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Nuovi test ai Raptor 2. I Progressi di Starship

Andrea D'Urso di Andrea D'Urso
Agosto 11, 2022
in I progressi di Starship, News, Rubriche, Space economy, SpaceX
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Anche il mese di luglio è terminato e SpaceX non è ancora riuscita a effettuare un test di accensione dei motori Raptor, con i nuovi prototipi di Starship e Super Heavy. Sembra ancora difficile che l’azienda riesca a portare nello spazio la prima Starship entro la fine del 2022. Le prove da effettuare sono ancora molte e i problemi sono sempre dietro l’angolo, come dimostra ciò che è accaduto al Super Heavy l’11 luglio.

SpaceX continua comunque a lavorare incessantemente, costruendo nuovi prototipi, pronti a prendere il posto del Booster 7 e della Ship 24. Non si fermano i lavori nemmeno in Florida, dove continua a cresce la nuova torre che si trova al pad 39A. Vediamo cosa è accaduto nel mese di luglio in questo nuovo articolo della rubrica “I progressi di Starship”.

Turbopompe in azione

SpaceX sta procedendo con molta cautela per arrivare all’avviamento dei Raptor, sia del Super Heavy che della Starship. Ormai è da dicembre che l’azienda utilizza questi motori solamente sui banchi di prova. L’ultimo static fire a cui abbiamo assistito è stato con la Ship 20, avvenuto il 29 dicembre. Da allora molte cose sono cambiate, i prototipi hanno subito diverse modifiche e SpaceX ha iniziato a utilizzare la nuove versione dei motori, i Raptor 2.

Per queste ragioni, ad ogni nuova versione del motore, hanno bisogno di ripartire quasi dall’inizio per effettuare i diversi collaudi prima di arrivare all’utilizzo. Con i vecchi prototipi SpaceX era arrivata a un livello di confidenza tale da caricare i serbatoi di propellente e poi avviare direttamente i Raptor. Ora invece, è necessario procedere per gradi.

39A is looking much different since the last I saw her. pic.twitter.com/7Amk5qi2qS

— Lee Kanayama (@Falcon_1e) August 1, 2022

La prima fase consiste nell’avviare solamente le turbopompe, utilizzando metano e ossigeno allo stato liquido. Ciò deve avvenire senza arrivare a una combustione. Questo tipo di prova viene chiamata spin test ed è proprio ciò che SpaceX ha effettuato con il Booster 7 e la Ship 24 in questo mese.

La fase successiva invece consiste nell’utilizzo dei preburner. Qui l’ossigeno e il metano vengono innescati per generare una combustione che serve a mettere in rotazione le turbine. Si vedranno quindi delle fiamme fuoriuscire dall’ugello del motore, ma il Raptor non sarà ancora avviato completamente.

Ciò accadrà con lo static fire, il test finale che vedrà l’accensione completa dei motori, sebbene soltanto per pochi secondi. Se SpaceX riuscirà a completare queste prove con successo sia con il Super Heavy che con la Starship, allora saranno pronti per il lancio verso lo spazio. Persino Musk è stato molto vago sulle tempistiche con cui vedremo il primo lancio di successo, prevede che questo possa accadere in un periodo che va da un mese a un anno.

Gli spin test del Booster 7 e della Ship 24

L’11 luglio, con il prototipo di Super Heavy sul pad orbitale, l’azienda stava eseguendo uno spin test quando pochi istanti dopo si è generata un’esplosione. Musk non ha fornito nessun dettaglio sulle cause che hanno portato a questo incidente, che ha danneggiato il prototipo e il pad, fortunatamente in modo non grave.

Dopo aver rimosso alcune protezioni dei motori, il 15 luglio, hanno trasportato nuovamente il Booster 7 al sito di costruzione per delle analisi più approfondite. Negli stessi giorni gli operai stavano lavorando alla sostituzione di una componente idraulica per il movimento dei bracci della torre. È questo il motivo per il quale SpaceX non ha potuto rimuovere subito il booster dal pad.

And a big depress vent! (I do like 24's depress. It's "And DONE!") pic.twitter.com/31qfpLQFPI

— Chris Bergin – NSF (@NASASpaceflight) July 21, 2022

Con la Ship 24 invece, sembrerebbe che gli spin test abbiano dato esito positivo. Attualmente SpaceX ne ha eseguiti 5 con questo prototipo, distribuiti su tre giorni, a partire dal 18 luglio. Queste prove non sono state tutte uguali tra loro, in quanto in alcuni caso hanno utilizzato tutti e sei i Raptor della Ship 24, in un altro casi solamente due. Musk non ha commentato l’esito delle prove, ma osservando i lavori sembrerebbe che non ci siano stati problemi.

Successivamente SpaceX ha iniziato a collaudare le quattro ali, utilizzate per il controllo dell’assetto durante il rientro sulla Terra. Per la prima volta quindi abbiamo potuto vedere la Ship 24 con le ali spiegate, in configurazione di lancio.

Con i prossimi prototipi inoltre, vedremo una nuova versione di Raptor, che potrebbe essere definita versione 2.5. SpaceX ha modificato il sistema con cui gestisce il movimento dei motori per direzionare la spinta, ovvero il Thrust Vector Control (TVC). La versione precedente utilizzava un sistema idraulico mentre ora il TVC è azionato elettricamente. Questo permette di semplificare ancora di più i Raptor, evitando quindi la gestioni di altri fluidi.

La torre al pad 39A è sempre più alta

Nel mese di luglio la Mechazilla che SpaceX sta realizzando in Florida ha ottenuto due nuove sezioni, per un totale di cinque e un’altezza di circa 108 metri. Il complesso di lancio 39A viene utilizzato da SpaceX per le missioni con la Dragon e il lancio di astronauti. Il pad quindi, è dotato di una torre e una passerella che serve per accedere alla capsula, che si trova a circa 70 metri di altezza.

Nonostante Mechazilla sia ancora incompleta, dato che mancano ancora tre sezioni, ha già superato in altezza l’altra torre, se non consideriamo il parafulmine che si trova in cima.

39A is looking much different since the last I saw her. pic.twitter.com/7Amk5qi2qS

— Lee Kanayama (@Falcon_1e) August 1, 2022

Gli operai di SpaceX stanno lavorando anche alle altre infrastrutture di terra, come il complesso che servirà a rifornire i nuovi razzi (la tank farm), che sarà diverso rispetto a quella di Starbase. Al 39A stanno realizzando un enorme serbatoio dal diametro di venti metri, non presente in Texas. Probabilmente questo servirà per avere un unico serbatoio invece di molti che lavorano insieme.

Proseguono anche i lavori a Roberts Road, dove SpaceX sta costruendo una nuova fabbrica dedicata a Starship. A inizio mese l’azienda ha presentato anche dei piani per modificare il vecchio progetto legato a questa zona. La nuova proposta prevede la costruzione di una fabbrica con un’area di circa 60 mila metri quadrati, 12 mila in più rispetto al vecchio progetto. Prevede inoltre di costruire due diverse High Bay per assemblare i prototipi di Starship e Super Heavy.

A Roberts Road, SpaceX ha già pronte altre due sezioni di Mechazilla, che presto raggiungeranno il pad. Inoltre hanno costruito anche i bracci, che verranno uniti alla torre una volta completata la struttura principale di quest’ultima.

I permessi della Federal Communications Commission

SpaceX non ha fornito molte informazioni ufficiali riguardo i piani per il primo volo nello spazio di Starship ma abbiamo notizie per vie indirette. Per poter comunicare con Starship e Super Heavy, l’azienda deve richiedere dei permessi alla Federal Communications Commission per l’utilizzo delle frequenze. Grazie al rilascio di tali permessi abbiamo qualche dettaglio in più su questo lancio.

SpaceX ha intenzione di utilizzare Starlink per comunicare con i due mezzi e ottenere in questo modo grandi quantità di dati in breve tempo. Durante questo primo volo, sia Starship che Super Heavy tenteranno di effettuare un rientro controllato in mare, sebbene nei permessi si parli anche di cattura al volo. È improbabile che al primo tentativo di lancio l’azienda tenti di catturare il Super Heavy con i bracci di Mechazilla, rischiando quindi di danneggiare le infrastrutture di terra.

starship 24 ship24
La Ship 24 ripresa da un drone di SpaceX mentre raggiungeva il sito di test.

Starship raggiungerà un’altezza massima di 250 km, per compiere quasi un’orbita completa attorno alla Terra. Il rientro avverrà poi nell’Oceano Pacifico. Per comunicare, Super Heavy e Starship saranno dotati di diverse parabole Starlink. Sulla Starship le antenne per le comunicazioni sono posizionate sul nose cone, sotto il logo di SpaceX. Sul Super Heavy invece i tecnici le hanno posizionate alla base, sulle coperture aerodinamiche che proteggono la centralina idraulica.

I progressi di Starship è una rubrica di aggiornamento sul progetto Starship di SpaceX, progettata e scritta da Andrea D’Urso e viene pubblicata il giorno cinque di ogni mese.

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Tags: RaptorSpaceXStarshipSuper Heavy

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