La Cina e Stati Uniti potrebbero avere dei problemi nella scelta dei siti di allunaggio dopo il recente annuncio della NASA. L’agenzia americana ha infatti pubblicato la lista di siti candidati per il primo allunaggio del programma Artemis (Artemis-III) ed è emerso un possibile conflitto con quelli selezionati dalla Cina per la missione Chang’e 7, nel 2024.
Entrambe le agenzie spaziali hanno scelto dei siti di allunaggio nel polo sud lunare, una regione di grande interesse per le risorse presenti, favorita anche per le grandi porzioni di suolo costantemente illuminate dal sole, che si alternano alle zone perennemente in ombra, dove trovare ghiaccio. Nel caso delle due missioni, Artemis III e Chang’e 7, le condizioni scientifiche e operative sono molto simili. Ovvero cercare un punto sopraelevato, con luce costante e allo stesso tempo vicino a dei depositi di ghiaccio, tipicamente presente nei crateri che sono in ombra.
Le 13 zone selezionate dalla NASA presentano una superficie molto vasta, centinaia di chilometri quadrati a differenza dei 10 “punti” scelti per la missione cinese. Questi ultimi sono stati pubblicati da il direttore della missione Chang’e 4, Zhang He, in un articolo del 2020.

Cosa succede adesso?
Com’è ampiamente noto le due grandi potenze non stanno attraversando un buon periodo di comunicazione. Attualmente non è chiaro se, ed eventualmente come, le due nazioni si possono coordinare per evitare problemi di tipo organizzativo, in cui una missione “ruba” il sito dell’altra arrivando per prima.
Il problema va affrontato anche per il futuro dell’esplorazione spaziale della Luna, infatti sia il programma Artemis che Chang’e, e poi la stazione ILRS, intendono gettare la basi per avamposti permanenti nel polo sud lunare. Pertanto è chiaro che senza un dialogo, in futuro, conflitti di questo genere potrebbero essere molto più frequenti.

Questo è dovuto anche al fatto che ad oggi non esiste un trattato o protocollo che gestisce selezioni di questo tipo. Per esempio, la Cina, nel caso di Chang’e 5 rivelò con anni di anticipo il sito di atterraggio mentre per Chang’e 4 rimase ignoto fino a poco prima del lancio.
Le due missioni in poche parole
Artemis-III sarà la prima missione NASA con equipaggio ad arrivare sulla superficie della Luna dopo la fine del programma Apollo. Attualmente prevista per la fine del 2025, la missione porterà 2 astronauti americani a toccare il suolo lunare, grazie alla Starship di SpaceX che sarà impiegata come lander.
La meno nota Chang’e 7 è un ambiziosa missione robotica facente parte della terza fase del programma Chang’e. Ossia quelle missioni dedicate allo studio e lo sfruttamento delle risorse lunare per la costringer di una base robotica, propedeutica alle missioni con taikoinauti di fine decennio. Chang’e 7 si compone di diversi elementi tra cui una lander, rover e una parte orbitale costituita da un orbiter e un piccolo satellite per le comunicazioni. Il tutto per una massa di oltre otto tonnellate.
Il problema, seppur non di contemporaneità delle missioni, potrebbe essere di contaminazione. Se la zona sarà la stessa, o molto simile, la missione cinese che dovrebbe essere precedente ad Artemis 3, modificherebbe il sito di allunaggio. Dato lo scopo scientifico di entrambe le missioni, questo potrebbe non essere un compromesso accettato da nessuna delle due potenze.
Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.