per ciò che rappresenta per il futuro dell’esplorazione spaziale. La NASA osserva attentamente lo sviluppo di Starship, dal momento che è parte fondamentale delle missioni Artemis e del programma Human Landing System. La versione lunare di Starship, infatti, sarà il lander che permetterà all’uomo di tornare a camminare sulla luna durante la missione Artemis III e successivamente con Artemis IV.
Il primo volo, in base ai progetti mostrati nel 2021, sarà caratterizzato da una volo orbitale parziale. Dopo 170 secondi dal lancio, il booster si separerà e tenterà un rientro controllato a circa 20 miglia dalla costa, nel golfo del Messico, non diversamente da come fa il primo stadio del Falcon 9. La Ship continuerà sorvolando gli stretti della Florida, e raggiungerà lo spazio eseguendo quasi un giro completo della Terra, per poi tentare un ammaraggio controllato in mare a circa 100 km dalla costa di Kauai, un’isola delle Hawaii. Questo avverrà dopo più o meno un’ora e mezza dal lancio. L’obiettivo di SpaceX è quello di raccogliere quanti più dati possibili, in particolare sulle dinamiche d’ingresso atmosferico e la tenuta dello scudo termico, in maniera tale da correggere eventuali errori e costruire prototipi migliori per i prossimi lanci.
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Per effettuare il primo lancio orbitale devono essere conclusi tutti gli elementi del Stage Zero (le strutture di terra del pad orbitale). È proprio il mancato completamento di queste strutture ad aver principalmente ritardato il lancio orbitale finora. I prototipi candidati per questo primo volo sembrano essere la Ship 24, la quale ha probabilmente concluso la sua campagna di test e aspetta di essere posizionata sopra il primo stadio, ossia il Booster 7. Questo, dopo l’ultimo static fire, è stato riportato al sito di costruzione, per gli ultimi lavori prima del lancio.
Possibile data di lancio: febbraio-aprile 2023.
2- Primo lancio del vettore Vulcan di ULA
Il vettore Vulcan segnerà un passaggio importante all’interno del settore dei lanci spaziali americani. Vulcan è il razzo di nuova generazione di ULA, e andrà a sostituire completamente i vettore Atlas V e Delta Heavy. Entrambi questi vettori sono stati particolarmente importanti per gli Stati Uniti, soprattutto prima del crescente uso del Falcon 9.
Vulcan andrà inoltre a concludere la “collaborazione” con la Russia, che negli anni ha venduto i motori RS-180 che hanno spinto il vettore Atlas V. Vulcan userà invece i motori BE-4 di Blue Origin, il che rappresenterà anche un importante contratto per Blue Origin, che avrà l’opportunità di vendere diversi motori a ULA, ampliando finalmente il proprio business.
Il primo lancio di Vulcan sarà particolarmente importante anche per il suo carico, il lander lunare Peregrine di Astrobotic. Questo lander sarà diretto verso la Luna, e sarà la prima missione finanziata dal programma CLPS della NASA.
Possibile data di lancio: marzo-aprile 2023.
3- Primo lancio del vettore Terran 1 di Relativity Space
Il vettore Terran 1 di Relativity Space sarà il primo lanciato dalla startup americana, una delle più interessanti, più grandi e con più investimenti del settore della new space economy americana. Relativity Space pone gran parte della sua innovazione nella stampa 3D dei propri vettori, rendendo la produzione in serie più veloce e conveniente.
Inoltre, Terran 1 partecipa ad una corsa allo spazio nuova e particolare, quella allo sviluppo del primo vettore orbitale funzionante a metano e ossigeno liquidi. L’uso di questi propellenti sarà una rivoluzione non indifferente nel mercato spaziale internazionale. Per ora la “corsa” è stata parzialmente vinta dalla startup cinese LandSpace, che a dicembre ha lanciato il proprio vettore Zhuque-2 alimentato a metano e ossigeno liquidi. Il lancio è fallito per un problema al secondo stadio, ma il primo ha funzionato correttamente.
Il lancio di Relativity Space sarà particolarmente importante anche per gli sviluppi interni dell’azienda. Nonostante i grandi fondi e aspettative ricevute, ancora nessun carico è stato portato in orbita, nonostante sia in fase di sviluppo già un nuovo vettore, il Terran R che sarà completamente riutilizzabile. Esso sarà basato sulle tecnologie di Terran 1, quindi un lancio inaugurale di successo sarà un inizio promettente per una delle startup spaziali più seguite di questi anni.
Possibile data di lancio: febbraio 2023.
4- Missione Polaris Dawn di SpaceX e Jared ISaacman
La missione Polaris Dawn partirà dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center in Florida, spinta da un Falcon 9 di SpaceX. È la prima di tre missioni del programma Polaris, gestito da SpaceX per conto del miliardario Jared Isaacman, che ha già volato nello spazio durante la prima missione interamente composta da civili: Inspiration 4.
Anche questa volta l’equipaggio è composto da soli privati: a bordo di una speciale Crew Dragon appositamente modificata vi saranno Jared Isaacman, Scott Poteet, Sarah Gillis e Anna Menon. L’equipaggio rimarrà in orbita attorno alla terra per cinque giorni. Grazie alla particolare orbita in cui verrà immessa la Dragon, l’equipaggio infrangerà il record di Gemini 11 raggiungendo l’orbita terrestre più alta mai volata da un veicolo con equipaggio: 1400 km di altitudine all’apogeo iniziale. Inoltre, a circa 700 km sopra la Terra, l’equipaggio tenterà la prima attività extraveicolare commerciale, con delle tute per EVA progettate da SpaceX sulla base delle attuali tute usate all’interno della Dragon.
Durante la permanenza in orbita l’equipaggio condurrà 38 esperimenti, in particolare per studiare gli effetti del volo spaziale e delle radiazioni sulla salute umana: verranno utilizzati degli ultrasuoni per monitorare, rilevare e quantificare gli emboli gassosi venosi per lo studio degli effetti della decompressione; verrà effettuata una ricerca relativa alla sindrome neuro-oculare associata al volo spaziale attraverso delle speciali lenti a contatto, dal momento che questa rappresenta un grosso rischio per la salute umana nei voli di lunga durata; saranno raccolti dati sulle quantità ed effetti delle radiazioni, in particolare durante la permanenza nella fascia di Van Allen, per vedere come queste influenzano i sistemi biologici umani.
Infine, l’equipaggio di Polaris Dawn sarà il primo a testare la comunicazione laser di Starlink nello spazio, un elemento fondamentale per il sistema di comunicazione necessario per le future missioni sulla Luna e oltre.
Possibile data di lancio: marzo-aprile 2023 con un Falcon 9.
5- Primo volo del Dream Chaser di Sierra Space verso la ISS
Il Dream Chaser è uno dei mezzi più interessanti per il trasporto di carico in orbita terrestre bassa. Spesso è stato definito lo spazioplano d’America, in quanto pensato sulla base dello Space Shuttle. Dream Chaser è un mezzo sviluppato da Sierra Space e usato per portare rifornimenti sulla ISS all’interno del programma Commercial Crew Developement (CCDev) della NASA.
Il Dream Chaser è in fase di sviluppo da oltre dieci anni e sarà fondamentale per lo sviluppo interno di Sierra Space, per diversi motivi. Questo spazioplano riuscirà a portare sulla ISS circa 5500 kg divisi in spazio pressurizzato e non, poco meno della capsula Cargo Dragon di SpaceX. La grande novità sarà che Dream Chaser riuscirà anche a riportare a Terra materiale, proprio per le sue caratteristiche di spazioplano. Sarà il secondo mezzo americano a poter rientrare a Terra dalla ISS oltre alla capsula Dragon.
Dream Chaser è un mezzo importante anche perchè in futuro sarà usato per rifornire le stazioni spaziali private, in particolare la stazione in fase di sviluppo da Sierra Space e anche la Orbital Reef di Blue Origin. In più è in fase di sviluppo una versione del Dream Chaser per il trasporto di equipaggio, che dovrebbe essere operativa nella seconda metà del decennio.
Dream Chaser sarà lanciato nella seconda metà del 2023 con un vettore Vulcan.
6- Lancio della sonda Psyche verso l’asteroide omonimo
Psyche è una missione spaziale della NASA diretta verso l’omonimo asteroide di tipo M, il più massiccio a noi conosciuto, 16 Psyche. Questo si trova in orbita attorno al Sole nella fascia di asteroidi tra Marte e Giove. Ciò che rende speciale l’asteroide è che sembra poter essere il nucleo di ferro e nichel esposto di un proto-pianeta. Vedere o misurare direttamente il nucleo della Terra o dei pianeti rocciosi è impossibile: Psyche potrebbe fornirci dei dati fondamentali per la comprensione sulla formazione dei pianeti rocciosi e del loro interno. In particolare, grazie agli studi di geologia, della forma, la composizione, il campo magnetico e la distribuzione della massa dell’asteroide.
La sonda verrà spinta da quattro propulsori elettrici ad effetto Hall, alimentati dall’energia elettrica prodotta dai propri pannelli solari. Nel 2026 effettuerà una fionda gravitazionale con Marte, permettendo alla sonda di guadagnare velocità e impostare la propria orbita in maniera tale che intersechi quella dell’asteroide. L’arrivo è previsto ad agosto 2029, posizionandosi nella prima di 4 orbite attorno all’asteroide: la sonda infatti orbiterà ad altitudini decrescenti rispetto alla superficie di 16 Psyche, per un totale di 21 mesi nell’orbita dell’asteroide.
A bordo della sonda vi saranno 30 kg di carico utile, composto da quattro strumenti scientifici: un imager multispettrale per fornire immagini ad alta risoluzione; uno spettrometro a raggi gamma per mappare la composizione dell’asteroide; un magnetometro per misurare il campo magnetico residuo; un sistema di telecomunicazioni a banda X per determinare il campo gravitazionale. Inoltre, Psyche testerà la nuova tecnologia di comunicazione laser per le comunicazioni tra la Terra e le sonde nello spazio profondo, denominato Deep Space Optical Communications (DSOC). Si spera che questa nuova tecnologia migliori le prestazioni delle comunicazioni da 10 a 100 volte rispetto ai metodi attualmente in uso.
Il lancio è previsto attualmente ad ottobre 2023 con un Falcon Heavy.
7- Lancio della sonda Juice verso le lune ghiacciate di Giove
La JUpiter ICy moons Explorer (JUICE) è una missione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) con obiettivo lo studio ravvicinato delle tre lune ghiacciate di Giove: Callisto, Europa e Ganimede.
La sonda partirà dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese, a bordo del razzo Ariane V. Durante il viaggio la sonda sfrutterà la gravità della Terra e di Venere per quattro volte in maniera tale da guadagnare velocità e correggere la traiettoria senza l’utilizzo di propellente. La sonda sfrutterà poi i vari flyby delle tre lune per ottimizzare la propria orbita. I sorvoli permetteranno di studiare da vicino Giove e i satelliti ghiacciati, prima di immettersi definitivamente in un’orbita attorno a Ganimede. La durata prevista della missione nel sistema gioviano è di circa 3 anni, con una possibile estensione di 200 o più giorni. Alla fine, la sonda JUICE verrà fatta schiantare contro la superficie di Ganimede.
I principali obiettivi scientifici della missione sono divisi in base alla luna: per Ganimede (ma anche per Callisto) si vogliono caratterizzare i vari strati oceanici e rilevare le ipotetiche riserve d’acqua sotterranee, studiare il campo magnetico e le interazioni con la magnetosfera di Giove, la distribuzione interna delle masse e delle proprietà fisiche della crosta ghiacciata. Per Europa l’attenzione si concentra sullo studio della chimica essenziale per lo sviluppo della vita, con un focus sulla ricerca di molecole organiche.
Per fare ciò, JUICE è dotata di 100 kg di strumentazione scientifica, tra cui radar, magnetometri, spettrometri e macchine fotografiche. Alcuni di questi sono forniti dalle università italiane: Janus è un sistema di telecamere per studiare la morfologia e mappare le lune, fornita dall’università di Napoli; Rime è un radar per lo studio del sottosuolo ghiacciato fornito dall’università di Trento; 3GM è un pacchetto radiofonico per lo studio del campo gravitazionale delle lune e dell’estensione degli oceani interni alle lune, fornito dall’università “La Sapienza” di Roma.
Il lancio è previsto attualmente ad aprile 2023 con un Ariane V.
8- Prima missione Starliner con equipaggio verso la ISS
La capsula Starliner, dopo molti rinvii, ritardi e problemi di sviluppo si appresta ad eseguire finalmente il suo primo volo con equipaggio nel 2023. La missione si chiama Boeing Crew Flight Test e porterà gli astronauti Barry E. Wilmor e Sunita Williams sulla ISS per una missione di nove giorni. Si tratta del primo volo con equipaggio per la capsula di Boeing, facente parte del programma Commercial Crew della NASA.
La missione è stata rinviata due volte in seguito al Orbital Flight Test (OFT) 2 di Maggio, che per la prima volta ha portato la Starliner nello spazio, attraccando alla ISS senza equipaggio. Durante la missione sono state rilevate diverse anomalie, che hanno richiesto alcuni mesi aggiuntivi per essere risolti. In più, la missione è stata rinviata da febbraio 2023 ad aprile per un conflitto logistico con Crew-6, la missione di lunga durata di SpaceX che partirà a febbraio.
Boeing Crew Flight Test rappresenta un passaggio fondamentale per Boeing e la capsula Starliner. Un successo di questa missione porterà poi al lancio della prima missione di lunga durata, prevista per inizio del 2024. In più, la capsula Starliner sarà particolarmente importante per alternarsi con la Dragon e per gestire i viaggi verso le stazioni spaziali private dei prossimi anni.
Il lancio è previsto attualmente ad aprile 2023 con un Atlas V.
9- Lancio del telescopio Euclid
Il telescopio Euclid è la seconda missione di classe Medium (M2) approvata dal programma Science Programme Committe (SPC) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) nel 2012. Si tratta di un telescopio spaziale dedicato principalmente allo studio spettroscopico delle galassie lontane e allo studio dei fenomeni della materia ed energia oscura.
Il telescopio Euclid sarà lanciato verso il punto lagrangiano L2, dove si trova anche il telescopio James Webb Space Telescope. Da qui avrà un punto di osservazione privilegiato e dedicato. Il telescopio è dotato di due strumenti scientifici, il VISible Instrument (VIS) e il Near Infrared Spectrometer Photometer (NISP). L’Italia ha un ruolo fondamentale nello sviluppo di questo telescopio, sia nella sua costruzione (diversi test e fase dell’assemblaggio si sono svolte nella sede di Thales Alenia Space a Torino) sia nella gestione del telescopio una volta operativo.
Il lancio di Euclid, inizialmente previsto per il 2022 con un vettore Soyuz, è stato rimandato al 2023 e inizialmente, dopo la guerra in Ucraina, si pensava di spostarlo su un Ariane 6. Attualmente la partenza è prevista per l’estate del 2023 e sarà eseguito con un Falcon 9, altro sintomo della crisi delle opportunità di lancio in Europa in questi anni.
Il lancio è previsto attualmente per l’estate 2023 con un Falcon 9.
10- Primo lancio di Ariane 6
Il primo lancio di Ariane 6 è uno degli eventi più importanti per il futuro dello spazio europeo. Il vettore medio pesante di ArianeSpace gestirà infatti gran parte del mercato interno europeo per il lancio di carichi medio-pesanti nei prossimi anni, mercato che attualmente sta passando una fase critica. Dopo la perdita dei vettori Soyuz nel 2022, e la dismissione del vettore Ariane V previsto nel 2023, l’Europa dispone ora di un accesso allo spazio limitato.
Ariane 6 rappresenta quindi un asset strategico importante per il vecchio continente sia per ragioni economiche che di sicurezza europea. Il vettore ha già diversi lanci programmati, tanto che ArianeSpace pensa di riuscire a lanciare almeno una decina di missioni per anno già a partire dal 2024. Questo ovviamente si verificherà dopo un lancio inaugurale di successo, che attualmente è previsto per la fine del 2023.
Il lancio è previsto attualmente alla fine del 2023.
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