• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Privacy Policy
  • Astrospace Shop
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Login
  • Registrati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Spionaggio e controspionaggio in orbita geostazionaria

Stefano Piccin di Stefano Piccin
Gennaio 30, 2022
in Approfondimento, Esplorazione spaziale, News
Spionaggio e controspionaggio in orbita geostazionaria
Condividi su FacebookTweet

In orbita geostazionaria, a 36000 km dalla Terra, un satellite cinese chiamato Shijian-21 è attraccato al satellite Beidou-2 G2 e lo ha trasportato in una orbita più alta. Si tratta di una manovra estremamente interessante, prima di tutto perché ancora una volta dimostra una capacità tecnologica che non si pensava fosse alla portata della Cina. Ma non è finita qui. Sempre negli ultimi mesi, e sempre in orbita geostazionaria, è successo anche che un satellite militare americano si sia avvicinato a due satelliti cinesi. Questi ultimi hanno rilevato l’approccio e si sono a loro volta mossi, variando la loro orbita. Anche questa è una mossa importante, che dimostra capacità cinesi di alto livello ma anche una situazione di tensione crescente fra Cina e USA in ambito spaziale.

L’approccio del Shijian-21

Il satellite Shijian-21 è stato lanciato il 23 ottobre del 2021 verso l’orbita geostazionaria ed è ufficialmente definito come un satellite per la mitigazione dei detriti spaziali. Non sono però stati rilasciati molti dettagli dalla Shanghai Academy of Spaceflight Technology (SAST), responsabile della costruzione e gestione del satellite. A fine dicembre il Shijian-21 è attraccato a un altro satellite cinese, il Beidou-2 G2. Questo è stato lanciato nel 2009 ma ha mancato il suo inserimento in orbita. Si trattata a tutti gli effetti di un rifiuto spaziale, tanto che alcune rilevazioni facevano anche pensare che si fosse distrutto in vari pezzi.

Una volta eseguito il docking, lo Shijian-21 ha acceso nuovamente i suoi motori, trasportando il Beidou-2 G2 3000 km sopra l’orbita geostazionaria. Questa manovra è necessaria per un detrito in orbita geostazionaria. In questa particolare posizione infatti, ogni satellite rimane sopra una particolare zona della Terra. Le posizioni sono quindi fisse e di conseguenza limitate. Esiste per questo motivo un’orbita, situata 400 km sopra quella geostazionaria, chiamata orbita cimitero, dove vengono spostati tutti i satelliti alla fine della loro vita operativa.

Secondo i dati del 18th Space Control Squadron (SPCS) americano, il Shijian-21 si è separato dal Beidou-2 G2 il 26 gennaio ed è tornato in orbita geostazionaria. È probabile che qui possa completare altre manovre di questo tipo, oppure effettuare solamente test e osservazioni di altri satelliti. Manovre di questo tipo in orbita geostazionaria non è la prima volta che vengono eseguite. Gli USA ci sono riusciti ad esempio nel 2020, quando il MEV-1 di Northrop Grumman Corporation è attraccato al satellite Intelsat 901. Si è trattato di un obbiettivo diverso, dato che il MEV-1 rimarrà attraccato per cinque anni, fornendo una vera e propria estensione di missione al satellite di telecomunicazioni. In questo video sono mostrate le manovre di avvicinamento e attracco al Beidou-2 G2.

Le manovre in GEO nuovo scenario geopolitico

Quello che in modo molto generale è definito “In orbit Servicing”, cioè il servizio di estensione, riparazione e aggiornamento di satelliti con altri satelliti, è un mercato in estrema crescita negli ultimi cinque anni. Allo stesso tempo queste tecnologie trascinano con loro molti aspetti geopolitici. Disporre della capacità di attraccare un satellite ed eventualmente danneggiarlo o addirittura deorbitarlo, è una tecnica che Cina e USA hanno definitivamente confermato di possedere.

Nonostante lo Shijian-21 sia definito come un satellite per il controllo dei detriti spaziali, la segretezza con cui la Cina ha eseguito lancio e manovre in orbita lascia molti dubbi. È infatti probabile che esso sia dotato di almeno un obbiettivo secondario legato ad attività militari. Brian Weeden, direttore della pianificazione dei programmi della Secure World Foundation ha affermato a SpaceNews che la Cina aveva già classificato come militari anche i satelliti MEV-1 e MEV-2 di Northrop Grumman Corporation.

Spionaggio e controspionaggio in orbita GEO

Mentre veniva osservata e studiata la manovra di attracco del Shijian-21, il satellite americano USA 270 si è avvicinato ad altri due satelliti cinesi, il Shiyan-12 (01) e il Shiyan-12 (02). Subito dopo l’avvicinamento, che ha portato USA 270 a 73 km dai due Shiyan, la Cina è stata in grado di rilevare l’approccio e spostare i due satelliti nel giro di soli due giorni. Anche questa è una capacità non scontata e che dimostra ancora una volta come le due potenze si stiano rincorrendo nello spionaggio in orbita. Nel seguente video sono mostrate le manovre di avvicinamento del satellite americano ai due cinesi.

Il satellite americano, di cui non si conoscono molti dettagli, si pensa infatti sia usato per lo spionaggio di altri oggetti in orbita. Un avvicinamento a 73 km di distanza non è infatti pericolo o per un eventuale attracco, ma è una distanza sufficiente per eventuali operazioni di spionaggio.

Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook, sul nostro canale Youtube e ovviamente anche su Instagram. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.

Tags: CinaGEOGeostazionariaIn orbit servicingNews

Potrebbe interessarti anche questo:

GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

Marzo 14, 2023
Deng Qingming a bordo della stazione spaziale Tiangong. Credit: CMSA

La seconda EVA segreta di Shenzhou-15 e il problema della trasparenza cinese

Marzo 5, 2023
Un render della possibile nuova "forma" della stazione spaziale cinese. Il nuovo modulo è quello in basso.

La Cina sta programmando un’espansione della stazione spaziale Tiangong

Marzo 1, 2023
I team della missione SMILE con l'adattatore del Vega-C.

La missione cinese-europea SMILE completa i primi test di integrazione con Vega-C

Febbraio 20, 2023
Foto della prima EVA di Shenzhou 15.

La prima attività extraveicolare dell’anno sulla stazione spaziale cinese Tiangong

Febbraio 13, 2023
Un pallone sonda cinese ha sorvolato gli Stati Uniti

Un pallone sonda cinese ha sorvolato gli Stati Uniti

Febbraio 3, 2023
Prossimo Post
Immagine a mosaico del centro della Via Lattea osservato nella banda delle onde radio. Misteriosi filamenti energetici sono stati trovati nel cuore della galassia, e corrispondono a barre verticali in tutta l'immagine. Credits: Northwestern University/SAORO/Oxford University

Misteriosi filamenti nel centro galattico: 10 volte più numerosi del previsto

Lucy Trojan

Ora sappiamo perché la sonda Lucy non ha correttamente dispiegato uno dei due pannelli solari

Gli articoli più letti della settimana

  • Neil Armstrong e David Scott a bordo della Gemini VII al rientro in sulla Terra.

    Gemini VIII, la missione che per poco non uccise Neil Armstrong

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Problemi in orbita per i primi Starlink V2 Mini

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Ecco i risultati delle ultime simulazioni su cosa potrà fare il Roman Space Telescope

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Axiom Space ha mostrato le sue tute spaziali di nuova generazione

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

I nostri ultimi approfondimenti

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

Marzo 21, 2023
Immagine simulata del campo profondo di Roman che contiene centinaia di migliaia di galassie, rappresentando solo l'1,3 percento dell'indagine totale, che a sua volta è solo l'1 percento dell'indagine pianificata da Roman. Le galassie sono codificate a colori: quelle più rosse sono più lontane e quelle più bianche sono più vicine. Credits: M. Troxel e Caltech-IPAC/R. Male

Ecco i risultati delle ultime simulazioni su cosa potrà fare il Roman Space Telescope

Marzo 20, 2023
GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

Marzo 14, 2023


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Privacy Policy
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2022 Astrospace.it

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Orbit
Shop
  • Login
  • Registrati
  • Carrello

© 2022 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162

Bentornato!

o

Accedi al tuo account qui sotto:

Password dimenticata? Registrati

Crea un Nuovo Account

o

Compila il modulo per registrarti

Acconsento ai termini di trattamento della Privacy.
Tutti i campi sono obbligatori. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
Sei sicuro di voler sbloccare questo post?
Sblocca a sinistra : 0
Sei sicuro di voler annullare l'abbonamento?