Il 9 luglio si è concluso con successo il primo lancio di Ariane 6, con una partenza alle 21:00 dallo spazioporto in Guyana Francese. Il razzo ha funzionato come previsto trasportando 9 satelliti nello spazio e rilasciandoli in orbita.
La missione inaugurale di questo razzo non è stata però completata, dato che era anche prevista una terza riaccensione del motore Vinci del secondo stadio per rientrare in atmosfera. Questo non è avvenuto, e lo stadio rimarrà nello spazio. I problemi sono iniziati a circa 2 ore dal lancio, quando lo stadio ha iniziato a uscire dalla traiettoria prevista, una cosa che si è vista dalla telemetria mostrata durante la diretta. Questo è avvenuto per via di un problema al sistema Auxiliary Power Unit (APU), o unità di propulsione ausiliaria.
Questa APU ha il duplice compito di fornire della propulsione ausiliaria al secondo stadio, e di pressurizzare i propellenti dello stadio prima dell’accensione del motore Vinci. La APU doveva accendersi nuovamente ad 1 ora e 51 minuti dal lancio, e rimanere in funzione fino a 2 ore e 39 minuti.
L’ESA non ha fornito grandi informazioni su questo problema, affermando durante la diretta che è stato rilevato un problema alla APU e rimandando ulteriori informazioni a una conferenza stampa post lancio, che si è svolta alle 00:30 italiane. Durante questa conferenza, rappresentanti di ESA, Arianespace, Arianegroup e CNES hanno confermato che la APU si è spenta dopo pochi secondi dall’ultima accensione, sembra per un problema elettrico. Hanno inoltre detto di non avere grandi informazioni sui motivi, e che bisognerà aspettare la conclusione delle analisi post volo.
Le conseguenze
Questo problema della APU ha portato anche all’impossibilità di riaccendere il motore Vinci, e quindi di riportare lo stadio in atmosfera. Questa operazione era prevista per tre motivi diversi. Prima di tutto per testare la riaccensione del motore Vinci, una delle grandi novità del razzo Ariane 6. In secondo luogo il rientro in atmosfera serve a rispettare la policy dell’ESA “zero debries” per evitare che rimangano in orbita detriti.
Inoltre, a bordo del secondo stadio erano presenti due capsule di test, che sarebbero rientrate in atmosfera separandosi dallo stadio poco prima del rientro atmosferico. Queste due capsule, che avrebbero testato tecnologie di scudi termici, rimarranno a bordo del secondo stadio e quindi nello spazio.
Il volo inaugurale di Ariane 6 si può quindi considerare concluso, ma non un pieno successo. Il funzionamento del secondo stadio era parte integrante della missione, proprio per dimostrare le nuove capacità del motore Vinci. Durante la conferenza post volo, l’amministratore delegato di Arianespace Stéphane Israël, ha dichiarato che non crede questo problema ritarderà il prossimo volo di Ariane 6, previsto entro la fine del 2024.
Qui di seguito si può rivedere la live del lancio: