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| On 2 anni ago

Anche la capsula americana Cygnus ora può spostare la ISS

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Il 16 giugno la capsula russa Progress 81 ha effettuato una accensione dei suoi motori, ancora attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale. Questo viene fatto per spostare l’intera stazione, una manovra che può avvenire per diversi motivi. Quella del 16 giugno è chiamata Pre-Determined Debris Avoidance Maneuver (PDAM), e sposta la ISS per evitare il suo incontro con detriti spaziali.

Nello specifico, si tratta dei rifiuti originati dal test antisatellite russo che ha distrutto il satellite Kosmos 1408 alla fine del 2021. Questa manovra viene eseguita per ragioni di sicurezza, e programmata molto prima che sia previsto l’avvicinamento a detriti potenzialmente pericolosi. Finora sola la capsula Progress, la Soyuz e il modulo Svezda e Nauka russi potevano eseguire questa operazione. Come si nota, si tratta di soli mezzi russi.

Il 25 giugno la NASA è però riuscita a spostare la ISS accendendo i propulsori della capsula Cygnus NG-17. Essa non era progettata per questa manovra, ma nel tempo è stata modificata e aggiornata, fino ad arrivare a questo risultato. La Cygnus è una capsula cargo, progettata da Northrop Grumman e divisa in un modulo pressurizzato e un modulo di servizio. Il primo è costruito da Thales Alenia Space in Italia. La Cygnus che ha eseguito questa manovra è arrivata sulla ISS il 21 febbraio 2022 ed è previsto che ritorni sulla Terra, distruggendosi in atmosfera, il 28 giugno.

Perché è così importante questa manovra

L’operazione di cambio dell’orbita della ISS tramite la Cygnus è sta una manovra che ha richiesto alcuni tentativi. Un primo test di prova era già stato effettuato nel 2018, con la capsula Cygnus OA-9E. La propulsione durò solo 50 secondi, e spostò la ISS di soli 90 metri. Un tentativo con questa Cygnus si è svolto il giorno 20 giugno, ma la capsula si è spenta solo dopo 5 secondi. Infine, il 25 giugno l’accensione si è svolta correttamente: i propulsori sono rimasti accesi per cinque minuti e un secondo, spostando la ISS correttamente. La stazione ha alzato il suo apogeo di 160 metri e il perigeo di 800 metri.

“Questo reboost della ISS con Cygnus aggiunge una capacità critica per aiutare a mantenere e supportare la stazione spaziale”, ha dichiarato Steve Krein, Vicepresidente del civil and commercial space, tactical space systems di Northrop Grumman.” Con la conferma che anche la Cygnus può spostare la ISS, la NASA e gli altri partner internazionali acquisiscono un po’ più autonomia dal segmento russo. Ancora la Cygnus non può sostituire in toto le spinte dei moduli e delle capsule russe, ma in caso di emergenza è un buon punto di partenza.

Per Northrop Grumman acquisire questa competenza è inoltre importante per due diversi progetti: la stazione lunare e la prossima stazione spaziale commerciale. La Cygnus è infatti alla base dello sviluppo dell’Habitation and Logistics Outpost, o HALO, il primo modulo previsto per il Lunar Gateway. Inoltre, l’azienda è vincitrice di uno dei tre appalti del programma CLD, con il quale la NASA finanzia le prossime stazioni spaziali commerciali in orbita terrestre. Le altre due proposte sono di Blue Origin e Sierra Space e di Nanoracks LLC.

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