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In Francia si rischia il ritiro delle licenze a Starlink. Altri 53 satelliti in orbita

Andrea D'Urso di Andrea D'Urso
Aprile 21, 2022
in News
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Nell’attesa di condizioni meteo favorevoli per il rientro dei quattro astronauti della missione Ax-1, SpaceX ne approfitta per lanciare un nuovo carico di satelliti Starlink in orbita. Dal complesso di lancio numero 40 infatti, alle ore 19:51 del 21 aprile, è decollato un Falcon 9 con a bordo 53 Starlink. Questi sono poi stati rilasciati con successo in orbita poco meno di un’ora dopo la partenza. Grazie a questa nuova missione quindi, sale a 2386 il numero di Starlink arrivati oltre l’atmosfera.

Tutto ciò è accaduto mentre al complesso di lancio 39A si trova la Dragon Freedom pronta a partire con a bordo l’equipaggio di Crew-4. Attualmente la partenza di Samantha Cristoforetti e dei tre astronauti americani è prevista per il 26 aprile alle 10:15. Potete seguire tutti gli aggiornamenti riguardo Crew-4 sul nostro live blog.

Il nuovo lancio, classificato come Starlink-4.14, è il numero 15 per questo 2022. Permette così a SpaceX di mantenere la media di una missione ogni 7.4 giorni. Si tratta inoltre della pausa più lunga di quest’anno tra una missione Starlink e la successiva. Il lancio precedente infatti era avvenuto il 19 marzo. È possibile che questa interruzione delle missioni sia dovuta alla produzione dei satelliti.

SpaceX attualmente riesce a costruirne 8 al giorno nella sua fabbrica a Redmond, nello stato di Washington. A marzo sono stati 148 gli Starlink arrivati in orbita, mentre nel mese precedente SpaceX ne aveva lanciati 145. È possibile quindi che l’azienda di Musk avesse bisogno di tempo per preparare un nuovo carico. Aprile inoltre, si sta rivelando un mese molto impegnativo per SpaceX, dovendo gestire un carico segreto per conto del National Reconnaissance Office e la partenza di due diversi equipaggi: la missione Ax-1 e Crew-4. In tutto ciò l’azienda californiana deve gestire problemi legali in Francia.

I permessi revocati in Francia

Il 18 febbraio 2021 l’Arcep (Autorité de Régulation des Communications Électroniques et des Postes) aveva concesso a SpaceX l’utilizzo delle bande di frequenza per commercializzare e utilizzare Starlink in Francia. Secondo due diverse organizzazioni ambientalistiche, Agir pour l’Environment e Priartem, l’azienda di Musk avrebbe ottenuto i permessi non seguendo la normale procedura. Inoltre, sempre secondo le due organizzazione, la connessione satellitare rappresenterebbe un rischio non solo per l’ambiente ma anche per la salute dei cittadini.

L’Arcep il 5 aprile di quest’anno ha quindi revocato a SpaceX la licenza. Oltre alle tesi portate vanti dalle organizzazioni, la motivazione principale è il rischio che l’azienda possa creare un monopolio. Ciò è dovuto al fatto che SpaceX gestisce tutto “in casa”, dalla costruzione e gestione dei satelliti, fino al lancio con i propri vettori. L’azienda di Musk e la sua costellazione potrebbero quindi impattare negativamente sullo sviluppo delle altre aziende del settore, tra i quali vi è anche Arianespace.

L’Arcep ora ha dato il via a una consultazione pubblica, cosa che non aveva fatto in precedenza, che terminerà il 9 maggio. L’autorità francese per le comunicazioni ha dichiarato che i permessi erano stati rilasciati poiché non vi erano rischi di saturare le bande di frequenza. Inoltre vi sono anche altri operatori satellitari che permettono ai cittadini di accedere a internet. Le proteste però hanno costretto Arcep a fare marcia indietro.

La copertura attuale della rete Starlink. Credits: SpaceX
La copertura attuale della rete Starlink. Credits: SpaceX

Per tale ragione SpaceX ha inviato una mail agli utenti francesi chiedendo di raccontare come sia la loro esperienza e perché ritengono Starlink importante. Attualmente il servizio funziona regolarmente ma molti utenti temono che i loro kit possano presto diventare inutilizzabili. Ciò che sta accadendo in Francia inoltre potrebbe avere ripercussioni anche nella vicina Germania. Qui infatti, SpaceX aveva ottenuto una licenza dalla durata solamente di un anno a dicembre 2020, che poi è stata semplicemente estesa.

Il problema dei Gateway

Già a gennaio di quest’anno SpaceX si era vista costretta a dover annullare la realizzazione di due diversi Gateway in Francia. Queste sono le stazioni di terra che servono ai satelliti per comunicare e accedere alla rete internet. Secondo i piani di SpaceX in Francia, ci sarebbero dovuti essere tre diversi Gateway ma l’azienda ha dovuto rinunciare alla costruzione di due di questi. L’unico attivo è quello che si trova a Villenave-d’Ornon. A seguito delle proteste dei cittadini, sempre per paura di danni alla salute, non sono più stati realizzati quelli a Gravelines e a Saint-Senier-de-Beuvron.

Se l’Arcep dovesse revocare la licenza a SpaceX, l’azienda potrebbe non poter utilizzare nemmeno i Gateway per fornire la connessione alle Nazioni vicine. Ciò potrebbe non essere più un problema quando la maggior parte degli Starlink in orbita saranno dotati di sistema di comunicazione laser. Ci vorrà però ancora molto tempo prima che si arrivi a questo punto. Perdere un Gateway potrebbe appesantire il traffico su quelli vicini, con conseguenti rallentamenti delle connessioni internet. Nel frattempo Starlink continua a diffondersi in tutto il mondo e la stessa SpaceX ha pubblicato sulla pagina ufficiale una mappa che mostra le varie aree dove il servizio è attivo.

Un altro Falcon 9 al dodicesimo lancio

Dopo quanto accaduto il 19 marzo, SpaceX si ripete, e utilizza nuovamente un booster per ben 12 volte consecutive. Si tratta del Falcon 9 con numero di serie B1060 che ha completato con successo la sua prima missione il 30 giugno 2020. In 660 giorni SpaceX è riuscita a far volare il B1060 per 12 volte. Utilizzando il B1051, il primo a raggiungere il traguardo dei 12 lanci, hanno impiegato quasi il doppio del tempo, ben 1113 giorni. Oltre a tutto questo, si tratta del Falcon 9 che ha trasportato il carico più pesante in LEO, con una massa di 16250 kg.

SpaceX sfrutta ogni missione per ottenere dati sui propri mezzi e sfrutta i lanci di Starlink proprio per portare al limite i Falcon 9. Una volta appurato il comportamento della struttura del B1051, gli ingegneri erano sufficientemente confidenti delle capacità del B1060.

Anche in questo caso il Falcon 9 è atterrato senza problemi sulla chiatta Just Read The Instructions, posizionata nell’Oceano Atlantico a circa 648 km di distanza. Vedremo probabilmente il B1060 volare anche per la tredicesima volta, mentre l’azienda non ha ancora dichiarato quale sia il numero massimo che un booster può supportare.

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Tags: Costellazioni satellitariFranciaInternetsatellitistarlink

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